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Risultati della ricerca: 179

Una Città 217 / 2014
LO ZELO ITALIANO
Intervista a Marie-Anne Matard-Bonucci di Gianni Saporetti
In Italia, a differenza che in Francia, l’antisemitismo politico non ha preso piede e Mussolini, malgrado sia antisemita, per quindici anni ha lasciato in pace gli ebrei: perché all’improvviso le leggi razziali? La risposta non può che rimandare a un bisogno vitale di ogni totalitarismo: la mobilitazione permanente attraverso l’invenzione del nemico; malgrado l’impopolarità le leggi razziali furono applicate con successo: come fu possibile? Intervista a Marie-Anne Matard Bonucci.

Una Città 215 / 2014
LA DOMENICA A INSEGNARE A FAR DI CONTO AI CONTADINI...
Intervista a Marco Scavino di Cesare Pianciola
Gobetti, all’indomani dell’assassinio, anche su sollecitazione di Rosselli, fece un ritratto appassionato di Giacomo Matteotti “spulciatore di conti e bilanci”, un ritratto contrapposto al giudizio di Gramsci che lo liquidò definendolo un “pellegrino del nulla”; la scissione del 21e le polemiche fratricide vissute come una disgrazia; un omicidio che mantiene aspetti enigmatici; la fiducia a Mussolini di Giolitti, Orlando, Salandra, De Gasperi, Gronchi. Intervista a Marco Scavino.

Una Città 195 / 2012
L'ELEMOSINA E LA GIUSTIZIA
Intervista a Chiara Frugoni di Gianni Saporetti
L’idea di giustizia di Francesco secondo cui l’elemosina è parziale restituzione del dovuto ai poveri; la proprietà e la ricchezza che inibiscono la libertà interiore; la dignità del corpo che va difesa; la maggior fiducia che Chiara aveva nelle consorelle; il calvario di Francesco al ritorno dall’Egitto. Intervista a Chiara Frugoni.

Una Città 185 / 2011
ITALIANCICH!
Intervista a Miro Tasso di Barbara Bertoncin
Nel 1927 il regime fascista varò un decreto per l'italianizzazione dei cognomi della provincia di Trieste che si riteneva fossero stati "slavizzati" e per quelli di matrice straniera; i provvedimenti di restituzione e riduzione e il ritardo con il quale lo Stato rimediò al suo errore; la figura di Aldo Pizzigalli. Intervista a Miro Tasso.

Una Città 184 / 2011
LA MORTE DI DURRUTI
Intervista a Claudio Venza di Franco Melandri
Collettivizzazioni e milizia popolare, capisaldi della "rivoluzione" spagnola ma anche della possibile vittoria militare sui golpisti; l'internazionalizzazione del conflitto e la data emblematica dei funerali di Durruti; il conflitto tra insurrezionalisti e gradualisti possibilisti; la figura luminosa di Peirò. Intervista a Claudio Venza.

Una Città 181 / 2011
QUEI QUATTRO ETTARI...
Intervista a Beppe Manni di Gianni Saporetti
Quattro ettari di terra acquistati da un sindaco ex-bracciante perché operai specializzati licenziati per motivi politici potessero mettersi in proprio; inizia così l’epopea del Villaggio artigiano di Modena che tanto ha contribuito all’eccellenza nel mondo del distretto della meccanica modenese. Intervista a Beppe Manni.

Una Città 180 / 2011
QUEL COMIZIO
Intervista a Fulvio Papi di Gianni Saporetti


Una Città 175 / 2010
L'ASSOCIAZIONE
Intervista a Carlo De Maria di Franco Melandri e Gianni Saporetti
La figura luminosa di Andrea Costa, uno dei fondatori del socialismo italiano, che non rinnegò mai le sue origini libertarie e che sognava un partito federale, decentrato, pluralista, alleato a radicali e democratici; l’esperienza di Imola, primo comune italiano governato dai socialisti; il welfare municipale. Intervista a Carlo De Maria.

Una Città 174 / 2010
SE I RAGGI SONO BIANCHI O ROSSI...
Intervista a Chiara Frugoni di Gianni Saporetti
L’incapacità di apprezzare un’opera senza saper leggere la grande quantità di simboli, convenzioni, gesti codificati, alcuni dei quali, fra l’altro, tuttora in uso; il luogo comune che nel Medioevo non si leggesse; una cultura religiosa, oggi del tutto persa, tramandataper secoli durante le veglie nelle stalle; intervista a Chiara Frugoni.

WIKIPEDIA IN YIDDISH
Intervista a Claudia Rosenzweig di Joan Haim
Lo Yiddish, da sempre svalutato in quanto lingua delle barzellette o rimosso perché parlato da chi si ‘lasciò macellare’, è una lingua europea a pieno titolo che vanta una letteratura tanto ricca quanto sconosciuta; il controverso rapporto con Israele dove lo Yiddish ha udienza solo fra gli ultraortodossi; intervista a Claudia Rosenzweig.