L’ articolo "Frasi Fatte” in Una Città n. 242 di settembre 2017 è una sorpresa interessante per me, perché descrive precisamente un’istituzione tedesca tipica che merita attenzione nella realtà politica attuale. La definizione dello "Stammtisch” come "un luogo da bar che non lascia spazio alle repliche” coglie il punto centrale. Lo "Stammtisch” è ostile al conflitto ed esige un’armonia totale fra i suoi membri, dunque produce un’atmosfera pacificata che si chiama in tedesco la "Gemütlichkeit”. Così, nel corso dello Stammtisch si canta sempre la canzone: "Ein Prosit, ein Prosit der Gemütlichkeit” (evviva la Gemütlichkeit).
Cos’è la "Gemütlichkeit”? Il dizionario tedesco/italiano di Pons traduce Gemütlichkeit con "comodità”, "tranquillità” o "cordialità”. Una sedia può essere comoda (gemütlich), un luogo può essere tranquillo (behaglich) e una persona può essere cordiale (herzlich), però tutti questi significati non costituiscono la "Gemütlichkeit” dello Stammtisch, cioè l’assenza di conflitti. Nella sua intervista, Klaus-Peter Hufer dà numerosi esempi di queste frasi tipiche dello Stammtisch. Ma queste frasi provocano l’impressione che lo Stammtisch sia un’istituzione essenzialmente di destra. Invece non è così, è addirittura peggio. Certo, il suo carattere è sempre conservatore, ma oltre questo, la Gemütlichkeit dello Stammtisch è una disposizione di spirito fondamentalmente tedesca ed è indipendente dall’orientamento politico. Questa particolarità è soprattutto un frutto dello sviluppo politico tedesco nell’Ottocento.
Con il Congresso di Vienna (1815) finisce l’epoca antiaristocratica seguita alla Rivoluzione francese e comincia l’epoca della reazione aristocratica, interrotta in Germania soltanto dalla breve rivoluzione borghese del 1848, fino alla fondazione del Deutsches Reich nel 1851 con una monarchia costituzionale che durerà fino al 1918. Questo secolo era dominato da uno spirito antidemocratico: censura della stampa, persecuzione di professori liberali, controllo dell’attività politica nell’ambito pubblico. Questo Stato reazionario ordinava: "Ruhe ist die erste Bürgerpflicht” (la tranquillità è il primo dovere del cittadino).
Quindi la gente, in generale, si orientava verso la vita privata, eccetto una minoranza di intellettuali che si organizzavano per ricostruire uno Stato liberale e che, logicamente, erano perseguitati. Dunque, la maggioranza era depoliticizzata e considerava la politica come una cosa non accettabile. I rappresentanti della piccola borghesia ("Honoratioren”: medico, farmacista, parroco, insegnante ecc., di solito esclusivamente uomini) di un comune, normalmente una piccola città, s’incontravano regolarmente nel bar locale per condannare all’unisono la politica. Così nasce lo "Stammtisch”, un prodotto della piccola borghesia dell’epoca detta "Biedermeier”. Questa istituzione si è mantenuta in varie forme fino ad oggi conservando questo spirito di conformismo.
Lettera dalla Germania di Udo Maas
lettere da...
Una Città n° 243 / 2017 ottobre
Articolo di Udo Maas
Stammtischparolen
Lettera dalla Germania di Udo Maas
Archivio
Chi ci protegge dallo Stato?
Una Città n° 238 / 2017 aprile
Nella sua novella "Michael Kohlhaas” lo scrittore tedesco Heinrich von Kleist (1777 -1811) narra di un commerciante di cavalli originario del Brandenburgo, che "fino al suo trentesimo anno fu considerato un cittadino modello”. Il suo senso della giustizia...
Leggi di più
Fame e obesità
Una Città n° 304 / 2024 ottobre
Realizzata da Stefano Ignone
Realizzata da Stefano Ignone
Cari amici,
ricordo l’eccitazione generata dalla comparsa, sui nostri vecchi apparecchi televisivi degli anni Settanta, di una coppia di alieni dalle teste di metallo (gli “Smash Martians”) che celebravano in maniera comica le meravigli...
Leggi di più
Un po' di cielo azzurro...
Una Città n° 302 / 2024 giugno-luglio-agosto
Realizzata da Stefano Ignone
Realizzata da Stefano Ignone
Cari amici, il nostro nuovo governo usa la metafora della “luce del sole”: il pallido albeggiare della speranza, che va facendosi più forte -così parrebbe- man mano che questa nuova compagine si insedia al potere. Dopotutto, non ...
Leggi di più
Un po' di sole
Una Città n° 305 / 2024 novembre
Realizzata da Stefano Ignone
Realizzata da Stefano Ignone
Cari amici,
il Natale 2024 è alle porte, e con esso il tradizionale giro di scommesse sulla nevicata natalizia. L’ufficio meteorologico stima le probabilità al 73%. Non che questo significhi nevicate intense da costa a costa, giusto u...
Leggi di più
Le persone prima di tutto
Una Città n° 303 / 2024 settembre
Realizzata da Stefano Ignone
Realizzata da Stefano Ignone
Cari amici,
qualche anno fa ho intervistato un uomo che è arrivato al nostro appuntamento in elicottero. È atterrato dietro un piccolo complesso residenziale di sua proprietà e ha passato la maggior parte del tempo a descrivere come ...
Leggi di più