Edgar Hauster vive in Germania ed è uno dei tre coordinatori della rete “Ephes Czernowicz discussion group” (http://www.eylonconsulting.com/bukovina/blog/).
La pagina con le foto da lui inviateci si trova qui: Cimiteri ebraici dell'Est Europa
Raccontaci qualcosa di te: qual è la tua storia?
Ho la cittadinanza tedesca, ma ho radici romene ed ebree. Mio padre era ebreo, veniva dalla regione della Bucovina, questa regione situata tra l’Ucraina, la Moldavia e la Germania, che era appartenuta all’impero austro-ungarico. Mia madre era di Bucarest. Ci siamo trasferiti negli anni Sessanta dalla Romania alla Germania, dove poi io fatto carriera nel mondo degli affari a livello internazionale, per così dire. In Germania sono diventato sales manager di una grande compagnia, la ThyssenKrupp, e nel 2000 sarei poi diventato general manager della Krupp in Romania. Ma a quel punto mi sono fermato, ho pensato che ci fosse qualcosa di più interessante, più appassionante dei soli affari. Così ho deciso di mettermi a studiare storia, in particolare quella dell’Olocausto, e ho coniugato questo con la passione per i viaggi.
Ricostruendo la storia degli ebrei uccisi a Forlì nel 1944, abbiamo scoperto che Karl Paecht era nato a Czenowitz, chiamata, nei documenti italiani, “Cernauti”. Così gli amici riminesi, Lidia Maggioli e Antonio Mazzoni, che curano uno straordinario archivio degli ebrei perseguitati nel Centro Italia, ci hanno consigliato di guardare il tuo sito e di contattarti. Puoi raccontarci la tua esperienza?
Sì, è vero, conosco Lidia che insieme al marito sta facendo un ottimo lavoro. Ed è vero che una delle vittime di Forlì, Karl Paecht, era nato a Czernowitz. Czernowitz è un’area molto interessante dal punto di vista storico: è appartenuta all’impero austro-ungarico, ma poi ha cambiato appartenenza varie volte, è stata russa, è diventata romena, poi ucraina, insomma, una zona multiculturale. Alcune persone celebri venivano da lì, per esempio il poeta Paul Celan. Ma torniamo a Karl Paecht. Il suo nome lo abbiamo rintracciato nei documenti, nei nostri archivi. Per nostri, intendo dire quelli di un gruppo di 550, per lo più discendenti di ebrei, provenienti dalla Bucovina, di differenti generazioni, di sopravvissuti all’Olocausto, oggi di seconda, terza, quarta generazione. Perché la gente della Bucovina, in particolare gli ebrei, dopo la Seconda guerra mondiale e dopo l’Olocausto, si sono ritrovati dispersi in tutto il mondo.
I loro discendenti hanno però provato a riconnettersi l’un l’altro. È così che è nato questo gruppo di discussione molto internazionalizzato.
A fondarlo è stato il professor Bruce Reisch della Cornell University, negli Stati Uniti, mentre il webmaster è Jerome Schatten, del Canada. Io mi occupo di moderare il gruppo e di gestire il blog. è un gruppo attivo ormai dai primi anni Duemila. In questi anni abbiamo raggiunto un totale di oltre ventimila post nel gruppo. Sta diventando un archivio importante.
Lo avete fatto partire come gruppo di discussione, come mailing list, dove tutti i discendenti entravano in contatto per ricostruire le origini e il destino dei loro parenti…
Esatto, era questo lo scopo. È cominciata come mailing list, avviata dalla Cornell university con un software di sua proprietà, che usiamo ancora, e lo scopo era proprio quello: discendenti della gente della Bucovina, della città romena di Czernowitz, che discutevano del destino dei loro parenti, dei loro amici, e della loro storia, che è legata soprattutto alla deportazione degli ebrei della Bucovina alla Transnistria. La Transnistria era un territorio occupato dai romeni, tra il fiume Bug e il fiume Nistro. Da qui il nome Transnistria. Questa Transnistria non ha nulla in comune con quella che oggi si chiama Transnistria, sono due cose differenti. C’è una Transnistria dell’epoca dei conflitti mondiali, e la Transnistria contemporanea. Dunque, era quello il luogo dove furono deportati gli ebrei della Bucovina, ed è il posto dove molti di loro, più del 30%, perirono. Ma molti altri sopravvissero. A differenza della Polonia e di altre aree governate dai nazisti tedeschi, la percentuale dei sopravvissuti è maggiore, pertanto ci sono ancora, in tutto il mondo, persone con origini familiari dalla Bucovina che vorrebbero conoscere il destino della loro gente. Come ricordavi, è cominciato tutto come un gruppo di discussione, una mailing list, e poco dopo, abbiamo attivato un sito web, che seguiva Jerome del Canada
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