Jens Hougaard, danese, architetto, dal 1977 ha lavorato a varie riprese in Mozambico come cooperante. Ha inoltre lavorato a Ilha de Moçambique dal 1979 al 1985 e nel 1990 ha partecipato all’elaborazione della candidatura di Ilha de Moçambique all’Unesco. È ritornato in Mozambico nel 1993 e ha ricominciato a lavorare a Ilha nel 2007, prima come consulente e poi presso il "Gabinete de conservação”. Jens è un punto di riferimento per le problematiche di sviluppo di Ilha de Moçambique.
 
Jens, tu abiti in questo luogo molto particolare e affascinante dal punto di vista storico e culturale, Ilha de Moçambique -Isola del Mozambico. Puoi presentare Ilha de Moçambique e la sua importanza nella storia del paese?
Posso dire che Ilha de Moçambique è stato un luogo importante per il commercio arabo nell’Oceano indiano e, dopo l’arrivo di Vasco da Gama nel 1498, è diventato progressivamente un punto strategico per il commercio del Portogallo e la colonizzazione del Mozambico. Ed è per questo che a Ilha c’è un antico e considerevole patrimonio storico e culturale. Ilha de Moçambique è una piccola isola situata vicino alla costa settentrionale del Mozambico, di tre chilometri di lunghezza e 500 metri di larghezza massima. Per la sua posizione geografica nell’Oceano indiano questa piccola isola è sempre stata un avamposto commerciale, in primo luogo del commercio triangolare degli arabi con l’India e con la costa orientale dell’Africa. Questo ha dato luogo a una cultura costiera di meticciato africano e arabo con un po’ di influenza anche indiana, che va praticamente dalla Somalia fino al sud del Mozambico, e che ha i suoi poli più importanti a Zanzibar, Lamo e nella stessa Ilha, conosciuta come la cultura swahili. E dunque su tutta la costa c’è una certa somiglianza di lingua, costumi e religione (che è musulmana). Con l’arrivo dei portoghesi in questa zona, il monopolio commerciale degli arabi è stato rotto a loro favore e Ilha de Moçambique è diventata un avamposto portoghese molto importante e necessario per la sosta e il supporto alle navi portoghesi in rotta verso l’India, poiché permetteva l’approvvigionamento di acqua e di prodotti alimentari e l’attesa del cambiamento dei monsoni. Perché in effetti per metà dell’anno il vento va dal sud verso il nord e questo significa che le navi che venivano dall’Europa e passavano il Capo di Buona Speranza avevano il vento favorevole per poter navigare verso il nord e verso l’India; al ritorno bisognava aspettare i monsoni che soffiavano da nord verso sud per poter riprendere la strada del ritorno verso l’Europa. In seguito, i portoghesi hanno conquistato quasi tutta la costa, ma poi più tardi hanno di nuovo perso terreno rispetto agli arabi e Ilha è rimasta solamente come base principale per il commercio. Quello che di fatto dà importanza a Ilha è che questa protegge la baia dei Mossuril, il litorale e il punto di attracco delle navi (non era in effetti un vero porto) dentro la baia.
Il canale d’accesso alla baia è molto stretto e per questo nel 1507 è stata costruita nell’estremo nord di Ilha una prima fortezza per il controllo di questo accesso ed è a partire da questa fortezza che poi durante i secoli Ilha de Moçambique si è sviluppata, avanzando verso l’estremo sud che era utilizzato per estrarre pietre e calce per la costruzione della città che si stava espandendo.
Come è stato lo sviluppo di Ilha de Moçambique nel periodo della colonizzazione?
Possiamo parlare di varie fasi della colonizzazione. Nella prima fase l’interesse dei portoghesi non era per Ilha, ma per l’India, in particolare per le spezie, ma anche per le porcellane cinesi.
L’obiettivo dei portoghesi era di rompere il monopolio di Venezia sulla rotta terrestre verso l’Oriente e stabilire un’altra rotta a sud dell’Africa. In questo sistema commerciale Ilha de Moçambique era, come dicevo prima, solo un avamposto, un luogo di sosta durante la navigazione, mentre era Goa, in India, che aveva il ruolo più importante. E in effetti con lo sviluppo del loro impero, i portoghesi nominarono un viceré della corona di Lisbona a Goa, che nel corso dei secoli, con l’indebolimento del Portogallo, divenne in un certo qual modo più importante della stessa Lisbona; questa evoluzione ha influenzato lo sviluppo urbano di Ilha.
Nella prima fase della colonizzazione sono stati costruiti la fortezza, i conventi dei gesuiti e dei domenicani e il nucleo urbano più antico. C’è poi stata un’espansione della città ...[continua]

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