Die Politik der richtigen Dinge: Alexander Langer oggi

43 Ci possiamo insomma concepire come esseri limitati proprio perché abbiamo ben chiaro cosa sarebbe l’essere illimitati. Da queste riflessioni e contraddizioni può nascere, nutrita dalla tradi- zione e dalla propria esperienza, la coscienza individuale. Le prime av- venture con la natura, i racconti della nonna, gli incontri importanti, le pagine sottolineate di certi libri, determinate ritualità della vita sociale, l’autostima, sono il vero atto costitutivo della coscienza. Convinzio- ni filosofiche, civili, artistiche ed ecologiche possono così diventare significati per cui decidersi, frutto dell’inquietudine del vivere e non semplici istanze neutre della cultura. Certo il passaggio dalla coscienza all’intenzionalità non è automatico, deve intervenire quella che per He- gel (prima della Arendt) rappresenta una categoria determinante, cioè la volontà. Essa fa sì che le intenzioni si trasformino in azioni, ed è per sua natura assolutamente libera. Il secondo sentiero, forse più impervio, riguarda la scoperta della co- scienza collettiva che sta alla base delle dinamiche sociali che rendono i soggetti dei veri cittadini. Nella variegata prassi intersoggettiva assi- stiamo allo scontro delle coscienze, alla lotta per il riconoscimento che ognuno deve mettere in atto per non soccombere. Nella Fenomenolo- gia dello spirito Hegel ha scritto pagine importanti su questo tema. Il costituirsi della coscienza civile, collocata a metà strada fra una istanza antropologica matura e l’importante istituzione dello stato – garante del pieno riconoscimento di diritti e doveri – è fondato sulla coscienza intersoggettiva. Alex lo sapeva bene, per questo all’impegno istituzio- nale ha sempre preferito la piazza. Perché sono le realtà sociali, anche piccole, che possono favorire il cambiamento. La cura delle cose deve diventare stile di vita corale. Solo quando la cultura di una logica eco- logica integrale saprà farsi riconoscere non solo come intrinsecamente giusta, ma anche apportatrice di un nuovo senso di felicità, frutto di mi- sura e semplicità, allora potremo identificarci in un progetto comune. Aver pubblicato i suoi scritti su organi di stampa o riviste considerate minori, è esempio e testimonianza di questa prassi. Il marxismo parlava di coscienza di classe , convinto che la situazione di sfruttamento della classe operaia potesse creare le condizioni per il

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