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Risultati della ricerca: 166

Una Città 48 / 1996
L’UMANA COMPETENZA
Intervista a Padre Lucio Pinkus di Marco Bellini
La medicina può affrontare, pur con grande difficoltà, il dolore, ma non la sofferenza, il modo con cui ognuno affronta il suo dolore. Il problema decisivo della relazione con gli altri. La grande solitudine che spinge a cercare terapie, e relazioni, alternative. Il dolore è male e non può avere nessuna carica redentiva. Anche nelle condizioni estreme della croce la vita ha sempre una possibilità. Intervista a padre Lucio Pinkus.

Una Città 47 / 1996
IL TABU’ CHE NON C’E’
Intervista a Franco Travaglini di Gianni Saporetti
Alla base della sperimentazione animale c’è un presupposto etico-culturale, non scientifico. Quello che dice che si può fare agli animali ciò che non si può fare all’uomo. La sperimentazione animale è divenuta uno schermo alla pigrizia della ricerca, un alibi alla commercializzazione di prodotti nocivi per l’uomo. La sempre maggiore difficoltà di usare un modello animale per le malattie moderne. La spinta alla ricerca di pratiche alternative deve venire dalla società prima che dalla scienza. Intervista a Franco Travaglini.

Una Città 45 / 1995
L’ACCETTAZIONE
Intervista a Claudio Esposto di Rosanna Ambrogetti
Intervista a Claudio Esposto.

FIUMI E FRONTIERE
Intervista a Giuseppe Razza di Marco Bellini
I rifiuti industriali attraversano le frontiere, viaggiando su camion, più normalmente portati dai fiumi. Le discariche spaventose di Timisoara e l’inquinamento del Danubio, il lavaggio delle petroliere in Albania. L’ambiente può diventare allora strumento di incontro, collaborazione e pacificazione fra popolazioni confinanti. Intervista a Giuseppe Razza.

Una Città 44 / 1995
IL PIANETA DEL DOLORE
Intervista a William Raffaeli di Gianni Saporetti
La terapia del dolore, dispersa fra anestesia e le altre discipline, non ha uno statuto che le permetta di crescere, nella ricerca e sul territorio. La piaga sociale di dolori che rovinano la vita e la cui cura, a basso impatto tecnologico, rischia di non interessare. La scoperta delle morfine endogene. Fra accanimento terapeutico e eutanasia la terza via della dignità. Ridurre la disabilità sarà la battaglia del futuro. Intervista a William Raffaeli.

Una Città 43 / 1995
CITTADINI IN ATTIVITA’
Intervista a Giovanni Moro di Marco Bellini
Il terzo settore del volontariato e delle imprese no profit è una realtà che non trova nella politica la giusta risposta. L’indecisione sulla riforma dello stato sociale. Il limite di un’idea di cittadini come minorenni da accudire. Le motivazioni, a volte anche orrende, di una cittadinanza attiva. L’idea di un "governo congiunto". Intervista a Giovanni Moro.

GLI ADDII PROLUNGATI
Intervista a Salvatore Natoli di Franco Melandri, Gianni Saporetti
Al morente la terapia del dolore prolunga il tempo di passaggio fra la vita e la morte. La necessità di una risposta non medicale che riguardi il senso di sé e di comunità, il rapporto con l’altro basato sul reciproco interesse che l’altro viva. Il senso del danno nell’epoca di una tecnica che non va demonizzata né mitizzata. Intervista a Salvatore Natoli.

Una Città 40 / 1995
NEL TEMPO RIMASTO
Intervista a Luigi Saita di Marco Bellini
Dalla terapia del dolore alle cure palliative, da queste all’attenzione alle problematiche psicologiche e spirituali del paziente senza speranza: è il tragitto di quei medici che si sono rifiutati di considerare normale il morire fra atroci sofferenze. In venti anni la malattia inguaribile non è più considerata incurabile. L’uso della morfina per via orale può risolvere la maggior parte dei problemi. Vincere il dolore offre una possibilità di poter vivere dignitosamente e normalmente anche la propria agonia. La complessità del dolore fisico: quello insopportabile di una madre dipendeva dalla preoccupazione di lasciare un figlio senza futuro. Le difficoltà che incontra un medico di fronte alla richiesta di dialogo sulle domande ultime da parte di pazienti che non si rassegnano. Intervista a Luigi Saita.

Una Città 39 / 1995
USARE IL DOLORE
Intervista a Ulla Barzaghi di Gianni Saporetti
Una malattia tradita dalla borghesia e dalla cultura. Il rischio terribile di creare ghetti per moribondi. Le devastazioni prodotte nelle famiglie e nell’opera di prevenzione dall’immagine dell’ammalato di Aids come poveretto, come appestato. La paura della paura degli altri e l’isolamento in cui vivono ammalati e famiglie. La figura della "madre addolorata" che è quella che solo interessa alla tv. L’errore di considerare cattivo chi chiede se è pericoloso stare in ascensore con un ammalato. Il rischio di un volontariato gigantesco che perda di vista il piccolo territorio e la rete di amicizie per trasformarsi in baracconi autoreferenziali che riproducono inefficienza e burocrazia tipiche dello Stato. L’Aids era una grande occasione civile che stiamo perdendo. Intervista a Ulla Barzaghi.

IMMAGINI AL TATTO
Intervista a Fabio Levi di Gianni Saporetti
Nel disegno in rilievo la possibilità, per i ciechi, di avvicinarsi finalmente alle immagini. Il necessario sforzo di astrazione per la perdita di rapporto col volume dell’oggetto compensato da potenzialità che sono pressoché illimitate. Intervista a Fabio Levi.