Cari amici,
immaginatevi in piedi al centro dell’anno come se vi trovaste al centro di una stanza e poteste guardare in tutte le direzioni. Sarebbe come essere un sole e illuminare l’oscurità che si raccoglie negli angoli.
è stato un mese strano e improvvisamente abbiamo fatto il giro di boa e ora siamo in grado di guardarci intorno analizzando ciò che è già accaduto, ciò che si è insinuato in modo quasi invisibile. È come fare un respiro profondo e guardare avanti. Un altro effetto di questo stare a metà strada e poter guardare avanti, come un indovino, è un senso di proporzionalità. Nulla sembra in proporzione. Anche il tempo questo mese è stato sproporzionato. Giugno è stato il mese più piovoso mai registrato. Luglio ha portato il giorno più piovoso nella storia: la pioggia di un mese intero è caduta in un solo giorno; 140 avvisi di alluvione in ventiquattr’ore e la strana idea che il tempo, come il mondo, sia appunto sproporzionato.

La proporzionalità è molte cose. Una di queste è il concetto giuridico di diritto militare e penale. Proporzionalità significa che la gravità della pena dovrebbe corrispondere alla gravità del reato. Questo è interessante perché c’è stato un grande dibattito sulle sentenze pronunciate nei confronti delle persone condannate per gli scontri dello scorso agosto. Il quotidiano "The Guardian”, in collaborazione con la London School of Economics, ha appena pubblicato un’indagine sulle rivolte e il modo in cui il sistema di giustizia penale ha operato, e sulle conseguenze sulle vittime, sui poliziotti e su coloro che hanno preso parte alle manifestazioni.

Intendiamoci, io non tollero in alcun modo i tumulti che hanno avuto luogo nell’arco di quattro giorni nel mese di agosto dello scorso anno. Certo, sono stati innescati da come la polizia ha affrontato le persone venute a protestare fuori dalla stazione di polizia di Tottenham contro l’uccisione di un uomo del posto, Mark Duggan, da parte di agenti di polizia. Questo è il punto in cui disordini sono cominciati, ma non è dove sono finiti. Si sono diffusi in tutta Londra e poi ad altre città del Regno Unito. Sono stati presi di mira i marchi di moda tra i giovani. La polizia ha dovuto affrontare una ostilità e un’aggressività inaspettate. La violenza e il danno fatto alle comunità locali aleggia ancora, quasi un anno dopo. Sono state colpite persone innocenti che hanno sofferto e soffrono ancora oggi. E tuttavia non si può ridurre la cosa a una litografia in bianco e nero, con i buoni e i cattivi. Come sempre, ci sono anche le sfumature di grigio.
Sinceramente ciò che più mi ha colpito è il rigore delle condanne sui minori.
Nell’ottimo dossier del Guardian, "Reading the Riots”, hanno concluso che la maggior parte degli intervistati che avevano preso parte ai disordini erano sotto i 25 anni e la percentuale dei giovani tra i 10 e i 17 anni è stata del 29%. Secondo i dati del Ministero della Giustizia, negli ultimi 11 mesi, sono stati condannati 700 ragazzini. Spicca la gravità della condanna, la proporzionalità appunto.
Nelle parole di un magistrato riportate dal Guardian, è stato come se il manuale delle regole sulle condanne fosse stato strappata. 218 di questi ragazzini sono stati condannati a pene detentive in media di 8 mesi. A quasi un anno di distanza, a metà giugno, 34 ragazzini erano ancora detenuti in attesa di giudizio.
Non c’è dubbio che i giudici abbiano reagito con rigore.
Gli adulti coinvolti nei disordini hanno avuto condanne in media quattro volte più pesanti di quanto sarebbe stato se fossero stati condannati prima. Per i più giovani questo ha voluto dire che i condannati nei tribunali per minori avessero sei volte più probabilità di essere messi in custodia rispetto al 2010. Giovani che avevano trasgredito per la prima volta, che non avevano mai avuto problemi con la polizia, ma che sono stati travolti dall’aspetto festoso dei disordini, dall’euforia del saccheggio surreale dei supermercati, o ragazzini spinti dalla pressione dei pari, sono rimasti incastrati nelle mascelle della giustizia.

Molti avvocati della difesa sono rimasti stupiti a vedere poco più di bambini condannati alla custodia, cosa che normalmente accade solo in caso di reati gravi. Molti ragazzini sciocchi, ma ‘buoni’ sono stati incarcerati fianco a fianco con criminali incalliti. Stiamo trasformando delle brave persone in delinquenti. Molti usciranno dallo Young Offenders Institute Feltham molto più arrabbiati di quando sono entrati, un avvocato ha riferito al Guardian.

Tra questi ci sono minori molto vulnerabili che soffriranno terribilmente. In un momento diverso, questa situazione non si sarebbe creata. Ci sarebbe stata proporzionalità.
Un avvocato è stato descritto mentre implorava la corte di non imporre una pena detentiva a un gracile diciottenne che aveva rubato alcune apparecchiature elettriche all’esterno di un negozio. Il giovane era in remissione dal cancro... Nonostante l’addetto alla sorveglianza abbia perorato una sospensione condizionale della pena, non c’è stato niente da fare.

Una proporzionalità da spezzare i cuori...

Poi qualche altra notizia è arrivata come un getto d’acqua gelida sulle nostre teste. Lo scandalo Libor alla Barclays Bank e il loro modo, a dir poco opaco, di fare le cose. E così mi sono ritrovata a interrogarmi ancora una volta sulla natura della proporzionalità. La Barclays Bank opera in 50 paesi e vale 23.000 miliardi di dollari. Il presidente Marcus Agius ha rassegnato le dimissioni seguito da Bob Diamond, l’amministratore delegato. Si tratta di un enorme scandalo che coinvolge milioni di persone. Bob Diamond è apparso davanti alla commissione parlamentare, ma se l’è cavata con poco. Ha potuto alzarsi e andarsene portandosi dietro una fortuna personale grande come un piccolo oceano. La polizia sta ora facendo un’indagine su una grave frode, ma i trader responsabili non finiranno in una cella di custodia cautelare. Ci mancherebbe! A differenza dei nostri giovani e vulnerabili diciottenni, nessuno in questa miserabile saga bancaria (in cui l’ethos della famiglia quacchera che ha fondato la banca nel 1690 è stato miseramente calpestato) dovrà trascorrere le proprie serate riflettendo sul proprio futuro in una cella di custodia cautelare.
Concetto interessante, la proporzionalità...
© Belona Greenwood 2012