Die Politik der richtigen Dinge: Alexander Langer oggi

45 mune, deve lasciare spazio all’ internaturalità , alla convinzione che la specie umana non è il centro del creato e che non tutto le è concesso. L’uomo non può depredare la terra, il territorio, i beni naturali secondo le logiche del profitto legato a interessi esclusivamente strumentali, ma deve considerarsi parte della natura. Boschi, animali, luoghi, territori, giardini fanno parte di un mondo in cui la specie umana è fondamen- talmente ospite . Il problema, anche in questo caso, è capire perché la convinzione di essere ospiti della natura è così poco condivisa. La politica è inaffi- dabile quando si tratta di evitare gli interessi di parte a favore della sostenibilità ambientale. « Tutti vogliono tornare alla natura, ma… non a piedi » 26 , ha sintetizzato Langer oramai trent’anni fa, appellandosi alla ragionevolezza comune. « Probabilmente per una vera riforma ecolo- gica che ci aiuti a tornare alla natura, ci vuole di più. Bisogna che ci mettiamo nell’ordine di idee che non tutto quello che noi oggi conside- riamo ovvio e dovuto, nel nostro stile di vita, possa continuare anche in futuro » 27 . Ma questi non sono messaggi graditi alla maggior parte della gente. Ci sono coscienze sopite che possono essere risvegliate: è stato il lavoro di Alex. Ci sono coscienze malandate , occorre prenderne atto, per le quali non esiste il noi ma solo l’io. È a questo livello che lo scetticismo filosofico ha una sua ragione d’essere. Ma vi è un terzo percorso che consente all’intersoggettività e alla sua forma più matura, l’internaturalità, di approfondire qualitativamente il senso delle cose: la coscienza di comunità . Non si tratta tanto di rico- noscere l’importanza dell’interazione per superare i conflitti e raggiun- gere il migliore dei mondi possibili, quanto di farne esperienza tramite la categoria dell’affinità. Passare dal Nebeneinander al Miteinander , dall’essere solo vicini al conoscersi e apprezzarsi veramente. La coscienza di essere comunità crea un diverso tessuto sociale dove l’amicizia e l’intesa disegnano nuovi motivi riconoscibili anche este- 26 Questa frase di Langer, titolo di un ipotetico tema scolastico, si trova come Appendice in: Alexan- der Langer. Una buona politica per riparare il mondo , cit., p. 213. 27 Ivi, p. 215.

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