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Una Città 251 / 2018
Colei che vede chiaro
Intervista a Khalida Messaoudi di Maria Assunta Mini
Per lungo tempo l’Europa restò diffidente e passiva verso l’ondata di terrore islamista che devastava l’Algeria. Secondo alcuni sarà l’uccisione dei sette frati trappisti di Thibirine a smuoverla. Noi, insieme ad André Glucksmann, avevamo lanciato un appello agli intellettuali europei che venne raccolto da tanti, fra cui Marek Edelman, il vicecapo dell’insurrezione del ghetto di Varsavia, che però ci scrisse per aggiungere qualcosa: “Non potendo fare un poscritto personale all’appello che mi proponete di sottoscrivere, vi chiedo di pubblicare questa mia osservazione: in base alla mia esperienza personale, con i terroristi è necessario usare la forza, anche tramite un intervento internazionale, perché loro capiscono solo il linguaggio della forza”.

Una Città 188 / 2011
VOLEVO SOLO DIRGLI GRAZIE
Intervista a Louisette Ighilahriz di Barbara Bertoncin e Maria Paola Palladino
L’impegno, fin da ragazza, per la causa algerina; quell’8 maggio 1945, data d’inizio di tutto; gli anni della clandestinità, quando donne e uomini erano uguali, e poi l’arresto e l’orrore della tortura, da cui già erano passati il padre, la madre, le sorelle...; la figura luminosa del dottor Richaud. Intervista a Louisette Ighilahriz.

Una Città 181 / 2011
L'ESSENZA DEL PATRIARCATO
Intervista a Mohammed Harbi di Francesca Barca
L’errore, all’indomani della Liberazione, di imputare tutti i problemi alla colonizzazione e l’incapacità di far fruttare il capitale della lingua francese; una laicità che stenta ad affermarsi e la convinzione che la questione decisiva, anche per la democrazia, sia l’emancipazione femminile; intervista a Mohammed Harbi.