Tutte le interviste

Nome Cognome Dal Al
Argomento Dal Al
Ricerca Dal Al

Risultati della ricerca: 188

Una Città 47 / 1996
VIE DI MEZZO
Intervista a Samia Kouider di Gianni Saporetti
Le donne algerine che hanno detto al mondo di non volere integralismo e violenza ora aspettano la riforma dell’infame diritto di famiglia. Il giovane che tutto il giorno, appoggiato a un muro, sogna il Canada o l’anonimato delle città europee. La capacità delle donne immigrate di inventare, di fare compromessi, di mediare fra le due appartenenze, di conquistare poco a poco spazi di libertà. Intervista a Samia Kouider.

RAZZISMO E DIFFERENZA
Intervista a Pierre-André Taguieff di Marco Bellini
Come è potuto succedere che il relativismo culturale, cavallo di battaglia dell’antirazzismo, sia divenuto il fondamento di un nuovo razzismo, non più biologista, non più convinto dell’inferiorità di qualcuno, ma esaltatore della differenza e del valore di ogni cultura. La necessità di riaffermare con forza il primato dell’universale: gli uomini non sono condannati fatalisticamente a vivere nella cultura in cui nascono, al contrario, hanno tutti la potenzialità di muoversi, cambiare. La mondializzazione che distrugge le identità e la diffusione di micronazionalismi e conflitti identitari. La tenuta, per ora, degli Stati nazionali. L’allontanamento dalla religione spinge gli individui alla mescolanza. La necessità di ripensare tutti i nostri strumenti di lotta. Intervista a Pierre-André Taguieff.

Una Città 46 / 1995
L’INSANO DECRETO
Intervista a Nazzarena Zorzella di Dolores David, Gianni Saporetti
Un decreto che tratta solo di espulsioni, che restringe le possibilità per gli stranieri, che introduce disparità di trattamento con gli italiani, che propone una sanatoria di dubbia realizzabilità, che arriva a prevedere strutture ad hoc in cui raggruppare gli extracomunitari in attesa di espulsione. Una forsennata campagna xenofoba e un baratto politico avallato dalla sinistra. Intervista a Nazzarena Zorzella.

LA DISERZIONE DALLA POLITICA
Intervista a Marc Lazar di Marco Bellini
Il grande cambiamento della società italiana che i programmi di intrattenimento hanno recepito. Lo spazio che forse si aprirà in futuro per la riproposizione di identità forti. Il rischio di confondere xenofobia con razzismo e di lanciare anatemi etici contro chi sta male in quartieri abbandonati dalla politica e dalla sinistra. Intervista a Marc Lazar.

LO SPAZIO MEDITERRANEO
Intervista a Muhamad Arkoun di Marco Bellini
Lo spazio mediterraneo, in cui nascono fra conflitti le tre grandi religioni e il pensiero greco e romano, deve essere ripensato storicamente, abbandonando ogni pretesa egemonica di un pensiero sull’altro. La stessa modernità, nata per combattere le esclusioni, nel momento in cui si assolutizza esclude. Perché è assurdo e sommamente ingiusto escludere il Nordafrica e il Vicino Oriente dall’Europa. La necessità di sostenere una rinascita islamica che ritrovi tutte le sue tradizioni di scambio culturale. Intervista a Muhamad Arkoun.

Una Città 44 / 1995
SOTTO IL CAMION
Intervista a Altin Musta di Carlo Bellini, Marco Bellini
Il bar preferito, le quattro discoteche, il russo obbligatorio a scuola, i boy scout albanesi, la Tv satellitare, i 22 canali italiani captati. I ripetuti tentativi di un giovane albanese per raggiungere Rimini, dopo essere sbarcato clandestinamente in Puglia. 10 ore al giorno per un milione e duecentomila lire. La sensazione di libertà. Intervista a Altin Musta.

LA SPAGNA E LA SIBERIA
Intervista a Franco Melandri di Rosanna Ambrogetti
Una pagine nera del ’36 fu sicuramente la fucilazione di omosessuali da parte degli anarchici. L’omosessuale accomunato al capitalista, entrambi "contronatura", entrambi nemici di una natura basata sul "mutuo appoggio" di Kropotkin, il grande anarchico russo che, da osservazioni naturalistiche fatte in Siberia, aveva tratto la convinzione che l’idea darwiniana della competizione fosse sbagliata. Intervista a Franco Melandri.

Una Città 43 / 1995
LE TRE BANDIERE DEGLI INDIANI
Intervista a Flavia e Sandra Busatta di Franco Melandri
Il mito dell’uomo di frontiera spiega perché l’estrema destra americana sarà sempre contro lo stato e mai, quindi, fascista. Il paradosso dei discendenti di odiatori di indiani che si ispirano al mito dell’indiano guerriero e quello di indiani, spesso di destra, che sognano di fare il soldato degli Stati Uniti. Perché mentre i giovani bianchi fuggivano in Canada gli indiani canadesi entravano per arruolarsi volontari per il Vietnam. La competizione del maschio indiano con le donne, più istruite. Intervista a Flavia e Sandra Busatta.

Una Città 42 / 1995
L’EROICA NORMALITA’
Intervista a donna algerina di Stefano RIcci, Gianni Saporetti
Non è una guerra civile perché non c’è guerra fra due fazioni della popolazione e non c’è stato colpo di stato perché il Fis è un partito anticostituzionale, che aveva imbrogliato le elezioni, e che, se avesse vinto, avrebbe eliminato la democrazia. Questi uccidono gli inermi, vogliono la guerra e la guerra non è mai bella. Gli europei si ricordino che Hitler andò al potere democraticamente. La resistenza quotidiana di tante donne algerine che continuano a fare la loro vita ignorando le minacce di morte. Intervista a una signora algerina.

Una Città 41 / 1995
BROTHER
Intervista a Benedetto Vecchi di Marco Bellini
La realtà metropolitana dei centri sociali coinvolge ormai centomila giovani in tutta Italia. La confusione fra stili di vita alternativi, iniziativa politica e lavori non salariati. Il paradossale rapporto che si instaura con l’industria culturale. Intervista a Benedetto Vecchi.