Vicky Franzinetti

Vive e lavora a Torino. Interprete, studiosa di genere, ha militato nel movimento studentesco e poi in Lotta continua. Co-fondatrice della Casa delle donne di Torino e dell'Associazione per la saluite delle donne "S.Tosi", ha preso parte attivamente al movimento femminista di Torino e si è impegnata nell'attività di coordinamento dei consultori di Torino e nel coordinamento europeo per l'aborto.

interventi

Saremo tutti e tutte traditori?

discussioni
Una città n. 301/2024

Ho tante domande e nessuna ha risposta: tradiamo perché non siamo più quelli e quelle di prima, o tradiamo perché siamo come quelli e quelle di prima mentre il mondo è cambiato? Tradiamo perché non stiamo con chi protesta, anche se la nostra generazione ha creato...

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Vittime e ragione

discussioni
Una città n. 298/2023

Quando succedono tragedie come quelle perpetrate da Hamas e poi successe a Gaza mi vengono in mente molte cose: 1. Mi vengono in mente episodi di violenza che in gioventù ho sostenuto o che non ho “visto”: piccole, come la violenza di Reggio Calabria, grandi come la Cambogia...

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Legge e cultura

discussioni
Una città n. 296/2023

Poche brevi considerazioni sulla richiesta del Pm Francesco Prete e la sua richiesta di assoluzione del marito bengalese che picchiava la moglie (bengalese anch’essa) e che non voleva che la consorte studiasse. Attualmente il Pm è sotto inchiesta da parte del Csm. La sua richiesta era...

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Ricordare, dimenticare

discussioni
Una città n. 293/2023

Ci sono tanti modi sia per ricordare che per dimenticare: si può trasformare in monumento un luogo o un oggetto di tortura, come Auschwitz, per ricordare, oppure si può buttar giù un monumento per dimenticare o per incapacità di cambiarne il significato. Quasi che...

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E noi non possiamo cambiare?

discussioni
Una città n. 290/2023

Forse quando uno non ha un’idea di futuro o non ha più speranze, è portato a pensare di trovare la fonte dei diritti e delle ragioni nel passato suo o dei propri antenati. Forse siamo dei conservatori perché non riusciamo a immaginare nulla di meglio per il futuro.

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Quando hanno eletto Margaret Tatcher...

discussioni
Una città n. 287/2022

Quando hanno eletto Margaret Thatcher Roberts (sì, sono abbastanza vecchia da ricordare il 1979) molti e molte mi hanno detto: “Tanto valeva che fosse un uomo” e io rispondevo: “Tanto valeva che Hitler fosse una donna”. Insomma, c’è una differenza tra es

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DOVE SONO FINITE TUTTE LE DONNE?

di letteratura e altro
Una città n. 285/2022

Per anni mi sono occupata e ho combattuto per l’aborto legale (non per l’aborto e basta) e quindi mi sento di poter fare alcuni commenti in proposito. L’attuale Corte Suprema statunitense è reazionaria, integralista e antiabortista. Ciò detto, in cinquant’anni...

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Chi controlla il passato controlla il futuro...

discussioni
Una città n. 281/2022

Chi controlla il passato controlla il futuro Chi controlla il presente controlla il passato (Lo slogan del Partito. 1984, George Orwell) Il passato serve a capire il presente? Se non si ha futuro, resta solo riscrivere passato? La bravissima attrice Helen Mirren recita la parte dell’ex...

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Molestie e stupri

discussioni
Una città n. 280/2021

Molestie e stupri a capodanno a Milano. La destra dice: immigrati fuori. La sinistra, o una sua parte, dice che sono figli dell’emarginazione. Se poi c’erano ragazzi bene saranno stati annoiati. Un gruppo di giovani benestanti stuprano a una festa, o il dirigente di azienda invita le...

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Da oppressi a vittime

discussioni
Una città n. 279/2021

Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando? (Pirkè Avot, 1:14) Scrivo perché quando ho pensato di farlo ho avuto paura. Per la prima volta in vita mia ho avuto paura delle mie idee, di quel che pensavo, temendo che n

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Sull'Ivg

discussioni
Una città n. 270/2021

Ho letto prima con pregiudizio, poi con interesse e infine con irritazione il pezzo di Lucetta Scaraffia uscito sul n. 272 di “Una città”. Non dico nulla sulle  questioni interne della Chiesa Cattolica Romana non appartenendovi, e penso di non dover interferire nel loro regno...

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Il piccolo principe

discussioni
Una città n. 273/2021

All’insediamento di Biden, Amanda Gorman, una giovane poetessa di 22 anni, afro-americana, ha letto una sua poesia. La scena è stata bella, la lettura commovente, la poesia bella. La giovane Gorman (cosa che mi era sfuggita per mia ignoranza) era tutta di Prada vestita da...

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Un nuovo patto tra maschi?

discussioni
Una città n. 270/2020

E se l’ondata di multiculturalismo fosse un nuovo patto tra maschi sulle donne che negli ultimi decenni in molti paesi hanno acquisito più diritti, come dire “con le donne e i figli tuoi fai quello che vuoi, e io lo stesso con le ‘mie’ e i ‘miei’?”

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Domande

discussioni
Una città n. 250/2018

Credo che quando altri propongono soluzioni a domande che non ti eri posto/a è meglio farsi quelle domande per trovare le proprie risposte. A me pare che in questo periodo la sinistra sia solo capace di giudizi morali, anche commendevoli e sicuramente giusti, per esempio sul salvare le vite di...

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CON I TAILLEUR DELLA PROVINCIA GALLESE...

lettere da...
Una città n. 101/2002

Quest’estate ho avuto un privilegio raro, quello di viaggiare per due mesi in compagnia di mio figlio che compiva 18 anni, una specie di viaggio di commiato. Abbiamo viaggiato per due mesi visitando parenti ed amici che non vedevo da anni, perché volevo che li conoscesse prima di diventare troppo...

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interviste

IMMAGINI DI RIMANDO

cosa sta succedendo
Una città n. 92/2001

Il rischio, nel rapportarsi a una comunità, di andare a confermare la loro ortodossia. Di accettare di immobilizzare una cultura per comodità, anche, perché è più facile rapportarcisi. Il triste destino dei misti nel comunitarismo. Il caso delle mutilazioni sessuali, strumento identitario di appartenenza. Il rischio di lasciare la famiglia alle comunità, e sarà la donna a farne tutte le spese. Intervista a Vicky Franzinetti.
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