Barack Obama ha vinto le elezioni e la Destra Cristiana conservatrice è stata battuta, ma -per quanto riconosca la sua sconfitta elettorale- la stessa Destra continua ad essere determinata nel raddoppiare i suoi sforzi e continuare la sua lotta, considerando questa come un missione divina.
Un indubbio risultato delle elezioni è la spaccatura degli Stati Uniti in due parti. Ben 22 Stati del Centro-Sud sono rimasti ligi alla loro tradizione segregazionista, che ha caratterizzato la vita sociale e politica di quegli Stati la cui economia era stata basata fino al 1851 sulla schiavitù e, dopo l’abolizione della schiavitù, su una politica di segregazione tra bianchi e “colored”, durata fin dopo la II Guerra Mondiale. Gli altri 25 Stati (più il Distretto della Columbia) che hanno votato per Obama sono localizzati principalmente sulle coste dell’Atlantico e del Pacifico, nonché nel Nord del Paese, intorno ai Grandi Laghi. Il difficile compito del nuovo Presidente sarà quello di tenere unite in una comune politica le due parti del Paese. La Destra Cristiana è particolarmente influente negli Stati del Centro-Sud che includono la zona nota come “the Bible Belt”, la quale ha avuto, negli ultimi decenni, un’influenza determinante sulla politica della Nazione. Per Obama è stato un risultato di notevole importanza, nonostante la sua dichiarata posizione a favore della separazione tra Stato e Chiesa e la sua vittoria con il conseguente indebolimento della centralità del Centro-Sud nella vita politica del Paese. D’altra parte, non v’è dubbio che le idee laiche di Obama rafforzeranno la volontà della Destra Cristiana di continuare la lotta per mantenere, sulla politica nazionale, l’influenza cui era stata abituata nel corso della Presidenza Bush.
La Destra Cristiana, benché sconfitta nelle elezioni nazionali, ha pur sempre influito sul piano statale, ottenendo successi nel convincere gli elettori a votare a favore di uno degli argomenti più sentiti dai conservatori cristiani: l’opposizione ai matrimoni tra coppie dello stesso sesso. In ben tre Stati sono stati approvati referenda che prevedono l’emendamento della costituzione in favore del riconoscimento del matrimonio solo tra uomo e donna. Tipico è il caso della California, Stato in cui -nonostante Obama abbia vinto con il 52% dei voti a suo favore- la maggioranza degli elettori ha approvato il referendum per la c.d. “Proposition 8”, con la quale viene costituzionalmente riconosciuto solo il matrimonio tra uomo e donna. La Corte Suprema della California, in una sentenza del giugno 2008, aveva già dichiarato l’incostituzionalità di una legge statale che negava il diritto al matrimonio per coppie dello stesso sesso. Secondo la Corte, nel negare a quelle coppie lo stesso rispetto e la stessa dignità data dal matrimonio alle coppie eterosessuali, veniva violato il loro diritto costituzionale all’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge. La sentenza sollevò immediate reazioni da parte delle organizzazioni cristiane conservatrici, le quali riuscirono ad ottenere le necessarie firme per fare inserire nella scheda elettorale la “Proposition 8” che, nonostante l’opposizione sia di Obama che del Governatore Schwarzenegger, fu approvata dal 52% degli elettori. Particolarmente attiva a favore della “Proposition 8” si è dimostrata l’influente Chiesa Mormone, la quale non ha lesinato fondi e sforzi nella propaganda tesa a convincere gli elettori a votare a favore.
Un altro argomento caro alla Destra Cristiana è quello dell’aborto. Con il suo appoggio, due stati (North Dakota e Colorado) avevano inserito, nelle loro schede elettorali, un referendum per l’abolizione dell’aborto, mentre nella California è stato introdotto un referendum che avrebbe obbligato qualsiasi giovane al disotto dei 18 anni ad ottenere il consenso dei genitori prima di poter avere un aborto. In tutti e tre gli Stati in questione, la maggioranza degli elettori ha votato contro tali referenda. L’obiezione contro l’aborto continuerà tuttavia ad essere uno degli obiettivi della Destra Cristiana, sia sul piano nazionale che statale. Obama, nel corso della campagna elettorale, aveva ripetutamente espresso il suo parere a favore del diritto della donna a decidere di avere o meno un aborto; mentre il candidato McCain si era dichiarato a favore dell’abolizione dell’aborto, eccettuati casi estremi quali lo stupro e situazioni in cui si dovesse rendere necessario per la vita della puerpera.
E’ certo che l ...[continua]

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