Achtung Volkszählung! Attenzione al censimento!

115 Attenzione al Censimento! e hanno quindi interesse allo sviluppo di una società libera e pluri- lingue, senza coercizione all’assimilazione – e questo non solo ai fini economici o occupazionali. (È chiaro a tutti quanto sia fondamentale, in questa prospettiva, il ruolo della scuola e quanto sia inadeguata la sua condizione attuale). Persone come noi potrebbero, da molti punti di vista, avere una fun- zione di «ponte», se non ci si volesse costringere o a un compor- tamento schizofrenico o forzata. Alcuni con disprezzo ci chiamano «bastardi»: a noi invece sembra da disprezzare e da rifiutare quella cultura «bastarda» – oggi largamente e ufficialmente predominante in tutti i gruppi etnici – che è fatta di Mike Bongiorno non meno che della «Bild-Zeitung». E non basta certo un grande sforzo di folclore (a beneficio del turismo) a rendere capaci noi abitanti del Sudtirolo di trovare valori e comportamenti «autonomi» tra di noi e verso l’e- sterno, e di sviluppare una cultura propria Noi ci ribelliamo, dunque, contro una situazione nella quale spesso sia la cultura che la politica vengano sostituite e offuscate dalla cen- tralità di una statica e puntigliosa «appartenenza etnica» o «lingui- stica». Una simile rigidità e una tale contrapposizione – artificiosa- mente e legalisticamente gonfiata – non solo toglie a noi e a migliaia di altoatesini importanti diritti, ma vorrebbe dividere tutti gli uomini e gruppi viventi in questa terra, confinandoli in tre distinte gabbie la cui chiave è nelle mani di chi ha il potere politico ed economico, e lo usa secondo i propri interessi. Questo articolo rispecchia l’intervento di Eugen Stuffer, membro del Comitato, tenuto nel pubblico dibattito a Bolzano, il 27.11.1979, ed è stato pubblicato in “Plata ladina” del quotidiano “Alto Adi- ge” in data 9.1.1980.

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