Molestie e stupri a capodanno a Milano. La destra dice: immigrati fuori. La sinistra, o una sua parte, dice che sono figli dell’emarginazione. Se poi c’erano ragazzi bene saranno stati annoiati. Un gruppo di giovani benestanti stuprano a una festa, o il dirigente di azienda invita le donne a casa e le stupra. A destra c’è chi dice insomma che male c’è a un po’ divertimento. A sinistra si dice che sono dei maiali.
Insomma non sarà che i maschi hanno un atteggiamento predatorio nei confronti della ragazze quando vogliono “divertirsi”, quando vogliono fare sul serio, quando si annoiano, quando vogliono prevalere, quando non sopportano che le donne si divertono senza di loro o che si divertano con loro, quando le donne sono passive e quando sono attive, quando sono di altra nazionalità e quando sono della stessa etnia, quando lavorano e quando stanno a casa, quando gli gira e quando vogliono ‘dare una lezione’ (magari ad altri maschi)?
E se in questi e altri casi semplicemente non facessimo più uscire i maschi di casa o di prigione e le donne facessero un po’ come vogliono? Dicevamo: riprendiamoci la notte, ma mi sa che vale anche per il giorno. E se ci fossero maschi svergognati (ovvero privi di vergogna) buttiamo via la chiave.
Molestie e stupri
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Una Città n° 280 / 2021 dicembre 2021-gennaio 2022
Articolo di Vicky Franzinetti
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