Achtung Volkszählung! Attenzione al censimento!
133 Attenzione al Censimento! tuazione dello Statuto di autonomia che consentano la “dichiarazione plurima” in relazione all’appartenenza etnica (proposta minimale) o altra forma idonea di obiezione legale di fronte all’obbligo di dichia- razione. 5. Proporre e attuare iniziative di lotta Sia in sostegno a questa vera e propria vertenza, sia soprattutto per il caso che si concludesse negativamente, occorre prendere in consi- derazione una serie di efficaci iniziative di lotta, che provochino un opportuno interessamento da parte della pubblica opinione. Pensiamo a forme di lotta non-violenta e collettiva. In ogni caso si dovrà verificare, entro la fine del 1980, se la controparte (cioè le autorità competenti) si dimostra disposta a una soluzione legislativa del problema che solleviamo. In caso contrario, dall’inizio del 1981 bisognerebbe porsi il pro- blema di come reagire a un atteggiamento negativo delle autorità. 6. E se la vertenza fallisce? È certamente anche possibile che la vertenza con le autorità non si con- cluda in maniera positiva, o perché la campagna non riceve adeguato sostegno, o perché la controparte comunque non cede di un millimetro. II Comitato fin d’ora chiarisce in proposito: Noi ci muoviamo, nella nostra campagna, sulla base di una proposta di mediazione, di compromesso, che – in relazione alla dichiarazione di appartenenza etnica – tiene conto del- le norme esistenti e che può essere realizzata – se c’è la vo- lontà politica! – a livello di nuove norme di attuazione dello Statuto, senza alcuna revisione di legge costituzionale. Di fronte a un rifiuto delle autorità anche noi dovremmo prendere in considerazione una campagna di rifiuto, di obiezione, i cui contenuti e modi sono ancora da definire. Per ora sono state avanzate varie proposte in proposito, che il
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