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Risultati della ricerca: 183

Una Città 69 / 1998
LA STORIA DELL’EUCALIPTO
Intervista a Piero Bevilacqua di Gianni Saporetti
La totale rimozione della storia del territorio, delle straordinarie modificazioni operate, nel bene e nel male, dall’uomo. Una progettualità economica e sociale che ridia presidio alle colline e crei anche occupazione. Insegnare ai ragazzi a osservare il territorio in cui abitano, ad apprenderne la storia, vuol dire far crescere una cultura della libertà. Intervista a Piero Bevilacqua.

Una Città 68 / 1998
QUELL’OVALE BIANCO
Intervista a Pier Paolo Poggio di Franco Melandri
Il dibattito sull’obscina russa, la comunità rurale democratica, provocò divisioni, e scelte cariche di conseguenze, per tutta la sinistra, dal populismo alla socialdemocrazia, dall’anarchismo al marxismo. L’indifferenza totale, nella sinistra industrialista occidentale, per la tragedia dei contadini russi. La questione dell’antisemitismo dell’obscina. Intervista a Pier Paolo Poggio.

CHI RICORDA PIU’?
Intervista a Yves Ternon di Marco Bellini, Emanuela Fronza
Nella notte del 24 aprile 1915 prese avvio il genocidio degli armeni, un’operazione voluta da pochi "intellettuali" turchi, con la copertura del governo. Hitler citò gli armeni per ricordare l’impunità del genocidio, non per prefigurare quello ebraico, alla programmazione del quale, forse, ancora non pensava. Per armeni ed ebrei il contesto bellico fu fatale. Un genocidio esige, oltre all’intenzione criminale, un piano concertato. I nuovi gruppi criminali che possono sostituire lo stato nella realizzazione di un genocidio. Intervista a Yves Ternon.

Una Città 67 / 1998
LIMPIEZA DE SANGRE
Intervista a Anna Foa di Sergio Sinigaglia
L’accusa di deicidio nasce con l’idea di andare a riconquistare Gerusalemme. Le leggi spagnole sulla purezza, strappo gravissimo, ma tollerato, all’universalismo cristiano. Le conversioni forzate. L’orrore per ogni idea di emancipazione dell’ebreo, che minava l’unica convivenza possibile, quella servile. Intervista a Anna Foa.

IL CULTO DEGLI ANONIMI
Intervista a Stefano De Matteis di Katia Alesiano
Intervista a Stefano De Matteis.

Una Città 66 / 1998
CARNEVALE TRISTISSIMO
Intervista a Alain Brossat di Marco Bellini
Nel ’44, la rasatura pubblica di migliaia di "amanti degli occupanti", per lo più serve sole e isolate, fu il rito spietato, osceno e incruento per riaffermare la "razza" francese umiliata. Le donne furono il capro espiatorio che forse evitò alla Francia un’epurazione selvaggia. Il trauma silenzioso e rimosso da tutti di quella gogna. Intervista ad Alain Brossat.

Una Città 65 / 1998
QUEI LUMINI
Intervista a Chiara Frugoni di Gianni Saporetti
Un brulicare di attività all’aperto, le donne che vanno al mercato e a prendere l’acqua o il fuoco, gli artigiani che aprono bottega, i bambini che giocano, il banditore che dà le ultime notizie. Ma anche case anguste, senza vetri, dove ci si ammassa per dormire, quando, al tramonto, la città sprofonda in un buio pesto. Il successo strabiliante dei frati predicatori. Una giornata in una città del Trecento. Intervista a Chiara Frugoni.

Una Città 64 / 1998
LA PENA DELLA VERITA’
Intervista a Russell Ally di Lisa Foa, Massimo Tesei
Non dimenticare i crimini del passato ma amnistiare i criminali è l’obiettivo del Sudafrica. Dire tutta la verità, dirla di fronte alle vittime o ai loro familiari in pubblico, aver agito comunque per motivi politici, sono alcune delle condizioni per usufruire dell’amnistia. Gli attivisti che non si sentono vittime e il problema dei crimini commessi dai militanti Anc. Intervista a Russell Ally.

QUELLA RETE COSMOPOLITA
Intervista a Marianne Enckell di Franco Melandri, Gianni Saporetti
Una rete di compagni e amici anarchici estesa in tutte le Americhe e l’Europa che è stata forse il primo esempio di "rete" orizzontale, libertaria e pure fortemente "comunitaria". L’esperienza straordinaria delle peregrinazioni degli anarchici in esilio. La conoscenza delle lingue, le corrispondenze fittissime, l’immancabile ospitalità. In ogni città, piccola o grande, la biblioteca, centro di studio, di lotta e di ritrovo. Intervista a Marianne Enckell.

Una Città 63 / 1997
IL GENOCIDIO DIMENTICATO
Intervista a Gasana Ndoba di Lisa Foa
Uno sterminio da tempo programmato nella distrazione e, spesso, nella complicità internazionale attuato sistematicamente, famiglia per famiglia, fino all’ultimo componente, così come avvenne per gli armeni e per gli ebrei. Il problema degli hutu moderati. La necessità di un tribunale internazionale per i colpevoli. Intervista a Gasana Ndoba.