Achtung Volkszählung! Attenzione al censimento!
6 «L̓identità protegge, rafforza, ma al tempo stesso limita. Non sia- mo noi tutti più di un territorio, un gruppo linguistico, una comunità con la stessa appartenenza culturale? Per citare liberamente il filoso- fo Richard David Precht: “Ma tu chi sei? Ed eventualmente, quanti sei?”». Un altro ancora recita: «In provincia di Bolzano, una scuola plurilingue comune ai tre gruppi è ufficialmente un tabù a causa delle vicissitudini storiche. La scelta della scuola è comunque libera». È curioso trovare questi interrogativi nella piazza intitolata al “padre dell̓Autonomia”, davanti ai palazzi del Presidente della Giun- ta e del Consiglio provinciale. L̓impressione è che all̓orizzonte esista un futuro possibile o quantomeno auspicabile, nel quale le dure regole dell̓appartenenza possano essere superate o almeno ammorbidite, ma allo stesso tempo tale futuro sia per noi irraggiungibile. Ci si accon- tenta perciò di una libertà di scelta, che davvero libera non è. Nel romanzo Lingua madre , dell̓autrice Maddalena Fingerle, uscito nel 2021, il protagonista bolzanino Paolo Prescher rifiuta di dichiararsi al censimento e immagina anche il suo amico Jan: «... con tutti i suoi tic davanti alla dichiarazione, nel panico. Italiano, tedesco, ladino o altro? Lui metterebbe le crocette su italiano e tedesco e, inge- nuo com̓è, si troverebbe la dichiarazione annullata senza nemmeno capirne il motivo. Perché è obbligatorio scegliere, in quest̓isola felice del cazzo, se si è italiani, tedeschi, ladini o altro. Per me è abbastanza facile, in realtà. Sono italiano e non mi sento italiano, sicuramente non sono tedesco e non sono ladino, credo di non essere nemmeno altro, al di là di tutto. Ma sono sicuro che per qualcuno la questione è più complessa. Non capisco perché Jan, che si sente bilingue, debba essere costretto a scegliere l̓una o l̓altra cosa». Se non esiste una contestazione pubblica del censimento, ne esi- ste una privata, non manifesta, forse un po̓ passiva. Esiste la difficoltà di trovarsi dinnanzi a una decisione da prendere solo perché lo impon- gono le regole del gioco. Soprattutto per trovare lavoro nel pubblico, come viene detto a Paolo Prescher di Lingua madre , o per semplice
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