Questa intervista è disponibile nel libro Francesco Papafava - scritti e interviste, ed. Una città, 2017
internazionalismo, discussioni, cosa sta succedendo
Una Città n° 95 / 2001 Maggio
Intervista a Joseph Algazy
Realizzata da Francesco Papafava
HANNO TAGLIATO, SRADICATO GLI ULIVI...
L’impostura di Barak, aver proposto una caricatura di stato, diviso in tre spezzoni e con un aeroporto dipendente da Israele, e aver messo Arafat nell’imbarazzo di dover parlare dei luoghi santi, per i quali l’internazionalizzazione è l’unica soluzione. Riguardo al ritorno dei profughi va distinto il principio dalla sua applicazione. L’odio tremendo che si è seminato fra i palestinesi in questi anni. Intervista a Joseph Algazy.
Archivio
HOTEL COCIBOLCA
Una Città n° 294 / 2023 agosto
Realizzata da Stefano Ignone
Realizzata da Stefano Ignone
Carlo Zanella, architetto, vive a Torino dove ha un laboratorio di restauro.
Hai vissuto molti anni in Nicaragua…
Negli anni Settanta militavo in Lotta Continua e dopo il suo scioglimento cercavo un modo per proseguire quell’esperienza. L...
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Parents circle - Bassam Aramin
Realizzata da Stefano ignone
Bassam Aramin, palestinese, già condirettore del Parents Circle-Families Forum, ha trascorso sette anni in un carcere israeliano per il suo ruolo nella resistenza palestinese. Nel 2007 sua figlia Abir, 10 anni, è stata uccisa da un soldato i...
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I nuovi fascismi: la Cina
Una Città n° 290 / 290 febbraio
Jean-Philippe Béja, sinologo, ricercatore presso il Centre d’études français sur la Chine contemporaine di Hong Kong, direttore di ricerca al Centre national de la recherche scientifique, vive a Parigi.
Tre anni fa ho scritto...
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Lettera di Andrea Caffi a Giuseppe Prezzolini, 1915
18 maggio 1915
Caro amico,
le ho scritto due giorni fa da Ventimiglia. Oggi ho letto la nuova “Voce” e aderisco di tutto cuore alle tendenze e intenzioni che vi sono espresse. Negli ultimi quattro mesi ho avuto agio di vedere da vicino mig...
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NESSUN DIRITTO ALLA CODARDIA
Una Città n° 290 / 2023 febbraio
Il 24 febbraio 2022, Kiev sarebbe dovuta cadere in quarantotto ore. Un anno dopo, la bandiera ucraina sventola su Kherson. Da un anno a questa parte, gli ucraini ci stanno dando una straordinaria lezione di coraggio. Nelle trincee di Bakhmut e nelle strad...
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