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Risultati della ricerca: 301

Una Città 51 / 1996
LA SOCIETA’ ASOCIALE
Intervista a Aldo Bonomi di Gianni Saporetti
La nuova egemonia culturale del lavoro autonomo. Fra la resistenza identitaria che rischia la barbarie neoetnica e l’accettazione di un capitalismo mondializzato che spazza via tutto, una possibile terza via. La ricostruzione di luoghi di non competizione, di spirito critico, di socialità, di pluralità, in cui coniugare localismo e cosmopolitismo. Intervista a Aldo Bonomi.

Una Città 50 / 1996
I PROTOCOLLI DELLO STERMINIO
Intervista a Pierre-André Taguieff di Marco Bellini
I Protocolli di Sion, un falso fabbricato nel pieno della campagna cattolica contro la massoneria, hanno dato vita, per la casualità di essere trovati sul comodino della zarina, a uno dei miti fondanti la psicologia di massa della modernità: il complotto ebraico per il dominio del mondo. Senza i Protocolli la Shoah forse non ci sarebbe stata. Due grandi macchine propagandistiche antisemiti, quella del Vaticano prima, quello nazista poi. “Perché proprio gli ebrei?”, un problema non ancora risolto. Intervista a Pierre-André Taguieff.

Una Città 49 / 1996
TI SCRUTANO
Intervista a Luisa Melazzini di Carla Melazzini
Negli anni la cura delle vite prende il sopravvento sull’indignazione per l’ingiustizia sociale. Il giovane pastore che a 4000 metri ha i jeans e il walkman. La scissione interiore dei giovani e il problema di non vergognarsi di se stessi. Intervista a Luisa Melazzini.

Una Città 48 / 1996
MEDITERRANEO
Intervista a Tonino Perna di Gabriele Minischetti
Un mare che rischia di morire fra i conflitti. Le potenzialità di una cooperazione sud-sud. La ricchezza dell’emigrazione. La salvaguardia dei mercati locali da una mondializzazione che travolge tutto. Le culture mediterranee segnate dalla linea delle work-houses. Intervista a Tonino Perna.

STANCHE DI GUERRA
Intervista a Zajnap Gashaeva di Mirella Fanti
L’odissea di una donna cecena, che vive a Mosca, per raggiungere i propri cari in un paese travolto dai carri armati russi e devastato da massicci bombardamenti. L’arrivo a Groznyj, una città morta, spettrale. La terribili spedizioni punitive degli Omonovcy, le truppe d’assalto del Ministero degli interni russo, che non si sono fermate di fronte a nulla. Le elezioni farsa in cui potevano votare tutti senza alcun controllo, il presidente fantoccio chiuso nell’aeroporto di Groznyj, l’indifferenza dell’Occidente di fronte al martirio di un intero popolo, considerato affare interno della Russia. Una pace che resta possibile se si accetta di negoziare. Intervista a Zajnap Gashaeva.

CHI DOMANI?
Intervista a Malika Boussouf di Maria Assunta Mini
La decisione di restare, di vivere braccata, di continuare, da clandestina, il lavoro e la vita di tutti i giorni. La denuncia della corruzione che costò la vita all’uomo della speranza e la connivenza con i terroristi islamisti che viene da lontano. La grande creatività dei giovani algerini. L’ emancipazione delle donne che deve partire dalle mura di casa. L’incognita del domani. Intervista a Malika Boussouf.

Una Città 46 / 1995
FAR TORNARE LA FIDUCIA
Intervista a Selim Beslagic di Edi Rabini, Massimo Tesei
Una pace precaria che è solo una premessa. La necessità di punire i criminali di guerra per smettere di dire che tutti "i serbi sono assassini". Il problema decisivo del ritorno dei profughi e delle elezioni democratiche, oggi non ancora possibili. L’intervento Nato, bloccando i loro carri armati, ha rivelato tutta la debolezza militare dei serbi. Gli aiuti internazionali che servano a ricostruire il paese. Intervista a Selim Beslagic.

Una Città 44 / 1995
POTERE D’ACQUISTO
Intervista a Heinrich Grandi, Nicoletta Arena di Gianni Saporetti
Il commercio equo e solidale, basato sul rapporto diretto, continuativo, e alternativo, con produttori del Terzo Mondo, è una realtà sui mercati europei. La pratica di un prezzo al produttore che permetta l’autogestione e l’investimento in scuola e sanità. Un giro d’affari aumentato di 40 volte in sei anni. La storia ormai dimenticata dei prodotti. La possibilità di uscire dalla nicchia di mercato alternativa. Intervista a Heinrich Grandi.

Una Città 42 / 1995
E’ GUERRA ALLE DONNE
Intervista a Giuliana Sgrena di Marco Bellini
La violenza orripilante scatenata dagli islamisti contro le donne per escluderle dal lavoro e rinchiuderle in casa a fare figli. Il precedente dell’infame Codice della famiglia. L’impossibilità per le donne algerine di restare equidistanti fra governo e islamisti.Gli incredibili brogli elettorali in seggi presidiati dai barbuti e la resistenza delle donne che ha sventato l’avvento di una teocrazia. Le donne del Fis. Intervista a Giuliana Sgrena.

L’EROICA NORMALITA’
Intervista a donna algerina di Stefano RIcci, Gianni Saporetti
Non è una guerra civile perché non c’è guerra fra due fazioni della popolazione e non c’è stato colpo di stato perché il Fis è un partito anticostituzionale, che aveva imbrogliato le elezioni, e che, se avesse vinto, avrebbe eliminato la democrazia. Questi uccidono gli inermi, vogliono la guerra e la guerra non è mai bella. Gli europei si ricordino che Hitler andò al potere democraticamente. La resistenza quotidiana di tante donne algerine che continuano a fare la loro vita ignorando le minacce di morte. Intervista a una signora algerina.