Die Politik der richtigen Dinge: Alexander Langer oggi

34 in casa non si percepiscono tensioni “etniche”. Alex frequenta l’asilo italiano e le elementari tedesche. L’incontro con le intuizioni forti della proposta religiosa avvenne con la frequentazione, dalle scuole medie in poi, del prestigioso Liceo dei Francescani di Bolzano. Alex rimane colpito dall’esempio monastico e, quindicenne, fa nascere la rivista periodica “Offenes Wort”, “Parola schietta”, da lui stampata al ciclostile. Già i primi scritti e le argomen- tazioni sono molto consapevoli, come ad esempio in Il cristianesimo rivoluzionario : « Rivoluzionario il cristianesimo lo è anche per l’im- portanza che attribuisce ai poveri, ai deboli e agli oppressi: Cristo san- tifica la loro vita scegliendo di condividerne l’esistenza » 3 . All’orizzon- talità della regola francescana, pensare la vita come qualcosa di cui non si dà proprietà ma solo uso comune, a questa Altissima povertà , come direbbe Giorgio Agamben 4 , Alex cercherà di restare sempre fedele. Subito dopo aver conseguito la maturità, Alex confida ai genitori l’in- tenzione di farsi frate. Il padre si oppone decisamente a questa idea obbligandolo a rimandare questa scelta alla maggiore età. Alex si trafe- risce così a Firenze e si iscrive a Giurisprudenza. La Firenze del 1963 è un laboratorio particolarmente interessante per il cristianesimo progressista attento alla nuova coscienza sociale. Alex incontra e frequenta personalità forti come don Mazzi, della comunità dell’Isolotto, padre Balducci della rivista “Testimonianze”, che pubbli- cherà diversi suoi articoli, e anche professori impegnati come Giorgio La Pira, docente di diritto romano e già (apprezzato) sindaco della cit- tà, o il valdese Giorgio Spini. Ma l’incontro più intenso è sicuramen- te quello con don Lorenzo Milani. Il priore di Barbiana, che in una piccola realtà contadina era riuscito a realizzare un presidio educativo originale, vincendo il pregiudizio contro la presunta incapacità delle persone semplici di potersi avvicinare alla cultura, diviene per Alex un esempio di utopia concreta . Due termini costitutivi del suo stesso manifesto politico 5 . 3 Cfr. A. Langer, Il viaggiatore, cit., p.33. 4 Cfr. G. Agamben, Altissima povertà. Regole monastiche e forma di vita , Neri Pozza, Vicenza, 2011. 5 La fiera di Città di Castello in Umbria, da lui fondata, si chiama tutt’ora: “Fiera delle utopie con-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==