Una Città30 / 1994
Marzo


IL SALONE DELLA PALLACORDA. E' lì, secondo Aldo Bonomi, ricercatore sociale, e non alla Bastiglia, che si giocano i veri cambiamenti. Quello che è avvenuto in questi anni nella composizione sociale, nella rappresentanza degli interessi, nel modo di rivendicare i diritti. In seconda e terza. Insieme a RUTELLI E IL GIORNO DEL SIGNORE di Stefano Borselli e a BERLUSCONI, CIOE' LA DEMOCRAZIA di Rocco Ronchi.
ITALIANI. Paolo Flores D'Arcais e Vincenzo Bugliani la pensano diversamente sulle cause del nostro "marasma". La mancata rivoluzione liberale o il disprezzo per il popolo che animava chi fondò lo stato italiano? E i magistrati sono buoni o cattivi? E cosa si fa coi contrabbandieri napoletani? E, alla fine, cattolici o protestanti? In quarta e quinta.
PER BOSSI MI BUTTEREI NEL TICINO. Lo dice Marco Vitti, della Lega di Pavia. INSTRUMENTUM REGNI, di Giovanni Tassani, è la ricostruzione, ormai a posteriori, degli ultimi anni di vita dello scudo crociato. In sesta e settima con ORTI DI GUERRA di Edoardo Albinati.
HANDS OFF CAIN, cioè "giù le mani da Caino", è il nome della campagna per l'abolizione della pena di morte entro il 2000 che vede impegnate associazioni di 36 paesi. Aderiamo e ospitiamo tre dei tanti racconti scritti per l'occasione. BOIA di Sandro Onofri, Il PERDONO di Claudio Piersanti, LA PROVA GENERALE di Giorgio Van Straten. In ottava e nona.
LA TOMBA E' LI', a Barbiana, ed è quella di don Milani. Per Giannozzo Pucci è il segno della sua scelta di spendersi in quel luogo, in quel popolo, in quei mestieri di maestro e sindacalista. In decima e undicesima. Con ELOGIO DELL'ATTENZIONE di Michele Colafato.
AL DI LA' DI TUTTI GLI DEI è l'intervista a Giangiorgio Pasqualotto sul buddismo, sull'incontro fra occidente e oriente che non vuol dire solo coca cola. RELIGIONI DI FINE SECOLO è l'intervento di don Sergio Sala e PERDERE, "per stazioni", quello di Antonella Anedda. In dodicesima e tredicesima.
IL DISTRIBUTORE DI CONOSCENZA è l'intervista, sulla televisione di cui tanto si parla, a Piero Dorfles. In quattordicesima e quindicesima.
L'ORTO IN UNA SCATOLA DA SCARPE è quello che fanno a Sarajevo coi pochi semi che ancora si riescono a trovare. Due amiche, Lena, serba, e Dzenana, mussulmana, raccontano come si vive quotidianamente in un inferno. In ultima.