Oana Cioaric, 19 anni, e Catalin Peste Ionut, 21 anni, vengono dalla Romania; Alexander Pjetrushi, 16 anni, è albanese; Mohammed Traichi, 32 anni, è marocchino; Peter Epale viene dal Camerun. Lavorano tutti in piccole fabbriche della provincia trevigiana, dove si sono trasferiti. Assieme frequentano una scuola per immigrati a Ormelle, in provincia di Treviso.

Da quanto tempo siete in Italia? Come siete arrivati?
Oana Cioaric. E’ stato mio padre a portarmi qui. Lui e tutta la mia famiglia erano già in Italia, mio padre da sei anni, mia madre e mio fratello da due anni. Io fino ad allora ero rimasta in Romania per finire la scuola; ho completato una specie di liceo, a indirizzo umanistico, in particolare storico, non so se qui ci sia una scuola corrispondente; si studia la storia rumena, ma anche quella universale.
Ionut Catalin Peste. Io sono venuto in Italia la prima volta circa tre anni fa, ma non sono rimasto, o meglio ho fatto il pendolare: rimanevo qui e poi periodicamente tornavo in Romania per finire gli studi.
Alexander Pjetrushi. Io vengo dall’Albania e sono arrivato in Italia nel ’93, a Milano; poi da Milano a Treviso. Il primo lavoro che ho fatto a Treviso è stato il metalmeccanico; oggi lavoro in una fabbrica che fa montaggio e imballaggio; non mi dispiace questo lavoro. Vivo qui a Treviso, o meglio a S. Polo, con mia madre, mio fratello e mia sorella, che si è sposata.
Mohammed Traichi. Io sono marocchino; sono nato a Casablanca e sono in Italia da un anno e tre mesi. Sono venuto qui perché mi sono sposato con una marocchina che vive in Italia. Ci siamo sposati in Marocco, poi quando lei ha fatto tutti i documenti, dopo 8 mesi sono arrivato anch’io.
Epale Peter. Io vengo dal Camerun, nell’Africa centrale. Sono in Italia già da due anni. Prima abitavo qui vicino ora mi sono trasferito a Mareno di Piave.
Rispetto alla casa, avete incontrato difficoltà?
Peter. Io per il momento non vivo da solo, sto con un amico tunisino che è anche un mio compagno di lavoro all’Arredo Plastic. Lui ha appena comprato una casa a Mareno di Piave e per ora sto lì con lui. Vorrei vivere da solo, solo che per adesso è difficile: per avere una casa ci vuole un lavoro fisso. E’ un problema per noi. Io vorrei vivere da solo anche perché inizio ad aver voglia di famiglia.
L’altro giorno ho parlato con mia madre e lei mi ha detto una frase che è arrivata giusta dritto al mio cuore: “Peter, guarda che il tempo passa e tu con lui”. Io le ho risposto: “Guarda, mamma, io ora non posso garantirti niente perché sto aspettando”, non sono ancora riuscito a trovare la donna che voglio, la “mia donna”. Comunque se avessi la possibilità di trovare una casa ci andrei subito perché se vuoi avere una donna non puoi abitare con un’altra persona, capisci? Per me questo è un problema adesso perché sono già andato in Comune a chiedere una casa, ma loro mi hanno risposto che per il momento non c’è niente.
Mohammed. Per trovare una casa ho impiegato un anno. Nel frattempo siamo stati ospiti da un cognato che già da dieci anni vive qui.
Oana. Trovare casa resta un grosso problema, perché già i posti sono pochi e poi la maggioranza vuole affittare ad italiani. Per fortuna ci sono anche persone che si fidano, a cui non importa se si tratta di stranieri o meno.
Mio padre solo dopo due anni ha trovato una casa, perché dove abitava all’inizio era troppo piccolo per noi quattro.
Catalin. Per la casa non ho avuto problemi; sono venuto qui tre anni fa prima di compiere i 18 anni, mancava un mese, così sono riusciti a fare il ricongiungimento (da maggiorenne non sarebbe più stato possibile), perché mio padre già viveva qui; mia madre invece è rimasta in Romania coi miei due fratelli minori che ancora devono finire le scuole.
Mohammed. Anche noi ora abbiamo trovato un posto, ma francamente con questa paga, insomma noi lavoriamo per pagare l’affitto, perché pago 700.000 lire, ma con riscaldamento, acqua, elettricità, si arriva presto a un milione…
Oana. E poi se ti lamenti di qualcosa, tutti ti dicono: “Devi stare zitto”. Ma noi lavoriamo come gli italiani e allora perché non ho il diritto di dire quello che penso? Non mi piace proprio che si facciano tutte queste differenze. Non ho proprio capito perché devo stare zitta!
Mohammed. Ci sono gli stranieri bravi e quelli cattivi, come dappertutto. Non bisogna però fare confusione. Alle agenzie immobiliari, capita spesso che l’appartamento da affittare, una volta scoperto che ...[continua]

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