Irfanka Pasagic
(1953-2023)
Psichiatra originaria di Srebrenica, profuga a Tuzla, tra le fondatrici di Tuzlanska Amica, associazione che negli anni Duemila seguiva oltre mille adozioni a distanza, Irfanka ha dedicato la sua vita ai bambini e alle donne traumatizzati dalla pulizia etnica.
Clotilde Pontecorvo
(1936-2022)
Una cara amica, Clotilde Pontecorvo, ci ha lasciato. Professore emerito di psicologia dell’educazione alla Sapienza di Roma, si è occupata di curricolo e sviluppo cognitivo in diverse aree, di formazione degli insegnanti, di continuità educativa, di acquisizione della lingua scritta, di sviluppo di concetti sociali attraverso il discorso e la discussione, di rapporti tra argomentazione e pensiero in contesti educativi, familiari e scolastici.
Giovanni Mottura
(1937-2022)
Giovanni Mottura, nato a Torino nel 1937, è stato un militante politico ed un intellettuale ben conosciuto nella sinistra italiana. Gli immigrati hanno occupato una parte molto estesa della riflessione di Mottura degli ultimi trent’anni e lo hanno condotto anche ad impegni istituzionali, quali la presidenza dell’Istituto servizi immigrazione del Comune di Bologna. Un’esperienza esemplare di una modalità attivamente inclusiva del rapporto tra popolazione immigrata e città, che ne rese la figura molto popolare ed apprezzata tra gli immigrati bolognesi. (Dal ricordo di Stefano Boffo)
Learco Andalò
(1931-2022)
Learco Andalò aderì all’Mli nel 1951 e militò nel movimento creato da Magnani e da Cucchi fino al suo scioglimento. Era un fedele abbonato della nostra rivista, e fu anche grazie alla sua collaborazione che riuscimmo a rendere fruibile, nell’emeroteca digitale della biblioteca Gino Bianco, la collezione completa di “Risorgimento socialista”.
Chiara Frugoni
Chiara Frugoni ci ha lasciato il 9 aprile 2022. Già docente di Storia medievale all’Università di Roma II, esperta stimata in tutto il mondo per gli studi su san Francesco e santa Chiara e sul ciclo di Giotto di Assisi, fu degna allieva del padre Arsenio, grande storico.
La ricordiamo con rimpianto.
Sabrina Nicolucci
Sabrina l’abbiamo conosciuta che era già in carrozzella da anni. Da quando, quindicenne, in seguito a una segnalazione di scomparsa, fu fermata dai carabinieri e “abbandonata”, perché in stato confusionale, in una stanza al primo piano di un ospedale dove le finestre si potevano aprire. Se il destino è la combinazione fra indole personale e caso, lì il carattere ribelle di una ragazzina si incastrò nell’imprevidenza, noncuranza o anche solo distrazione, di chi si era preso in carico una minorenne. Sabrina provò a fuggire dalla finestra aggrappandosi al tubo della grondaia, che cedette.
Ennio Bonali
(1937-2019)
Se ne è andato in punta di piedi a 82 anni Ennio Bonali, tra il sonno e la morte come aveva sempre sperato [...].
Una vita, quella di Ennio, all’insegna dell’antifascismo e del socialismo riformista, come aveva ribadito più volte.
(dal ricordo di Oscar Bandini)
Gabriele Giunchi
(Forlì 1950 - luglio 2018)
Un giorno del 1969 la vetrina opaca di un negozio in abbandono di un vicolo del centro di Forlì si aprì e tre giovani, intabarrati in lunghi soprabiti di pelle, baveri alzati e capelli lunghi, molto belli, si fecero avanti e uno di loro, Gabriele, disse: "Noi vogliamo entrare”.
Giovanna Dolcetti
(Venezia, 23 settembre 1934
- Antella, 20 dicembre 2017)
"La neve invece in Veneto è adatta perché riveste le parti spoglie, in Toscana mi fa soffrire, perché a parte il divertimento di andare per strada, gli olivi soffrono, lo vedi, e i cipressi, poveretti, vengono aperti, ed è contro natura, perché loro sono fatti per stare chiusi. Poi la neve sul verde non ci sta bene, insomma!"
(da un'intervista inedita a Giovanna Dolcetti)
Francesco Papafava
(Padova, 28 Gennaio 1930
- 23 maggio 2013)
Questo libro raccoglie una scelta di suoi scritti e interviste pubblicati per "Belfagor”, "Nuova Antologia” e "Una città”, dall’inizio del 2000. Un’attività che lo ha accompagnato con soddisfazione in quel tempo che viene chiamato della "pensione”, meno occupato dagli impegni pressanti di lavoro e più aperto alla cura delle proprie vocazioni culturali, alle amicizie, alle proposte. Quel tempo che lui chiamava "gli anni belli del tramonto”.
(dalla presentazione del libro da noi edito a lui dedicato)
Pino Ferraris
(1933- 3 febbraio 2012)
Quel gruppo di delegati che a Pino facevano riferimento, il rapporto con i "Quaderni rossi”, la vivacità del piccolo gruppo di militanti biellesi che avevano cominciato, nei primissimi anni 60, a far fronte ai mutamenti dei filati e delle macchine...
Padre Camillo De Piaz
(Tirano, 24 febbraio 1918
- Sondrio, 31 gennaio 2010)
Padre Camillo de Piaz e Turoldo, amici dai tempi del seminario e per tutta la vita, parteciparono alla Resistenza e animarono la Corsia dei Servi di Milano predicando in Duomo, prima di essere esiliati dalla Chiesa...
Marek Edelman
(Varsavia, 1º gennaio 1919
- Varsavia, 2 ottobre 2009)
Quando si è diffusa la notizia della morte di Marek Edelman, in tanti hanno pensato che Marek era l’ultimo. L’ultimo della rivolta del ghetto, l’ultimo bundista, l’ultimo fraterno guardiano dei suoi morti, l’ultimo di un modo di essere uomini...
Michele Ranchetti
(Milano, 14 ottobre 1925
- Firenze, 2 febbraio 2008)
La scuola per ragazzi in quel palazzo milanese sventrato, la Corsia dei Servi di Turoldo e Camillo, e Pierre che arrivò con il Tractatus di Wittgenstein; la speranza dei tempi lunghi e di una chiesa invisibile, il disgusto per quella visibile...
Michele Pulici
(1942 - 19 febbraio 2007)
"Aveva fatto il cartolaio fin da ragazzo, quando imparò il mestiere in negozio dalla madre; era titolare dei negozi Buffetti di Rimini. In gioventù militò in Lotta Continua dalla fondazione allo scioglimento. Fu uno dei responsabili della sede di Rimini. Pur restando appassionato della politica, per lunghi anni si dedicò solo ad opere di volontariato".
(dal ricordo pubblicato su Una città)
Pierre Vidal-Naquet
(Parigi, 23 luglio 1930
- Nizza, 29 luglio 2006)
L’insegnamento "dreyfusardo” del padre, l’impegno contro la tortura, di cui facevano uso le forze francesi contro i patrioti algerini; e poi l’impegno per uno Stato palestinese, l’amore per la musica e la poesia, gli amici e anche le antipatie...
Lisa Foa
(Torino, 1923 - Roma, 4 marzo 2005)
Un fratello caduto in Spagna, il padre in carcere per antifascismo, la resistenza in cui "ognuno riuscì a dare il meglio di sé", l’evasione da san Vittore dove imperversava la banda Koch e il brutto grigiore del dopoguerra quando l’Italia tornò conformista...
Gino Bianco
(1932 – Tuoro sul Trasimeno, 2005)
"E’ Gino Bianco, è stato a Londra più di vent’anni, anche all’Internazionale socialista…”. Dopo un po’ li vedevi al tavolo a cercar di sapere… Di Willy Brandt, di Golda Meir, del ‘60 a Genova, di Silone, dei socialisti italiani, della Polonia...
Jacek Kuron
(Leopoli, 3 marzo 1934
- Varsavia, 17 giugno 2004)
L’esperienza straordinaria dei Walterowcy, specie di scout rossi, dove i "suoi” bambini impararono a "dissentire”. Una vita trascorsa in jeans, senza patente, né soldi in tasca. Il carcere, gli affetti e quella casa dalla porta sempre aperta dove tutto avveniva.
Jean-Sélim Kanaan
(Roma, 28 luglio 1970
- Baghdad, 19 agosto 2003)
La storia di un funzionario Onu, impegnato per anni in Bosnia e Kosovo, critico verso un pacifismo troppo dogmatico, morto a Baghdad nell’attentato contro la sede Onu dell’agosto del 2003 all’età di trentatré anni...
Maria Adelaide Aglietta
(Torino, 4 giugno 1940
- Roma, 20 maggio 2000)
La scelta, e la grande passione, per l’impegno civile e politico, un rapporto con le figlie mai venuto meno, il femminismo e la militanza radicale, una casa a Roma piena di gente, la caparbietà nelle battaglie, le delusioni, l’implacabile malattia...
Lounès Matoub
(Taourirt Moussa, 24 gennaio 1956
-Thala Bounane, 25 giugno 1998)
Una lotta strenua in difesa della lingua e della cultura berbere, per un’Algeria democratica, portata avanti con le canzoni e i volantini, con il lavoro politico umile, di paese in paese, e i grandi meeting...
Gaetano Milone
(1945 - Sarno, 5 maggio 1998)
L’ospedale di fronte funzionava, il peggio sembrava passato, pioveva, alla tv davano un film con Demi Moore, ma la montagna s'era mossa e stava venendo in paese e lui era di sotto in cucina...
Margherita Frisina
(Fucecchio, 10 dicembre 1973
- carcere Don Bosco di Pisa,
6 maggio 1997)
Caduta giovanissima nella tossicodipendenza, quello scippo, all’età di diciassette anni, sarà l’inizio di un calvario fra carcere e comunità durato anni, fino al giorno in cui un’altra condanna, per ricettazione di assegno rubato...
Avdo e Mira Silajic
Era la fine di ottobre del 1994, camminavamo sulla Battaglione di Mostar, una strada corta, sopraffatta dalle macerie, e tesa tra il Bulevar e l’hotel Bristol quando cadde la sera e una lampadina isolata al terzo piano di un edificio sbudellato richiamò la nostra attenzione
Alexander Langer
(Vipiteno, 22 febbraio 1946
-Firenze, 3 luglio 1995)
La cura nel sedimentare il grande indirizzario, emblematica di quella dei rapporti politici con le persone, il rifiuto del partito in nome dell’autonomia e responsabilità individuali, l’angoscia, la disunione interiore, la fatica divenuta insostenibile...
Grazia Cherchi
(Piacenza, 1937 - Milano, 22 agosto 1995)
L’incapacità di occuparsi di cose pratiche, del futuro, della sicurezza economica. Lettrice onnivora fin da ragazza, il periodo dei Quaderni piacentini e la predilezione per il lavoro d’équipe, per un’amicizia che fosse attiva...
Gabriele Bortolozzo
(1934 - settembre 1995)
Gabriele non era un grande oratore, non era un trascinatore di folle, né un politico di rottura, capace di finire sui giornali. Era uno di noi, un tranquillo padre di famiglia, un operaio chimico qualunque...
Roberto Ruffilli
(Forlì, 18 febbraio 1937
- Forlì, 16 aprile 1988)
Il 16 aprile del 1988 Roberto Ruffilli, sconosciuto ai più, anche nella sua città, consigliere costituzionale della Dc, che voleva coniugare stabilità di governo e pluralismo sociale all’insegna del cittadino-arbitro, viene ucciso dalle Br...
Pippo Fava
(Palazzolo Acreide, 15 settembre 1925
-Catania, 5 gennaio 1984)
L’esperienza de "I Siciliani” di Pippo Fava, luogo di passione civile e politica, ma anche di rigoroso apprendimento di un mestiere; le inchieste sulla mafia, le minacce e poi i giorni bui che seguirono alla morte del direttore...
Marcelo Quiroga
(Cochabamba, 13 marzo 1931
- La Paz, 17 luglio 1980)
Un grande patriota della recente storia boliviana e dell’intera America Latina. Uomo coraggioso e sensibile, premio Faulkner, socialista, da parlamentare contestò il governo del suo paese, accusandolo di svendere le risorse boliviane...