Lei è il preside della West London Free School. Può spiegarci intanto che cos’è una Free School?
Una Free School è una scuola fondata da un gruppo di genitori, insegnanti, capi religiosi, leader di comunità, eccetera, in un’area dove si ritiene ci sia bisogno di una nuova scuola. Rispetto ad una Academy, che nasce perché voluta dal governo, una Free School è strutturata nello stesso modo, ma viene fondata da persone che fanno parte di una comunità, per rispondere a un bisogno; se, per esempio, non ci sono abbastanza posti per i bambini dell’area, o se c’è una richiesta per un particolare tipo di educazione da parte dei genitori.
Per quanto riguarda la West London Free School, circa due anni fa un gruppo di genitori guidati da Toby Young, giornalista che scrive per "The Spectator”, "The Telegraph” e altri giornali inglesi, costituì uno steering group, una sorta di gruppo guida, per ideare una scuola che venisse incontro ai bisogni manifestati dal territorio.
La filosofia di questa scuola è di offrire un’educazione classica e liberale, in altre parole, vogliamo insegnare ai bambini come ragionare da soli, attraverso i classici, il latino, il greco, e anche attraverso la musica e lo sport. Questi sono gli ambiti su cui ci concentriamo. Circa 18 mesi fa il nuovo governo ha reso note le regole per fondare una Free School. Il gruppo di Toby Young è stato il primo ad avere la firma del ministro per l’istruzione. Non appena è stato dato loro il via libera, il passo successivo è stata la ricerca di un preside, che è avvenuta attraverso degli annunci. Io sono stato abbastanza fortunato da essere scelto tra circa 60 persone che avevano fatto domanda per quel posto.
Quali sono i requisiti per aprire una Free school?
Devi intanto dimostrare, come dicevo, che c’è bisogno di una scuola, così da non costruire edifici che poi restano vuoti. Poi devi dimostrare che ciò che offri è interessante per le persone del posto; è ciò che chiamiamo "need and demand”.
Abbiamo anche dovuto presentare un piano economico di sostenibilità e un programma di lancio. Noi contiamo di arrivare ad accogliere 840 alunni, e per farlo ci vorranno cinque anni. Nel piano mostriamo, anno per anno, come prevediamo che crescano i numeri, gli insegnanti da assumere, ecc. Lo Stato vuole avere la garanzia che economicamente l’impresa si sostenga e che vengano soddisfatti tutti i criteri, che sono molto severi... Il processo di selezione è piuttosto severo, come è giusto che sia: devi dimostrare di avere i numeri, devi dimostrare di avere i genitori, devi dimostrare che funzionerà, che la situazione finanziaria sarà sicura, devi dimostrare di avere il senso degli affari, di saper assumere insegnanti. Insomma, per gestire una scuola ci sono innumerevoli cose da fare. Infatti 300 scuole hanno fatto domanda in tutto il Paese e soltanto 24 hanno ottenuto l’approvazione.
Prima in questo edificio c’era una scuola per bambini disabili. Ce n’erano una settantina, che la scorsa estate si sono trasferiti in una nuova scuola. Comunque, secondo le nostre previsioni, rimarremo qui per soli due anni perché questo plesso non è abbastanza grande. C’è un edificio nuovo a Hammersmith, a circa mezzo miglio da qui, che stiamo progettando da zero, e che sarà pronto appunto fra due anni. Quella dove siamo ora dovrebbe diventare una Junior School, per i ragazzini dai 5 agli 11 anni; mentre i ragazzi dagli 11 ai 18 anni studieranno nel plesso nuovo. Abbiamo presentato una domanda al Governo e stiamo aspettando la risposta.
Come avete scelto gli insegnanti?
Con semplici annunci sui giornali nazionali. Per i primi sei posti, abbiamo ricevuto più di 600 domande. Quest’anno assumeremo altri sette insegnanti. Abbiamo la completa libertà: possiamo assumere chiunque riteniamo adatto.
Anche le scuole statali possono scegliere gli insegnanti, però i candidati devono avere determinate qualifiche. Solo se non si trova nessuno con quelle qualifiche, si può spaziare su altri candidati. Noi invece possiamo prendere davvero chiunque. Ovviamente assumiamo persone qualificate, ma abbiamo una certa flessibilità, anche nella tipologia di organico. Per esempio possiamo assumere più insegnanti e meno segretari, possiamo distribuire i ruoli come meglio crediamo. Insomma, siamo molto più liberi.
Una Free School comunque è finanziata dallo Stato, non è scuola ...[continua]
Esegui il login per visualizzare il testo completo.
Se sei un abbonato online, clicca qui accedere, oppure vai alla pagina Abbonamenti per acquistare l'abbonamento online.
Gli abbonati alla rivista hanno diritto all'abbonamento online gratuito!