Die Politik der richtigen Dinge: Alexander Langer oggi

59 Geboren in Sterzing (Südtirol, Italien). Er lebte in Sterzing, Bozen und Florenz. Lehrer, Journalist, Übersetzer, Mitarbeiter verschiedener Zeitschriften und Zeitungen. Von jung auf in Vereinigungen und Bürgerinitiativen engagiert. Ab 1978 in drei Legislaturperioden Landtags- bzw. Regionalratsabgeordneter für Neue Linke/Nuova Sinistra, Alternative Liste für das andere Südtirol und Grüne Alternative Liste. In den 80er Jahren unter den Begründern der Grünen Italiens. Ab 1989 Mitglied des Europäischen Parlaments und erster VorsitzenderderneugegründetenFraktion „Die Grünen“. Seine Schwerpunkte sind Außen- und Friedenspolitik, wobei er sich besonders für gerechte Nord-Süd- Beziehungen und für eine Öffnung nach Osteuropa einsetzt. 1981und1991weigert er sich, die (damals noch so genannte) Volkgruppen- bzw. Sprachgruppenzugehörigkeitserklärung abzugeben, weil sie die ethnische Trennung in der Bevölkerung verschärft (er nennt sie die zweite Option). Eine der Folgen davon ist, dass er im Mai 1995 von seiner Kandidatur als Bürgermeister von Bozen ausgeschlossen wird. 1991 bis 1994 Vorsitzender der EP- Delegation „Albanien, Bulgarien, Rumänien". Mitglied der EP-Delegation „Südosteuropa". Mitbegründer des „Verona Forumfür Frieden imehemaligen Nato in Sudtirolo/Alto Adige a Sterzing/ Vipiteno. Giornalista, traduttore, in- segnante, collabora fin da giovanissimo a riviste, associazioni, iniziative civiche. Dal 1978 viene eletto per tre legislature in Consiglio provinciale (e nel contempo regionale) nelle liste Neue Linke/Nuova Sinistra, Alternativa per l’Altro Sudtirolo e Lista Verde Alternativa. Negli anni Ottanta è tra i promotori del movimento politico dei Verdi in Italia e in Europa, che vede come forza innovativa e trasversale agli schieramenti tradizionali. Eletto deputato al Parlamento europeo nel 1989 diventa presidente del neocostituito Gruppo Verde. Si impegna soprattutto per una politica estera di pace, per relazioni più giuste Nord-Sud ed Est- Ovest, per la conversione ecologica della società, dell’economia e degli stili di vita. Compie viaggi e missioni ufficiali in Israele, Brasile, Russia e Argentina, Albania ed Egitto, Romania e Bulgaria. Dopo la caduta del muro di Berlino aumenta progressivamente il suo impegno per cercare di contrastare il demone crescente dei nazionalismi. Sostiene le forze di conciliazione nei territori dell’ex Jugoslavia. Con il “Verona Forum” offre un tavolo di dialogo a centinaia di militanti della convivenza che si riuniscono a Verona, Strasburgo, Vienna, Bruxelles, Parigi, Tuzla, Skopje e Zagabria. Il 26 giugno 1995 si reca a Cannes con altri parlamentari europei per portare ai Alexander Langer

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