Nel 2010 la modelleria "Quadrifoglio” di Vigodarzere (Padova) è stata chiusa in seguito a fallimento. Negli stessi mesi gli ex lavoratori si cono costituiti nella cooperativa D&C Modelleria e dopo un anno d’affitto d’impresa hanno rilevato le attività della ditta. Alberto Grolla, già dipendente della vecchia azienda, è consigliere d’amministrazione della nuova cooperativa.

Partiamo dalla storia della vecchia azienda…
Il fallimento è arrivato a maggio 2010. L’azienda era stata fondata quaranta e passa anni fa da quattro soci che sono rimasti dentro l’azienda come proprietari fino al 2006, quando hanno venduto a un’altra società che era una specie di completamento della modelleria, nel senso che faceva la prototipazione rapida ed era inserita nelle fonderie. Sembrava un buon modo di allargare e loro sono rimasti in società per un paio d’anni come dipendenti. Poi il nuovo padrone, nel giugno del 2009, ha venduto la modelleria ad una società di stranieri, egiziani.
Alla fine l’azienda è fallita per tutta una serie di motivi fra cui un’amministrazione un po’ allegra, ma fondamentalmente perché uno dei creditori, che tra l’altro vantava un credito ancora dai tempi del precedente acquirente, ha chiesto il pignoramento dei conti correnti. Per cui non c’è stato più modo di operare. A quel punto i nuovi proprietari sono spariti, proprio da un giorno all’altro…
Ma voi avevate avuto avvisaglie che le cose stavano andando male?
Sì, un po’ ce lo aspettavamo, perché avevano un modo di operare poco chiaro. Infatti, poi abbiamo saputo dal curatore che non pagavano i contributi, non avevano versato l’Iva... Non hanno mai fatto un f24.
I contributi poi li avete recuperati?
Beh, sì, quando c’è il fallimento poi l’Inps li mette.
Ma l’Inps non se n’era accorta?
Sì, arrivavano anche delle raccomandate, però prima che la cosa diventi penale o comunque perseguibile, credo debbano passare due anni.
Così siamo rimasti un po’ in un limbo in attesa di sviluppi. Siamo stati messi in cassa integrazione straordinaria per due mesi e poi abbiamo chiesto la mobilità volontaria. Avendo costituito una cooperativa e avendo fatto domanda al curatore di formare questa società, non potevamo restare dipendenti della vecchia "Quadrifoglio”, per cui abbiamo deciso di metterci in mobilità e poi, con l’anticipo della mobilità, che si può fare proprio per costituire il capitale sociale, siamo partiti insomma...
Ma la mobilità immagino non fosse una cifra...
Beh, tieni conto che un anno di mobilità sono circa 9000 euro (quindi 18.000 per chi ne ha due, 27.000 per chi ne ha tre) e che in dieci hanno chiesto l’anticipo. In pratica, se si inizia una nuova attività, lo Stato prevede la possibilità di richiederla tutta insieme anziché erogarla in 800 euro al mese per tot tempo.
La logica è che se uno non inizia un altro lavoro, comunque resta in mobilità; se in mobilità viene assunto da un’altra azienda, ci sono gli sgravi fiscali; se uno invece decide di mettersi in proprio per fare, che so, l’artigiano o l’elettricista, ecco che può chiedere l’anticipo della mobilità per iniziare l’attività, per cui lo Stato, i soldi che gli darebbe un po’ alla volta, glieli anticipa tutti insieme. "Anticipa” per modo di dire visto che è passato quasi un anno, però almeno sapevamo che c’erano.
Siete partiti in dieci?
Dieci soci. Prima che l’azienda fallisse eravamo in sedici dipendenti. Dopo il fallimento, dieci degli ex dipendenti sono entrati direttamente come soci, due sono stati assunti come dipendenti, poi si sono associati anche loro, per cui, attualmente, siamo dodici soci, due dipendenti e un collaboratore.
Immagino ci siano state discussioni tra di voi, perché, comunque, si trattava di assumersi un grosso rischio...
Beh sì, abbiamo passato dei mesi di grande incertezza. Da maggio fino alla fine di luglio, ci trovavamo una volta la settimana ma senza mai deciderci, tant’è che a un certo punto ho proposto di rifletterci meglio, perché vedevo una certa leggerezza nell’affrontare la cosa. Insomma, per me era un impegno non indifferente, tant’è che poi io non ho chiesto l’anticipo della mobilità perché mi avrebbe vincolato per due anni a rimanere dentro quella società o comunque a non poter essere assunto come dipendente da altre parti senza aver prima ridato indietro l’anticipo.
Alla fine però c’è stata una svolta e tutti hanno preso più seriamente la cosa... Così siamo partiti. Per un anno abbiamo fatto un contratto di affitto d’azienda ...[continua]

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