Una Città54 / 1996
Novembre


MAASTRICHT A SINISTRA è l'intervista in cui Marc Lazar ci fa un quadro delle diverse sensibilità che l'unificazione europea sta mettendo a nudo a sinistra e dei problemi sul tappeto, primo fra tutti il welfare.
LA DITTATURA LIBERISTA è quella di un mercato che sta concentrando in pochissime imprese transnazionali una ricchezza e un potere spaventosi. Che vadano rivalutati i mercati nazionali? Intervista a Susan George. In seconda e terza.
LA FUNGAIA DI SCAFATI: nelle ricerche condotte da studenti universitari sul sommerso napoletano la storia di tre imprese avviate, con successo, da un operaio in cassa integrazione e da due donne. In quarta e quinta.
In DONNE AL GOVERNO Franca Fossati ci racconta dei progetti, dei problemi, e anche delle incredibili difficoltà burocratiche di un impegno, insieme ad altre donne, al ministero della solidarietà sociale.
In sesta e settima, insieme a DOVE VIVERE NON E' BELLO, un intervento di Carla Melazzini sul problema della dispersione scolastica.
COLEI CHE VEDE CHIARO, Rachda, è il nome del movimento che Khalida Messaoudi, femminista algerina condannata a morte dagli integralisti del Fis, sta promuovendo. Un suo obbiettivo sarà quello dell'abrogazione di quell'infame codice della famiglia che rende le donne minorenni a vita e la cui approvazione, nel 1984, sancì l'alleanza fra Fln e integralisti islamisti. In ottava e nona.
In LA STRADA PIU' LUNGA Franco Lorenzoni ci parla di sensi, di ascolto, della possibilità di prendere a prestito le sensibilità di altre culture, della pazienza di restare sulle cose per vedere le connessioni, i lati nascosti. In decima e undicesima insieme alla presentazione, di Karl-Ludvig Schibel, del programma della prossima Fiera delle utopie concrete di Città di Castello.
In CARRIERA DA GIUDICI Italo Mereu espone una tesi molto semplice: le carriere dei magistrati non vanno separate perché vanno abolite. Se la magistratura è un potere non ci possono essere dubbi che in democrazia i poteri vanno sottoposti al vaglio del popolo, non già a quello di un concorso pubblico, adatto per funzionari. In dodicesima e tredicesima.
IL GRECO, L'EBREO e L'ARABO è l'intervista con cui Augusto Illuminati ci introduce alla conoscenza di Averroè, giurista e medico, devoto di Allah e Aristotele, grazie al quale il Mediterraneo conobbe un momento magico di incontro fra le tre grandi religioni e la filosofia greca, sul terreno di una concezione laica della conoscenza e della vita terrena. Furono averroisti Dante, Cavalcanti e tanti altri... In quattordicesima e quindicesima. In ultima QUEI BUNKER è il racconto di un albanese che aveva il sogno di fuggire da un paese in cui ascoltare Celentano voleva dire galera.
In copertina, Bologna, campo nomadi.
LA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE