Die Politik der richtigen Dinge: Alexander Langer oggi

38 mento fondamentale della volontà 13 già ricordato da Hannah Arendt. Guardare in maniera disincantata ai meccanismi di produzione del po- tere per sovvertirne la logica è stato uno dei contributi principali che Alex ha dato alla prassi politica. Tre sono i meccanismi del potere 14 . Il primo è il cosiddetto “ Power over”, il potere dall’alto, esercitato come una forma di costrizione, quell’aspetto cratologico che Platone non ha considerato e che invece i nostri politici usano ampiamente: mantenere il potere per esercitarlo facendo coincidere l’azione politica con la pratica del consenso. Più dei contenuti conta come questi vengono accolti dai cittadini: si evita- no scelte impopolari, benché giuste, per non mettere a rischio il con- senso e il meccanismo della rielezione. Si tratta di un potere che può essere visibile , e per questo anche meno pericoloso, punto di incontro fra realismo strumentale e spregio delle utopie. È un potere realistico anti-utopico che si propone quale antidoto alle presunte scelte anarchiche di una società. Storicamente si manife- sta come una forma di potere fondata su presunte virtù machiavelliche che disprezza i principi morali riconducibili alle rivendicazioni degli strati deboli delle popolazioni e alle minoranze, soprattutto a quelle che non hanno diritto di voto. Ma il “ Power over” può presentarsi anche in forma nascosta, invisibile e talvolta addirittura inconscia, come Franz Kafka, il più grande interprete di queste dinamiche, nei romanzi Il Processo e Il castello ha magistral- mente descritto. Il potere politico fine a se stesso esiste anche nell’isti- tuzione ecclesiale. Nella conferenza “Contro la falsa democratizzazio- ne della chiesa”, tenuta a Tübingen nel 1969, Alex critica aspramente i continui compromessi tra chiesa e potere politico, economico e militare a discapito della sua vera missione: creare “inquietudine e tensione” ri- spetto alla logica del mondo. Anche la chiesa falsamente democratica, lontana dai poveri, semplice strumento di potere, va quindi “abolita” 15 . 13 Cfr. H. Arendt, La vita della mente , tr. it. di G. Zanetti, Il Mulino, Bologna, 2009, pp. 315-368. 14 Cfr. Macht und Wandel in der Umweltpolitik , a cura di L. Partzsch e S. Weiland, in: “Zeitschrift fuer Politikwissenschaft” , Sonderband 2015, Baden-Baden, 2015. 15 Si tratta della relazione tenuta nel maggio del 1969 (!) a Tübingen, a un incontro promosso dalla

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