Una città n. 285

una città 46 11 luglio 1995 Lo scorso 11 luglio, a Srebrenica, sono state sepolte cinquanta delle oltre ottomila vittime del massacro avvenuto 27 anni fa nella cittadina un tempo famosa per le sue terme e che oggi, a ulteriore sfregio, si trova all’interno dei confini della Repubblica Serba di Bosnia. Così è stato sancito dagli Accordi di Dayton del 1995. Andranno a unirsi ai corpi delle 6.671 vittime, i cui resti sono stati già identificati e tumulati nel Memoriale di Potocari negli anni passati, raggiungendo così il numero di 6.721. Dieci delle persone sepolte lo scorso luglio a Potocari sono state trovate in una fossa comune aperta lo scorso anno a Dobro Polje, vicino a Kalinovik, a circa 150 chilometri da Srebrenica, la più lontana finora rinvenuta. L’11 luglio del 1995 le truppe serbo-bosniache di Ratko Mladić entrarono a Srebrenica, cittadina dichiarata “area sicura” e posta sotto la protezione dei caschi blu olandesi. Nei giorni a seguire vennero uccise e occultate in fosse comuni 8.372 persone. Nel 2007, la Corte internazionale di giustizia ha concordato con la precedente determinazione del Tribunale penale internazionale per l'ex

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