Michael Walzer

Filosofo ebreo-americano, è considerato uno dei più importanti pensatori politici contemporanei, ha scritto su una ampia varietà di argomenti in teoria politica e filosofia morale: “political obligation”, guerra giusta e ingiusta, nazionalismo ed etnicità, giustizia distributiva e welfare state, democrazia e pluralismo. Per trent’anni, fino al 2014 è stato condirettore di “Dissent”, la rivista politica nata a New York nel 1954.

interventi

Perché sosteniamo l'Ucraina?

internazionalismo
Una città n. 296/2023
 
La concezione dei “realisti”, secondo cui si dovrebbe dividere il mondo in zone di influenza; l’errore tragico delle repubbliche democratiche europee che nel 1936, non aiutarono la Repubblica spagnola; il prezzo “realista” di Yalta, con mezza Europa costretta a subire il dominio sovietico; il dovere, in nome di un nuovo internazionalismo, quello democratico, di aiutare una democrazia in pericolo. Di Michael Walzer.

Perché noi stiamo sostenendo l’Ucraina? Un amico mi ha sfidato a trovare una risposta a questa domanda, dove l’enfasi cade sul “noi”. Perché, insomma, proprio noi, liberali e democratici, stiamo sostenendo l’aiuto militare statunitense all’Ucraina?

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UNA SINISTRA SENZA OPERAI?

cosa sta succedendo
Una città n. 288/2022

Intervento tenuto al 900fest svoltosi a Forlì negli ultimi giorni di ottobre, con il titolo “Il populismo di destra e la socialdemocrazia. Comparazione e differenze”. Molti anni or sono, nei tardi anni Cinquanta, lo scienziato politico statunitense Seymour Martin Lipset...

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CHI HA GUARDATO E CHI NON HA GUARDATO

di politica e altro
Una città n. 285/2022
 
Le audizioni del Comitato della Camera dei Rappresentanti degli Usa sul fallito tentativo di colpo di Stato del 6 gennaio 2021, che stanno dividendo l’opinione pubblica; il rischio che l’incriminazione, ed eventualmente l’incarcerazione, evitino a Trump la perdita della sua onorabilità e credibilità e creino un pericoloso precedente politico. Di Michael Walzer.

Come milioni di americani, sono rimasto incollato allo schermo televisivo a guardare le audizioni del Comitato speciale della Camera dei Rappresentanti sul tentativo di colpo di Stato del 6 gennaio 2021: emozionato, arrabbiato, spaventato, non sono riuscito a distogliere lo sguardo. Ma avrei potuto...

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LA GUERRA GIUSTA

cosa sta succedendo
Una città n. 284/2022

Michael Walzer è professore emerito dell’Institute for Advanced Study. È autore, oltre ad altri libri di teoria politica, di Guerre giuste e ingiuste, Laterza, 1977. “Un conquistatore”, ha scritto lo stratega militare Carl von Clausewitz, “è sempre un...

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LA NOSTRA UCRAINA

cosa sta succedendo
Una città n. 282/2022
 
L’invasione russa ha costretto persone pacifiche, gente comune, a rischiare la vita. In tanti oggi stanno combattendo per un’Ucraina democratica, accogliente e rispettosa dei diritti di tutti i suoi cittadini. L’incontro, nel 2012, con i giovani di sinistra di Kyiv. Di Michael Walzer.

(articolo originariamente pubblicato su Dissent magazine) Nelle guerre che ci sono lontane ci schieriamo per motivazioni ideologiche, morali e legali. Studiamo la storia, analizziamo gli argomenti dei contendenti. Siamo pur sempre animali politici. Ma, talvolta, abbiamo anche motivazioni personali.

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LIBERTA' E UGUAGLIANZA

discussioni
Una città n. 243/2017
 
La concezione rivoluzionaria della necessità di uno stato forte, tirannico, per scardinare i vecchi regimi; la teoria della “falsa coscienza” che giustifica la necessità di un’avanguardia che finisce per instaurare nuove gerarchie e nuove disuguaglianze; le non-libertà prodotte dal neoliberismo, per contrastare le quali la libertà politica è la condizione assolutamente necessaria; la via maestra, socialdemocratica, per una società libera e sempre più egualitaria.
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L'islamismo e la sinistra

cosa sta succedendo
Una città n. 226/2015

La sinistra, che non esita a combattere gli integralismi delle varie religioni, sembra disorientata dal fondamentalismo islamico, anche nel timore di essere accusata di islamofobia; l’idea che l’islamismo, in quanto anti-imperialista, sia “di sinistra”; nella consapevolezza che non ci sarà una brigata di combattenti di sinistra pronta a partire, l’invito a unirsi a una guerra ideologica contro il fanatismo, a fianco dei musulmani, sue prime vittime.
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interviste

I NOSTRI SOLDATI, I LORO CIVILI

cosa sta succedendo
Una città n. 297/2023

 
Uno shock incredibile, che rischia di essere dimenticato di fronte alle immagini delle distruzioni di Gaza; un cessate il fuoco che sarebbe una vittoria per Hamas; il grande problema delle vittime civili, in una guerra asimmetrica dove per di più una parte si fa scudo dei propri civili; la follia morale del governo israeliano e la fiducia nelle scelte sul campo dei soldati; le gravi lacerazioni delle sinistre occidentali e il rischio dell’antisemitismo. Intervista a Michael Walzer.

Michael Walzer, filosofo politico, professore emerito dell’Institute for Advanced Study di Princeton, è stato condirettore per più di trent’anni della rivista “Dissent”, con cui tuttora collabora. Partiamo dal 7 ottobre... È stato uno shock.

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L'AGGETTIVO "LIBERALE"

internazionalismo
Una città n. 291/2023
 
L’importanza dell’aggettivo “liberale”, da associare alle parole “socialismo” e “nazio-nalismo”, per evitare le pieghe autoritarie dell’uno e dell’altro; il socialismo liberale implica il pluralismo, anche competitivo, ponendo un limite a chi si ritiene ideologicamente nel giusto; due a uno per Trump fra gli operai di Johnstown, in Pennsylvania, sei a uno per Clinton a Princeton; Stuart Mill e la vittoria di Attlee nel ’45 in Inghilterra. Intervista a Michael Walzer.

Dai socialisti democratici ai populisti di destra, con nel mezzo moltissimi centristi in preda all’ansia, sembra che chiunque convenga sul fatto che il liberalismo sia in grossi guai. Ma che dire delle qualità che i liberali hanno espresso quand’erano al loro meglio? Nel suo ultim

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MI SCOPRO SEMPRE PIU' EUROPEISTA

cosa sta succedendo
Una città n. 281/2022

 
Se scoppia una guerra vera, l’Occidente potrà fornire sostegno morale, politico e diplomatico agli ucraini, e ovviamente rifornimenti militari; ma non potrà impegnarsi direttamente militarmente contro una potenza nucleare; l’auspicio che, come avvenne nel 1936 per la Spagna, nasca una brigata internazionale che si unisca all’esercito ucraino... Le rinnovate speranze sull’Europa e la crisi della democrazia americana. Intervista a Michael Walzer.

Michael Walzer, filosofo politico, professore emerito dell’Institute for Advanced Study di Princeton, è stato condirettore per più di trent’anni della rivista “Dissent”, con cui tuttora collabora. L’intervista è stata registrata il 23 febbraio 2022.

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INTERNAZIONALISMO E CONFINI

cosa sta succedendo
Una città n. 262/2019

 
Una vera politica “verde” non potrà che essere socialdemocratica perché alla questione, inderogabile, del cambiamento climatico, dovrà necessariamente associare quella della sicurezza sociale ed economica; l’internazionalismo, già bandiera della sinistra, a differenza del cosmopolitismo, implica l’esistenza degli stati e al contempo promuove una politica di cooperazione e solidarietà che superi i confini nazionali. Intervista a Michael Walzer.
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RADICALMENTE PIU' EGUALITARIA RADICALMENTE PIU' DEMOCRATICA

America
Una città n. 246/2018
 
La storia di “Dissent”, nato nel 1954 in doppio dissenso con il maccartismo e con lo stalinismo; il tentativo di creare un spazio politico franco e plurale, pur entro alcune linee rosse; le sofferte prese di posizione durante la Corea e il Vietnam, e l’impegno fin da subito per i diritti civili al Sud; l’incontro con una nuova generazione che si avvicina alla politica; cosa significa oggi la parola “socialismo”? Intervista a Michael Walzer, Maxine Phillips, Colin Kinniburgh e Alex Lubben.
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LA SINISTRA INDECISA

discussioni
Una città n. 127/2005
 
Una sinistra che è stata incapace di simpatizzare con le vittime dell’11 settembre e che poi di fronte al Patriot Act che rompeva il quadro dei diritti costituzionali non ha saputo che gridare al fascismo. La sottovalutazione del problema della sicurezza. Col rigetto della guerra in Iraq la sinistra rischia di rigettare ogni possibile uso della forza. Il rischio di elezioni libere in Egitto. Intervista a Michael Walzer.
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