6 settembre. Cento, mille...
Parole rimangiate, contrordini, i cento giorni che diventano mille, fedelissimi in disgrazia… Cos’è, nella agognatissima stanza i bottoni non funzionano?
8 settembre. Pagare o non pagare?
Nicolas Henin, giornalista francese, ha trascorso sette mesi assieme a James Foley, il giornalista americano giustiziato. Se Nicolas può raccontare questa storia è grazie alla sua nazionalità, ha spiegato al "Guardian”. Pur non avendo le prove, è convinto che la sua liberazione sia l’esito di una trattativa tra Parigi e l’Isis. La Francia è tra i paesi disposti, se necessario, a intavolare trattative e a pagare riscatti, così come Italia, Germania, Spagna e Svizzera. Stati Uniti e Gran Bretagna, invece, non solo non accettano negoziazioni, ma fanno pressione affinché anche gli altri governi occidentali smettano di trattare con i rapitori. Henin, rapito a luglio del 2013, è stato liberato ad aprile di quest’anno, ma non aveva mai voluto parlarne per non mettere a repentaglio la vita del suo compagno Foley. Ora che non può più nuocergli ha voluto ricordarlo così: "Per sette mesi siamo stati sempre insieme. Per una settimana intera, poi, siamo rimasti ammanettati l’uno all’altro”. Durante la prigionia, spiega Henin, si sviluppa un istinto di sopravvivenza: "Tutto ciò su cui riesci a mettere le mani, lo prendi e te lo tieni. Lui no, divideva tutto, una coperta, il cibo”. E questo nonostante gli aguzzini fossero ancora più crudeli con lui, perché americano. (theguardian.com)
8 settembre. I prestiti di Ebay
Da quando le banche hanno pressoché smesso di prestare soldi ai singoli e alle piccole attività, per Ebay si è aperto uno spazio inedito: offrire credito ai propri utenti di Paypal. Ebay, che ha comprato Paypal nel 2002, aveva già avviato un’esperienza pilota lo scorso autunno e ora ha deciso di ampliare il target di questo nuovo servizio con il significativo nome di "Paypal Working Capital”. In pratica fornisce ai suoi utenti una linea di credito (dai 5.000 ai 60.000 dollari), accessibile online con un piano di rientro. Per ora sono stati prestati oltre 150 milioni di dollari a 20.000 soggetti. Il tasso non è basso, ma soddisfa l’esigenza di chi vuole i soldi subito. C’è un altro aspetto, piuttosto rilevante, in tutta la faccenda: il 60% dei "consumatori” di Working Capital sono anche utilizzatori di Ebay; gli altri hanno comunque un conto Paypal. Questo concede a Ebay una notevole marcia in più rispetto alle banche: sa già chi è il suo utente, il suo tenore di vita e soprattutto se salda i conti di ciò che compra. (MarketWatch)
11 settembre. Insegnare la matematica
Perché i bambini cinesi e coreani sono i primi al mondo in matematica, mentre quelli statunitensi si piazzano solo trentesimi su 65 paesi? Secondo alcuni ricercatori c’entrano i metodi di insegnamento, ma anche differenze linguistiche e sociali. Ne ha parlato il "Wall Street Journal”: il modo in cui alcune lingue, come cinese, giapponese, coreano e turco, gestiscono i numeri successivi al "dieci” aiuta i bambini a interiorizzare le operazioni aritmetiche sin dalla più tenera età. Queste lingue hanno solo nove termini per descrivere i numeri: "11” si dice "dieci-uno”, "21” è "due-dieci-uno”. Al contrario, in inglese, come in altre lingue (pure l’italiano), i numeri successivi al "dieci” sono molto più complicati e, in certi casi, contro-intuitivi. Un bimbo americano deve fare i conti con la differenza tra come si scrive "17” in cifre e come si scrive in lettere. La decina, infatti, scivola dopo il numero sette -"Seven/teen”- e non è immediato in tenera età distinguerlo da "71”. A influire positivamente è anche il modo in cui si insegnano le operazioni aritmetiche; molti insegnanti statunitensi cominciano a utilizzare il metodo del "dieci”. In Cina, infatti, per sommare 9 e 5 i bambini vengono istruiti a scomporre le cifre e passare dal "dieci”: 9+1 per arrivare a 10, più 4, uguale 14. Uno stratagemma banale che però risulta molto efficace. Ovviamente non c’è solo questo: i genitori cinesi, per aiutare i figli, propongono loro quotidianamente giochi matematici e piccole operazioni. (wsj.com)
15 settembre. Veterani
La decisione di Obama di aprire delle corsie privilegiate per i veterani nel pubblico impiego sta producendo un certo scontento. La prima lamentela è che vengono mandate avanti persone non preparate. Ad esempio, sei degli otto elettricisti assunti all’Istituto poligrafico dello Stato sono militari e ad alcuni di loro mancano proprio le nozioni di base. Per molti colleghi i veterani hanno anche il difetto di essere tendenzialmente accondiscendenti. Da parte loro i veterani accusano gli altri di mancare di un’etica del lavoro. Resta il fatto che in tempi di crisi vedersi passare davanti i veterani non è piaciuto a parecchi lavoratori disoccupati. Lo scorso anno i veterani hanno rappresentato il 46% delle assunzioni di funzionari pubblici. Ma neanche i veterani sono contenti, sia per la nomea di incompetenti, ma anche perché molti di loro, dopo essersi trovati poco più che ventenni a dirigere dei compagni in situazioni estreme, ora sono costretti a svolgere lavori che poco hanno a che fare con la loro formazione in mezzo a colleghi che li considerano degli intrusi. (The Washington Post)
16 settembre. Ebola boys
La notte dopo aver seppellito la sua prima vittima di Ebola, Alfred Jusson ha avuto degli incubi tremendi. Fino a tre mesi fa Alfred, 22 anni, impiegato nella farmacia dei genitori con il sogno di diventare dottore, non aveva neanche mai sentito parlare di Ebola, oggi è nella squadra della Croce rossa che si occupa di seppellire tempestivamente i cadaveri. Maneggiare dei corpi non è qualcosa che lascia indifferenti e specie nei momenti di solitudine il malessere arriva. A Kailahun, in Sierra Leone, dove opera, manca tutto, dai guanti alle ambulanze e in molti temono quasi più l’isolamento che la malattia. Qualche giorno fa gli abitanti si sono alzati e hanno scoperto che la loro unica banca era stata chiusa. Di lì a poco hanno chiuso anche le scuole e alla fine è arrivata la quarantena. È stato allora che, in preda alla disperazione, venti giovani si sono offerti per la squadra dei seppellitori. La paga è di 100 dollari al mese. Il più giovane ha 17 anni. (theguardian.com)
17 settembre. L’Unità 8200
I 43 soldati obiettori israeliani che qualche settimana fa hanno pubblicamente dichiarato che non collaboreranno più all’Occupazione dei Territori palestinesi, per quanto pochi, e pur facendo esclusivamente lavoro d’ufficio, hanno turbato non poco i vertici militari, soprattutto perché fanno parte dell’Unità 8200. Tale unità, spiega senza mezzi termini Gideon Levy su "Haaretz”, è come la Stasi della Germania dell’Est, salvo che le vittime (e al contempo esecutori) di questa rete di collaboratori e informatori non sono cittadini israeliani, ma palestinesi. Per il resto l’odioso metodo è lo stesso: si individuano punti deboli, bisogni, patologie, orientamenti sessuali, e si colpisce. In certe situazioni è facile essere ricattati: in cambio di una chemioterapia si può parlare del vicino; fornire un rapporto in cambio di un’operazione chirurgica; fare la spia in cambio di soldi o per poter trascorrere una notte a Tel Aviv. I 43 obiettori sono destinati a sparire velocemente dai media ma speriamo non siano dimenticati. (Haaretz.com)
19 settembre. Boicottaggi
I boicottaggi contro Israele, di cui si è tornati a parlare anche durante l’ultima operazione militare, sono sempre stati controversi e comunque di effetto limitato. Ora però è iniziato un boicottaggio che rischia di essere un brutto colpo per Israele: quello contro la Russia. Ne ha scritto Ora Cohen su "Haaretz”. In agosto, la Russia, per rappresaglia, ha deciso un embargo di un anno ai prodotti dei Paesi che le hanno imposto sanzioni. Un colpo, per l’Ue, del valore di oltre 5 miliardi di euro. Il risultato, però, è che molte merci sono rimaste nei mercati interni rendendo poco competitive quelle israeliane. In luglio e agosto, secondo l’Istituto dell’export israeliano, le esportazioni agricole sono calate complessivamente del 23%, un calo che ha riguardato specialmente l’export di frutta. Come non bastasse sono arrivati i danni "collaterali” dell’operazione Margine Protettivo: in pieno periodo di raccolto, i bombardamenti, il passaggio dei tank, i lanci di qassam, oltre a danneggiare i campi, hanno spaventato molta manodopera straniera che lavora nel settore, facendola scappare. (Haaretz.com)
22 settembre. #Notinmyname
Finalmente qualche musulmano scende in piazza contro la malvagità jihadista. In tutti questi anni ci siamo chiesti perché non succedesse. Com’era possibile che i musulmani che conosciamo nelle nostre città, potessero sentirsi della stessa famiglia di quelli che tagliano teste, lapidano le donne, impediscono alle bambine di andare a scuola? Ci siamo anche chiesti cosa non andasse nell’Islam, se fosse solo colpa del blocco, pare avvenuto qualche secolo fa, dell’interpretazione del testo o se invece fosse proprio il testo a far problema, per esempio per non avere il "dare a Cesare”. Uno di noi, andato in Somalia per lavoro più di vent’anni fa, ci raccontava che ad accompagnarlo erano due giovani funzionari, uno marxista e uno musulmano, amici fra di loro e molto bravi, gentilissimi e assai colti. Al marxista piaceva provocare l’amico di fronte all’europeo: "Digli delle vergini, digli delle vergini”. "Digli cosa succederà in paradiso”... E il musulmano imbarazzato taceva.
Ora se il Corano sia un brutto libro è questione che resta aperta. Ma anche se lo fosse, di certo nel nome di un bel libro i cristiani, ai tempi d’oro, hanno commesso cose fra le più brutte della storia dell’umanità. Possiamo escludere che da un brutto libro possano venire cose buone?
23 settembre. Conflict-free
Confrontando due prodotti nel sito Intel, tra le varie specifiche elencate ci si può imbattere in una voce che non ci si aspetta e cioé "Privi di minerali provenienti da zone di conflitto” (che significa, spiega il sito, "privi di minerali provenienti da zone di conflitto della Repubblica Democratica del Congo”). In base alla definizione della United States Securities and Exchange Commission, si tratta di prodotti che non contengono minerali provenienti da aree di conflitto che finanzino o offrano vantaggi, direttamente o indirettamente, ai gruppi armati nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) o nei paesi limitrofi. I minerali incriminati sono stagno, tantalio, tungsteno e oro. Intel, nei suoi documenti, spiega di voler usare solo minerali "conflict-free”.
Il tantalio si trova nelle batterie, nei circuiti con cui inviamo i messaggi di testo; uno strato sottilissimo d’oro, ottimo conduttore, si trova invece nelle sim; il tungsteno, infine, è all’origine della vibrazione con cui veniamo avvisati di un messaggio o di una chiamata.
24 settembre. Avvisi di garanzia
I liberali del "Foglio” sono straordinari: sono presidenzialisti ma guai a spiare dal buco della serratura per capire in che razza di mani stiamo mettendo tanto potere; difendono il libero mercato, anche del lavoro, ma a suo tempo si sono dichiarati organo di partito (di due deputati!) per ottenere il sostegno dello Stato; appena uno di sinistra ipotizza una qualche cospirazione non mancano di denunciare la mentalità complottista che ammorba la sinistra ma se arriva l’avviso di garanzia al padre del premier gridano subito al complotto della magistratura. Che ci siano, eventualmente s’intende, dei poveri creditori da anni in attesa di soddisfazione, a loro non può interessare di meno. "Bancarotta fraudolenta”? Ma immaginiamoci! Che poi per paesi di grande tradizione liberale, quelli per i quali sbrodolano spesso e oltre la pubblica decenza quando radono al suolo qualche città irachena, la bancarotta fraudolenta comporti pene di parecchi anni di carcere, comminate senza pietà anche in tarda età, a loro non importa, per loro quello è un reato da nulla. L’idea che la libertà comporti responsabilità, e un di più dell’una un di più dell’altra, non li sfiora. Ma probabilmente i nostri liberali non possono non dirsi cattolici e quattro avemaria non le rifiutano a nessuno, tant’è che si sono commossi per l’arresto poco misericordioso del vescovo pedofilo; ma attenzione!, guai a non dire alla giovane incinta che abortendo sta per compiere un assassinio perché della condanna dell’aborto han fatto la pietra angolare della loro morale. Poi, bontà loro, perdonano anche lei.
Bah. Di certo i maschi liberali del "Foglio” sono un prodotto italiano del tutto autoctono, unico.
26 settembre. Liste d’attesa
Sulla prima pagina del "Guardian” di oggi torna l’allarme sanità e in particolare sui tempi d’attesa per vedere il proprio medico di famiglia, attesa che ormai tende a superare la settimana; una "disgrazia nazionale” per gli effetti sulla salute, soprattutto in considerazione del fatto che una quota di persone, se non riesce a prendere un appuntamento in tempo utile, rinuncia.
D’altra parte i medici sono oberati, vedono anche sessanta pazienti al giorno, un numero considerato da molti inadeguato a svolgere bene il loro compito. Proprio il superlavoro e il rischio di esaurimento sta tenendo lontani i medici da questa scelta. Si sta allora pensando a degli incentivi, simili a quelli che si danno ai giovani insegnanti che vanno in luoghi disagiati, per attrarre dei neospecializzati. Contemporaneamente ci si interroga su come utilizzare anche altri strumenti, come l’email o addirittura le videochiamate.
(theguardian.com)
27 settembre. Il motore di ricerca svizzero
La software company svizzera Hulbee AG, che si occupa di intelligenza artificiale, ha lanciato un nuovo motore di ricerca che, secondo gli autori, non è solo più sicuro ma anche più intelligente, in quanto si basa sul "riconoscimento semantico”, insomma non sulla lettera, ma sullo spirito si potrebbe dire. In queste ultime settimane ha reso fruibile anche la ricerca di immagini e, unico tra i motori, permette di filtrare la ricerca anche per formato e colore. Per il momento registra 400.000 utenti unici e un milione e mezzo di pagine in un mese. Numeri ovviamente ridicoli rispetto ai concorrenti, ma è presto per dire come andrà a finire. A differenza dei motori più famosi, Swisscows non conserva i dati degli utenti e potrebbe diventare un’alternativa interessante per chi ritiene prioritari la sicurezza dei dati e la protezione della privacy.
28 settembre. De Magistris
Lo ripetiamo: la legge Severino va bene? Tre giudici (romani) decidono che il sindaco eletto dai napoletani deve andarsene? Se ci fosse stata cent’anni fa nessun socialista avrebbe potuto metter piede in parlamento. Per dire.
29 settembre. E non tornare indietro
Mentre i paesi europei stanno discutendo su cosa fare con i loro cittadini che vanno a combattere con l’Isis, il governo canadese ha fatto la sua scelta: ha revocato il passaporto a quelli che sono partiti e anche a quelli che hanno intenzione di farlo. Una legge varata dopo l’11 settembre gli permette di farlo.
Revocare il passaporto ai "sospetti” terroristi è una decisione controversa e il fatto che il procedimento sia secretato si presta ad azioni arbitrarie. Lo stesso dibattito è in corso in Gran Bretagna e Australia. In Canada la decisione è presa e il governo non teme affatto grandi manifestazioni contrarie, soprattutto dopo la truce vicenda del giovane canadese arruolatosi nell’Isis che ha raccontato in rete di giocare a calcio usando per pallone delle teste mozzate. (economist.com)
30 settembre. Articolo 18
Visto che Renzi ha deciso di combattere con tutte le forze ingiustizie e privilegi sociali a cominciare da quello, che più lo indigna, di cui gode l’operaio di fabbrica rispetto al lavoratore precario -la tutela dal licenziamento senza giusta causa- gliene suggeriamo un altro che forse gli è sfuggito: quello che sancisce l’intoccabilità del posto di lavoro nel pubblico impiego a differenza di quello, spesso ben più faticoso e produttivo, ma sempre più incerto, nell’impiego privato. Dica chiaramente che l’articolo 18 cade anche per il pubblico impiego. Che se, per esempio, si chiude un ente e lo si fa per motivi economici, i dipendenti saranno licenziati e andranno, al pari degli altri, sul mercato del lavoro. Ovviamente protetti, come tutti, dagli ammortizzatori sociali promessi. Lo dica. Coraggio!
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