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Una Città 44 / 1995
GLI AMICI, I LIBRI, LA VOGLIA DI FARE
Intervista a Piergiorgio Bellocchio di Gianni Saporetti
L’incapacità di occuparsi di cose pratiche, del futuro, della sicurezza economica. Lettrice onnivora fin da ragazza. Fra le letture preferite Dostoevskij e Kafka. Il periodo dei Quaderni piacentini e di una straordinaria rete di intellettuali. Quando i due fondatori smisero di scrivere per far scrivere gli altri, e, anche, per far fatture e legare pacchi. La grande libertà intellettuale, il marxismo che faceva acqua, il rispetto per Chiaromonte e Silone. La predilezione di Grazia per il lavoro d’équipe, per un’amicizia che fosse attiva, il sogno della rivista. Il modo con cui ha affrontato una fine certificata: continuando a lavorare, a vedere amici come niente fosse. Intervista a Piergiorgio Bellocchio.

LE MARGHERITE BIANCHE
Intervista a Lalla Romano di Gianni Saporetti
Il ricordo di Lalla Romano.

L’ASILO NIDO
Intervista a Anna Moreno di Carla Melazzini
L’impossibilità per una donna che lavora di combinare maternità e impegno professionale. La disparità di tutti i tempi. Una legge del ’54 che prevedeva la sala di allattamento. La scarsità di fondi per la ricerca scientifica e quella per gli asili nido. L’importanza pedagogica dell’asilo nido, che non può essere sostituita facilmente dalla presenza di una babysitter. Intervista a Anna Moreno.

Una Città 43 / 1995
MADRI
Intervista a Irina L’vovna Dobrohotova di Mirella Fanti
L’organizzazione delle madri russe che si oppongono al durissimo servizio militare dei figli, spesso mandati allo sbaraglio, in Cecenia e altrove, all’insaputa loro e dei familiari. L’esperienza da non ripetere dei reduci "afghani". Intervista a Irina Dobrohotova.

LE ESTREME DIMISSIONI
Intervista a Edi Rabini di Gianni Saporetti
La cura nel sedimentare il grande indirizzario. Emblematica di quella dei rapporti politici con le persone. Il rifiuto del partito in nome dell’autonomia e responsabilità individuali. La crisi dal ’92 e il proposito delle dimissioni. L’angoscia, la disunione interiore, la fatica divenuta insostenibile, il senso del dovere verso la Bosnia. Una morte che, forse, per tanti, potrà trasformarsi anche in un dono. Intervista a Edi Rabini.

Una Città 42 / 1995
L’APPARTAMENTO
Intervista a Lejla Music di Fausto Fabbri, Massimo Tesei
Il 30 settembre del ’92, quando il quartiere di Grbavitza fu diviso da Sarajevo e risuonarono le grida che dicevano "balja fuori". L’incredulità di tanti nel grande condominio interetnico dove già erano attivi turni di guardia contro i cosiddetti banditi. La vecchia signora che non volle lasciare i ricordi e forse i marchi nascosti nell’appartamento. Il "nostro" e "i loro" cetnici. Appartamenti scambiati, a volte espropriati, a volte tenuti come "in prestito". Il cammino verso un ponte che porta dove bombardano. Intervista a Lejla Music.

HANNO UCCISO IL LIBRAIO
Intervista a Magda Taroni di Giovanna Anceschi, Stefano Ricci, Gianni Saporetti
Innamorarsi da giovane di una città in cui i libri e la musica si mischiavano con l’Oriente, con la casbah e il deserto, in cui il mare, il clima, il cibo, tutto era magnifico, in cui brillava alto, dopo la sofferenza, il sole dell’avvenire. Una città da cui si fugge, dove il fascismo islamista scatena la violenza di giovani disoccupati contro donne, stranieri e intellettuali. Intervista a Magda Taroni.

L’EROICA NORMALITA’
Intervista a donna algerina di Stefano RIcci, Gianni Saporetti
Non è una guerra civile perché non c’è guerra fra due fazioni della popolazione e non c’è stato colpo di stato perché il Fis è un partito anticostituzionale, che aveva imbrogliato le elezioni, e che, se avesse vinto, avrebbe eliminato la democrazia. Questi uccidono gli inermi, vogliono la guerra e la guerra non è mai bella. Gli europei si ricordino che Hitler andò al potere democraticamente. La resistenza quotidiana di tante donne algerine che continuano a fare la loro vita ignorando le minacce di morte. Intervista a una signora algerina.

LA BATTAGLIA DECISIVA
Intervista a Ozren Kebo di Massimo Tesei
Intervista telefonica con Ozren Kebo.

Una Città 41 / 1995
SARAJEVO, MAGGIO 95
Intervista a Jovan Divjak di Massimo Tesei
Intervista a Jovan Diviak.