Achtung Volkszählung! Attenzione al censimento!

5 Attenzione al censimento! sedevo i tratti tipici di chi solitamente si identifica come “tedesco” o “sudtirolese”, stabilivo così la mia non-estraneità al gruppo linguistico da cui proviene mia madre. Negli anni a seguire, spesso la mia scelta non fu compresa – anche in ambienti che si professano interetnici, con il paradossale risultato di ridurre l̓appartenenza alla lingua parlata più di frequente. Come se “l̓essere tedeschi” fosse altro da me e a quel punto fosse meglio non dichiararsi per nulla. La mia lingua padre ha finito per definire al cento per cento la mia identità percepita. Esperienze analoghe sono all̓ordine del giorno. Molte e molti giovani, anche se provenienti da famiglie miste, scelgono un̓apparte- nenza. Ed essa, nellamaggior parte dei casi, definirà la loro vita, sancirà una divisione, anche di fronte a tutta la buona volontà dell̓incontro con l̓altro. È una scelta che già avviene con la scuola d̓iscrizione, ma che con la dichiarazione viene sancita quasi definitivamente. È una scelta dovuta, che (ricordiamolo) risponde a un meccanismo di tutela delle minoranze di lingua tedesca e ladina in Italia sancito dallo Sta- tuto d̓Autonomia e da accordi internazionali con l̓Austria, e perciò difficile da superare. È una scelta “sulla carta”, come detto, che però si ripercuote sulla sfera identitaria dell̓individuo, costringendolo a stare “di qua o di là”, a volte per un calcolo di convenienza e persino contro la propria più intima volontà. Non si tratta di dire, qui, cosa sia giusto oppure sbagliato, bensì di fotografare una realtà verso cui spesso voltiamo lo sguardo. «Cosa dichiara chi è nato in una famiglia mistilingue? E chi è originario di un altro Paese o regione? Chi non può o non vuole di- chiarare di appartenere a uno dei tre gruppi linguistici ufficiali ha nel frattempo una quarta opzione, quella di dichiararsi “altro”. Tuttavia, ai fini della proporzionale anche queste persone devono “aggregarsi” a uno dei tre gruppi linguistici»: così recita candidamente uno dei totem rossi posizionati in piazza Silvius Magnago a Bolzano per raccontare la storia dell̓Autonomia sudtirolese, un̓installazione inaugurata il 5 settembre 2021 nel “Giorno dell̓Autonomia”. Su un altro si legge:

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