In occasione dell’ennesimo rinvio di un processo atteso da oltre due anni, Ali Boukhlef, giornalista di www.liberte-algerie.com, ha voluto rendere omaggio a Khalida Toumi, più nota come Khalida Messaoudi, con un suo lungo ritratto, di cui riportiamo alcuni brani.
Khalida Toumi, nata ad Aïn Bessem (Bouira) nel 1958 da una famiglia di marabout della zawiya di Sidi-Ali Oumoussa (Tizi Ouzou), ha cominciato a occuparsi di politica quando era una giovane insegnante di matematica in una scuola superiore di Algeri, in un’epoca in cui l’attività militante si svolgeva in clandestinità. Impegnata nella lotta per i diritti delle donne, nel 1984 è stata in prima linea nelle manifestazioni contro l’adozione di un diritto della famiglia che riduceva la donna alla condizione di minore. Sostenuta da Zohra Drif-Bitat, una delle icone della guerra d’indipendenza, ha partecipato alle manifestazioni di piazza, nell’epoca della dittatura del partito unico in cui era vietato ogni dissenso...
Poi è venuta l’associazione femminista Rachda, l’impegno nell’Rcd, Rassemblement pour la Culture et la Démocratie, e infine l’elezione a deputata all’Assemblea Nazionale.
Nel 2001, gli eventi della Primavera Nera in Cabilia segnano un punto di rottura tra Khalida e l’Rcd; nel 2002, mentre si consuma il divorzio con il partito democratico, che lascia contemporaneamente il governo, viene nominata Ministra della cultura fino al 2014.
Come ricorda Boukhlef:
La sua uscita dal governo ha segnato una nuova tappa nella sua vita. Ormai libera da ogni vincolo ufficiale, Khalida Toumi ha ritrovato vecchie conoscenze femministe, ovvero Louisa Hanoune e Zohra Drif-Bitat. Assieme ad altre, nel 2015 hanno firmato un appello chiedendo udienza al capo dello Stato, che in quel momento era malato e assente dalla scena pubblica. In realtà, l’appello aveva lo scopo di denunciare l’incapacità del capo dello stato di gestire gli affari del paese in quel momento.
Con la caduta di Bouteflika nel 2019, per Khalida Toumi inizia una “china dolorosa”: diventa una delle personalità più criticate dalla corrente “badissia novembria” che riunisce i partiti e i movimenti nazional-islamisti e comincia ad attaccare tutte le persone vicine al presidente. Accusata di corruzione e appropriazione indebita, è stata arrestata nel novembre 2019. Nonostante le innumerevoli richieste dei suoi avvocati e gli appelli di alcune personalità che hanno perorato il suo caso, da allora è in carcere in attesa di un processo.
(https://www.liberte-algerie.com, traduzione di Vicky Franzinetti)
Per Khalida
internazionalismo
Una Città n° 280 / 2021 dicembre 2021-gennaio 2022
Articolo di Libertè Algerie
Tradotto da Vicky Franzinetti
Per Khalida
Khalida Toumi, la femminista algerina da sempre in prima fila per i diritti delle donne algerine e per la democrazia, condannata a morte a suo tempo dagli islamisti, è in carcere dal 2019, vittima di accuse strumentali da parte del regime algerino. Nell’attesa del processo, forse prossimo, le rinnoviamo tutta la nostra solidarietà e tutto il nostro affetto.
Archivio
Parents circle - Robi DamelinRealizzata da Stefano Ignone
Robi Damelin è nata a Johannesburg, in Sudafrica ed è immigrata in Israele nel 1967. Prima di allora era impegnata nel movimento anti-apartheid. Nel marzo del 2002, suo figlio David, 28 anni, è stato ucciso da un cecchino mentre prest...
Leggi di più
Perché sosteniamo l'Ucraina?
Una Città n° 296 / 2023 ottobre
Realizzata da Stefano Ignone
Realizzata da Stefano Ignone
Perché noi stiamo sostenendo l’Ucraina? Un amico mi ha sfidato a trovare una risposta a questa domanda, dove l’enfasi cade sul “noi”. Perché, insomma, proprio noi, liberali e democratici, stiamo sostenendo l’aiu...
Leggi di più
QUEL FORTISSIMO SENSO DI UNIONE
Una Città n° 296 / 2023 ottobre
Realizzata da Barbara Bertoncin
Realizzata da Barbara Bertoncin
Cristiano Tinazzi è un giornalista professionista freelance specializzato in aree di crisi e zone di guerra, fondatore del War reporting training camp.
Frequenti l’Ucraina da diversi anni e i tuoi primi viaggi sono stati proprio nelle zone...
Leggi di più
Michael Walzer sull'Ucraina
Realizzata da Barbara Bertoncin, Stefano Ignone
Michael Walzer, filosofo politico, professore emerito dell’Institute for Advanced Study di Princeton, è stato condirettore per più di trent’anni della rivista “Dissent”, con cui tuttora collabora. L’intervista &...
Leggi di più
I nuovi fascismi: la Russia
Una Città n° 290 / 2023 febbraio
Antonella Salomoni insegna Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria e Storia della Shoah e dei genocidi presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà, Università di Bo...
Leggi di più

















