Domande - un podcast della rivista "una città"

Descrizione

Cominciamo una serie di podcast tratti dall’archivio sonoro della rivista Una città, oggi di proprietà della Fondazione Alfred Lewin.

Iniziamo con questa breve intervista a Carla Melazzini, realizzata nel 1994 da Massimo Tesei.

Di Carla Melazzini, maestra di strada napolatena, scomparsa nel 2009, è uscita nel 2023 la seconda edizione degli scritti pedagogici, “Insegnare al principe di Danimarca”, alcuni dei quali pubblicati a suo tempo sulla rivista Una città.

Questa intervista parla di come formare giovani sicuri della propria autonomia e dignità personale, senza far sì che l’educazione, per usare le parole di Carla, diventi addestramento alla sottomissione e all’ipocrisia, qualità tipiche di quei ceti sociali spesso disponibili ad affidarsi alle sicurezze del potere.

Leggi l'articolo tratto dall'intervista

Le risposte degli studenti ai questionari

Un'intervista a Ciro Naturale, ex studente di Carla

2. "Francesco Saverio Merlino: il primo 'revisionista'"
intervista a Massimo La Torre

Descrizione

Francesco Saverio Merlino, un grande pensatore prima anarchico e poi socialista, antesignano del liberalsocialismo, un economista valentissimo, l’unico, si dice, ad aver colto Marx in errore, da avvocato ebbe il coraggio (che altri non ebbero), di difendere il regicida Gaetano Bresci. Tuttora misconosciuto.
 

Considerato uno dei primi revisionisti, isolato dai marxisti perché rivalutava il mercato, isolato dagli anarchici perché riteneva inevitabili le istituzioni rappresentative. La critica ai liberali che non pensavano a democratizzare lo Stato e la burocrazia. Lenin era un misto di Nietzsche e socialismo. L’idea di un riformismo dal basso, che affonda le sue radici nel sociale.

 

Rileggiamo un'intervista a Massimo La Torre apparsa nel n. 72 di "una città", novembre 1998, riletta da Paola Sabbatani.

Leggi l'intervista originale

3, 4 e 5. "Storia di Giovanni"

Descrizione


Dall’archivio sonoro di “una città” abbiamo tratto un podcast dall’intervista fatta nell’autunno 1992 a un amico e compagno degli anni Settanta, Giovanni Di Santo, che presto lasciò “la compagnia” per avventurarsi, è proprio il caso di dirlo, verso l’Oriente… Un esperienza che in seguito fecero in molti e che volle dire per tanti così come per Giovanni, “eroina e carcere”.

Giovanni, tornato a vivere in Romagna a metà anni Novanta, è morto pochi anni dopo quest’intervista.

Nella foto: Giovanni (a destra) con Fausto Fabbri, che ha realizzato parte dell'intervista, a Roma nel luglio del 1992.

Nella prima parte, Giovanni incontra gli amici di un tempo e per "rompere il ghiaccio" loro gli chiedono di recitare due sue poesie. Di lì si sviluppa il racconto, che parte dagli anni Settanta, con l'inizio della dipendenza dall'eroina e i primi viaggi in Oriente.

Nella seconda parte Giovanni racconta le sue esperienze di carcere in Turchia e in Italia.

Nella terza e ultima parte, Giovanni ripercorre gli anni più recenti, l'esperienza della comunità di San Patrignano e la sua età matura. Negli scambi finali, riemerge il ricordo di un incontro inaspettato, quello con il poeta della beat generation Gregory Corso, e di una notte balorda in sua compagnia.

Tratta da “una città” n. 16-17-18, ottobre 1992.

Descrizione

L’importanza dell’aggettivo “liberale”, da associare alle parole “socialismo” e “nazionalismo”, per evitare le pieghe autoritarie dell’uno e dell’altro; il socialismo liberale implica il pluralismo, anche competitivo, ponendo un limite a chi si ritiene ideologicamente nel giusto; due a uno per Trump fra gli operai di Johnstown, in Pennsylvania, sei a uno per Clinton a Princeton; Stuart Mill e la vittoria di Attlee nel ’45 in Inghilterra.

Intervista a Michael Walzer realizzata da Timothy Shenk riletta da Stefano Ignone e Paola Sabbatani.

Quest'intervista è apparsa in italiano nel n. 291 di "una città", marzo 2023

 

7. "Io e la Clem" - intervista a Lucia Calzari

Descrizione
Nell’occasione dell’anniversario della strage di Brescia per opera dei neofascisti, proponiamo la voce di Lucia Calzari, scomparsa l’anno scorso, sorella di Clementina, che in piazza della Loggia perse la vita insieme al marito Alberto Trebeschi. L’intervista è del 1998 ed è apparsa sul numero 73 di “una città” e successivamente sul libro “Lo Chopin partiva- storie di donne”, delle edizioni “una città”.
 

Nella foto che accompagna questo episodio, Clem con il marito Alberto che porta in spalla il figlio Giorgio.

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