Tutte le interviste
Le interviste dell'ultimo numero
Intervista a Michael Walzer di Barbara Bertoncin
I problemi delle Affirmative actions che, pur avendo rimosso l’esclusione etnica, non incidono sulle disuguaglianze sociali che riguardano tutti i gruppi etnici; la distorsione del vantaggio dato a giovani neri di famiglie benestanti e la proposta di estendere ”il favore” a tutti i poveri; il caso un po’ diverso delle donne; la ”comunità di Princeton”. Intervista a Michael Walzer.
IL VOLTO DI ISRAELE
Intervista a Yigal Bronner di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Una situazione, quella della Cisgiordania, sempre più grave, già da prima del 7 ottobre, con una colonizzazione sempre più aggressiva, votata a una vera e propria pulizia etnica; dopo il 7 ottobre, con la perdita del reddito, la popolazione non ha di che mangiare e i coloni, armatissimi e sostenuti dall’esercito, hanno avuto via libera; il volto di Israele è sempre più il loro; l’illusione dei due stati, ormai impossibili; l’impegno possibile. Intervista a Yigal Bronner.
SOLO IL CONFLITTO, UN'IDEA CHE NON CAMBIA
Intervista a Rimmon Lavi di Matteo Lo Presti
Un esercito in cui militano e muoiono drusi e beduini musulmani, discriminati poi nella vita civile; il problema dell’esonero dal servizio militare degli ortodossi; l’aumento della bellicosità fra i giovani della destra nazionalista laica e di quella religiosa. Intervista a Rimmon Lavi.
L'AMARO ITALIANO
Intervista a Massimo Montanari di Iacopo Gardelli
Anche il senso del gusto fa parte di una cultura, che è per definizione collettiva; la presunta predilezione del gusto amaro da parte degli italiani; i due ingredienti caratteristici della nostra cucina: la pasta, cioè cereali e farinacei, e poi le verdure, spesso un poco amare, entrambe a base della cucina contadina; saranno i signori, stranamente, ad avvicinarsi alla cucina povera; i trattati sull’insalata; Il naturale è meglio dell’artificiale? Intervista a Massimo Montanari.
IL TIMEO
Intervista a Piero Boitani di Filippo La Porta
L’incontro quasi casuale con il Timeo, per mille anni l’unico dialogo di Platone conosciuto in Europa; la combinazione fra Pindaro, Platone, la Genesi biblica e Agostino; il filo che lega tutto alla casualità e alla causalità, al caso e alla provvidenza; la bellezza ebraica e quella greca; il Cantico delle creature e la differenza fra francescani e domenicani; Dante e l’uso platonico del mito, cioè del discorso “verosimile”. Conversazione tra Filippo La Porta e Piero Boitani.