Una Città n° 208 / 2013

TOTALLY LOST

Spazi Indecisi - Albania, Ungheria, Bulgaria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Slovenia


Qui sopra: Il campo di prigionia di Spaç, Lezhe. Ex prigione politica utilizzata durante il periodo dittatoriale in Albania, presso il villaggio di Lezhe (Nicola Avanzinelli).
In alto, da sinistra verso destra: Centrale termoelettrica di Kelenföld, Budapest, la più grande in Ungheria (Reginald Van de Velde); Monumento di Buzludzha, Provincia di Stara Zagora. Inaugurato nel 1981 per commemorare la nascita del movimento socialista bulgaro (Kamren Barlow); Bosnia-Erzegovina: edificio istituzionale, Visoko (Anida Kreco); Croazia, miniera abbandonata, Piedalbona Podlabin, già Pozzo Littorio d’Arsia. Attiva dal 1921 al 1991 (Lorenzo Linthout).
A sinistra, Ungheria: particolare del muro della stazione, Sofiagary (Balazs Toro); sotto: teatro abbandonato, Szentkirályszabadja, all’interno della base militare, abbandonata alla caduta del regime sovietico (Balazs Toro).
Nella pagina precedente: Stazione abbandonata, Budapest (Tibor Smid).
Nella pagina che segue: Trg Republika, Lubiana. Ex Sedi del Comitato Centrale e del Comitato Esecutivo del Partito Comunista Sloveno. Arch. Edvard Ravnikar, 1960. (Lorenzo Linthout).
Le immagini fanno parte della mostra "Totally lost”, un progetto di Spazi Indecisi per Atrium - Architecture of Totalitarian Regimes of the XX Century in Urban Management.