Achtung Volkszählung! Attenzione al censimento!
118 II sen. Mascagni scrive a Cossiga Sulla questione, infine, del censimento 1981, che sempre più si sta imponendo all’attenzione della pubblica opinione, Mascagni sotto- linea la necessita di prendere in esame tre distinti gruppi di cittadini della nostra provincia, per i quali le attuali norme che regolano il cen- simento si rivelano inadeguate: - i cittadini di minore età nati da genitori che si riconoscono appar- tenenti a gruppi linguistici diversi: tali genitori possono, infatti, essere in grave imbarazzo al momento di decidere, come preve- de la legge attuale, l’appartenenza etnica dei loro figli; - i cittadini maggiorenni nati da matrimoni “misti” e o che per la loro particolare formazione umana e culturale non intendano scegliere una precisa appartenenza etnica; - i cittadini di nazionalità italiana, ma di origine nazionale ed etni- ca diversa da quella dei gruppi etnici ufficialmente riconosciuti in provincia di Bolzano, per i quali la dichiarazione di apparte- nenza a uno dei tre gruppi costituisce una manifesta alterazione della propria identità. “Si tratta – conclude il senatore comunista – di problemi reali che il governo, in accordo con le forze politiche locali, deve affrontare con tempestività, ricordando le soluzioni idonee a soddisfare le esigenze dei cittadini sopra indicati e che siano tali, contemporaneamente, da escludere ogni tentativo di strumentalizzazione di carattere opportu- nistico od agitatorio, di una così complessa e delicata materia”. “Alto Adige” 15.2.80 Lentamente anche in qualche partito comincia a farsi strada la consapevolezza che il censimento 1981 potrà essere fonte di gravi tensioni. Il senatore Mascagni (Pci) ha preso posizione con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio di cui dà notizia il quotidiano “Alto Adige” del 15.2.1980. In precedenza il problema era stato sollevato a livello parlamentare dal sen. Spadaccia (Senato, 17 dicembre 1979) e dall’on. Marco Boato e dagli altri 17 deputati radicali (con una mozione presentata il 3.12.1979 e discussa in febbraio e marzo 1980 alla Camera dei Deputati). L’iniziativa radicale si era direttamente ispirata alle posizioni del Comitato, recependone le indicazioni.
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