Amanda Dean, già sindaco di Lewes, oggi è membro del consiglio comunale della città. Quelle che seguono sono considerazioni di carattere personale, che non impegnano il consiglio locale.

Tu sei stata sindaca di Lewes. Puoi spiegarci come funziona l’amministrazione locale in Gran Bretagna?

Nel Regno Unito il livello più basso di amministrazione locale è il "town (o parish) council”. A questo livello il luogo in cui si fa politica è lo stesso in cui si vive. C’è poi il District Council, composto di consiglieri che provengono da diverse cittadine, che amministra un’area più estesa. Si tratta della prima autorità legislativa (il Town Council e il Parish Council non hanno questo potere). Al District Council competono i poteri relativi alla concessione di permessi edilizi; l’organizzazione della raccolta dei rifiuti, la manutenzione di strutture e servizi pubblici, come biblioteche, parchi giochi o i rifiuti; non si occupa invece delle scuole locali, che sono di competenza del County Council, il terzo livello.
Questi enti locali, Town Council, District Council e County Council, sono ovviamente soggetti alle leggi emanate dal governo centrale.
Devo però aggiungere che in quest’ambito stanno avvenendo dei cambiamenti perché il governo di coalizione ha introdotto il cosiddetto "localismo”, alla cui base c’è la decentralizzazione del potere verso gli enti locali.
Puoi parlarci della città di Lewes?
La storia di Lewes risale al medioevo. C’è infatti un importante priorato cluniacense, all’epoca centro di cultura e luogo dove le persone si fermavano durante i loro viaggi da e verso i monasteri cluniacensi in Francia e in tutta Europa. Lewes è anche il luogo dove visse Thomas Paine, che è meglio conosciuto in America che in Inghilterra, perché svolse un ruolo decisivo nella compilazione della Dichiarazione d’Indipendenza in America; Paine partecipò anche alla Comune in Francia, a Parigi. Scrisse un libro intitolato "I diritti dell’uomo”, davvero rivoluzionario all’epoca, e pose il tipo di domande che all’epoca non era permesso porre, come "perché abbiamo una monarchia ereditaria?” e altre di questo tipo. Domande molto scomode. In Gran Bretagna, ovviamente, c’era molta apprensione per il rischio di una rivoluzione, e quindi non volevano sapere niente di tutto ciò. Questo per dire che Lewes ha una storia molto lunga.
Per quanto riguarda la situazione socio-economica, nel distretto di Lewes il 75% dell’economia è basata sull’agricoltura. Nella contea, inoltre, dato che si trova sulla costa meridionale, vi è un’alta percentuale di persone sopra i 65 anni, perché, essendo un luogo caldo e soleggiato, molti decidono di trasferirvisi quando vanno in pensione. I problemi di questa regione sono quindi diversi e specifici. Altre aree del Paese negli ultimi anni hanno assistito allo smantellamento dell’industria pesante, che si è spostata nei Paesi dell’Est dove il lavoro costa meno, e quindi hanno problemi diversi.
Qui uno dei costi maggiori è rappresentato dall’assistenza sociale. Il distretto di Lewes si trova poi ad affrontare quelli che sono i problemi tipici delle regioni rurali, come i trasporti. Le ditte private, per poterci guadagnare, privilegiano le tratte in cui possono avere gli autobus sempre pieni; dall’altra parte i cittadini che vivono in luoghi dislocati hanno anch’essi bisogno di potersi muovere con i mezzi pubblici. Ecco allora la necessità di coinvolgere le autorità locali nello sviluppo di un sistema di trasporti adeguato, che ancora non c’è.
Devo anche aggiungere che, al contrario dell’opinione corrente sugli abitanti del Sud-Est, questo distretto non è affatto ricco. Non ricordo quale sia lo stipendio medio nel Regno Unito (un tempo era di 25.000 sterline all’anno), ma comunque in questo distretto è molto più basso. Un altro problema sono gli alloggi. C’è un problema di quantità di offerta e di costi. Molta gente, convinta che la qualità della vita sia migliore fuori Londra, compra casa qui. Il fatto è che così persone con stipendi londinesi si trovano a competere con i salari di chi vive e lavora qui. Questa dinamica, va da sé, nel tempo ha fatto alzare i costi delle proprietà. E tuttavia la gente continua a comprare. All’origine di questa tendenza c’è il fatto che i piani pensionistici privati in questi anni sono risultati piuttosto traballanti; alcuni fondi sono semplicemente falliti e la previdenza pubblica non offre pensioni sufficientemente generose da poterci vivere, così a p ...[continua]

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