Rassegna stampa

"Corriere della Sera", 2 dicembre 2023

articolo di Enrico Galli Della Loggia

[...] Leggo sempre da cima a fondo qualunque cosa scriva Alfonso Berardinelli: non sui giornaloni (e non capisco perché) ma nei luoghi editoriali un po' appartati nei quali compare abitualmente la sua firma. Tra i quali "La città" [sic], la bellissima rivista della Fondazione Lewin, dai quali sono per l'appunto tratti gli articoli ora raccolti nel suo L'ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritratti (a cura di Marianna Comitangelo, Quodlibet, pp. 34,  22 euro) [...]

 

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"Il Foglio", 2 dicembre 2023

articolo di Adriano Sofri

[...] Là Renzo Giua incontra Alberto e Ursula Hirschmann, che avrebbe scritto un mirabile ricordo di lui per "Tempo presente", nel 1963 (Di tutto questo contesto storico e culturale è prezioso custode il forlivese gruppo de "Una città" e la Fondazione Alfred Lewin).

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Hanno detto di noi

"E le parole di Marco mi hanno fatto tornare in mente l'intervista a un ingegnere biomedico di 31 anni, disoccupato, che ho letto su una delle più belle riviste italiane, «Una città» (marzo 2011)".
Su Domenica de Il Sole24 ore del 1° aprile 2012.

"Et lorsque je saurai l’italien, je lirai Una Città, revue vingtenaire paraissant tous les mois et qui est consacrée à collecter des interviews sur des sujets sociaux, partant du principe que l’écoute est un acte politique ou philosophique fort, une forme de militantisme. Cent-quatre vingt deux numéros sont sortis et plus de deux mille deux cent interviews de personnalités anonymes ou non ont été réalisées : un conseiller municipal, un fan de heavy-metal, un policier, un écrivain…"
Jean-Noël Lafargue, www.hyperbate.com

"20 anni di interviste con i piedi scalzi"
Marco GiovannelliVarese News.

"Hanno avuto qualcosa da dire sulle sue pagine filosofi, storici, scrittori di prestigio, ma anche il colono israeliano, la sopravvissuta della strage di Brescia, l'immigrato senegalese che rinuncia e ritorna a casa, il fascista, la maestra di strada di Secondigliano, il falegname comunista di Padova esasperato dal centralismo e dalla burocrazia che «ci ha fatto capire la forza di penetrazione delle idee della Lega», la casalinga col suo «manifesto di femminismo involontario»: persone senza personaggio, non emblemi ma storie, raggiunti uno per uno attraverso «reti basse», amicali, sotterranee, dirette..."
Michele Smargiassi, La Repubblica

"Un ottimo mensile politico-sociale? Una città che si stampa a Forlì da quattro anni. Purtroppo non siamo ancora in tanti a conoscerlo..."
Grazia Cherchi, L’Unità.

"Trovo queste notizie nel bel foglio mensile "Una città”, cordiale rivista di pensieri che si stampa in Forlì. Leggo da lì le parole scritte da uno dei primi passanti di quel ponte: "Ecco, si sappia che io umile servo di Dio, un così alto ponte che sovrasta due rocce guizzanti verso il cielo, mai ho visto”. Questo era il ponte di Mostar..."
Erri De Luca, L’Avvenire

"E’ una rivista rara Una città. Sedici paginoni prodotti a Forlì, ma aperti al mondo".
Lucio Caracciolo,
L’espresso ...

"Un piccolo dono natalizio a tutti voi: un abbonamento ad una rivista che, nell’ambito della ricerca, della comunicazione e dell’approfondimento ho spesso apprezzato..."
Alexander Langer,
lettera a amici

"Ma siccome abbiamo imparato che bisogna sempre finire con una nota ottimistica, ricordiamo che dal ventre dell’Italia provinciale può sempre uscire qualche cosa di inaspettato. Prima toccò a Piacenza, poi a Forlì, dove esce l’interessante rivista Una città. Chissà cosa succederà quando si metterà in moto Forlimpopoli!"
Cesare Cases,
L’indice dei libri

"... In realtà ottenne 40 seggi invece di 19, come conferma Khalida Messaoudi in una intervista pubblicata sull’ultimo numero della rivista di Forlì Una città, rivista assai impegnata accanto ai democratici algerini".
Barbara Spinelli,
La stampa.

"Una città è un rotocalco culturale, come sta scritto sul frontespizio, che si pubblica a Forlì con cadenza mensile. Non conosco i redattori della rivista e neppure so che diffusione abbia, quanto sia seguita; ma riceverla è ogni volta una gioia e una sorpresa. In pochi altri fogli di discussione pubblica trovo altrettanta capacità di guardare alle cose del mondo con spirito libero e desiderio di capire, fuori da qualsiasi ideologismo. In quelle pagine si parla di ciò su cui altrove si tace. E quando invece si parla di ciò di cui tutti parlano, lo si fa con attenzione al lato in ombra dei problemi, al risvolto meno evidente e meno banale della realtà".
Sergio Givone,
L’Avvenire.

"In sette anni hanno pubblicato 1200 interviste e non uno degli intervistati si è lamentato (cosa stupefacente, per chiunque lavori in una redazione). Solo qualche mese fa si sono accorti che sì, forse, anche loro hanno diritto ai rimborsi per la carta. Il formato lenzuolo è incompatibile con la distribuzione, ma di cambiarlo non se ne parla, non vogliono sacrificare le foto (terzo pilastro, con le interviste e le storie, del mensile che loro chiamano il giornale). L’unica strategia di marketing è stata un natalizio 3x2, tre abbonamenti al prezzo di due. ..."
Manuela Cartosio
,
Il manifesto.

"Ormai non è più una sconosciuta cenerentola Una città, la rivista pubblicata a Forlì; a sei anni dal suo esordio si è meritatamente affermata a livello nazionale con la sua capacità di arrivare al cuore di tanti problemi politici, etici, culturali, in maniera coraggiosa e priva di pregiudizi ideologici, ma anche in tono pacato e colloquiale. Grazia Cherchi si era innamorata di questa rivista "Così viva e libera”, e con lei Alex Langer, che ne fu un grande sostenitore".
Gianni Sofri, L’Unità

"L’importante, della rivista Una città, mi sembra questa capacità selettiva di cogliere, nella vita che ci circonda, nelle esperienze dei vari paesi, delle varie culture, delle varie realtà, le cose che val la pena di far raccontare, ma poi, nello stesso tempo, un modo di raccontare un’esperienza senza limiti precostituiti, in cui non c’è solo l’episodio che uno deve raccontare, ma c’è, insieme, la sua vita..."
Vittorio Foa

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