16 maggio. Governi e parlamenti
È luogo ormai comune che di fronte alla complessità dei problemi, dovuta alla globalizzazione e a quant’altro, sia necessario aumentare la governabilità a scapito della rappresentanza; in poche parole: più governo meno parlamento. Ma siamo sicuri? E se fosse vero l’esatto contrario? Che di fronte alla complessità dei problemi sarebbe meglio aumentare la cautela e le precauzioni a prendere decisioni, prendere più tempo per le discussioni e le consultazioni, ricercare con pazienza consenso e alleanze? E se fosse meglio aumentare il coinvolgimento dei cittadini e la loro presa di responsabilità, tramite i governi locali, invece di andare verso un ancor maggiore accentramento dei poteri?
Poi stiamo anche attenti: chi si sente escluso, chi ha la sensazione che il suo voto, una volta dato, non conti nulla, non sempre smetterà di andare a votare, il che sarebbe già una brutta cosa, ma casomai tornerà a farlo carico di risentimento.
I soloni del mondo, però, ci dicono che il parlamentarismo non va più. Che dire? Auguri. Innanzitutto ai cittadini austriaci e poi a tutti noi.

17 maggio. Elasticità
Guglielmo Barone e Sauro Mocetti, ricercatori della Banca d’Italia, hanno pubblicato uno studio sulla mobilità sociale. Definita come "elasticità” la correlazione tra lo status del genitore e quella del figlio nell’età adulta, un luogo comune che i due intendevano sfatare riguarda l’idea che questa sia un valore molto incline alle variazioni; insomma, che non è detto che una famiglia resti povera, o che un’altra rimanga ricca. Nelle analisi si fa solitamente riferimento a due generazioni successive: il padre col figlio. Ma dato che il Comune di Firenze ha reso consultabili online i dati sui contribuenti dell’anno fiscale 1427, i due ricercatori si sono spinti parecchio più in là, nel raffronto generazionale. E hanno scoperto che proprio a Firenze, le cinque famiglie col reddito più alto del 1427 erano le stesse del 2011. E lo stesso vale per le famiglie più povere; i cinque cognomi meno ricchi di seicento anni fa sono rimasti sul fondo della classifica. (voxeu.org)

4 giugno. Il sorpasso
Niemanlab.org dà conto del sorpasso del numero di statunitensi impiegati nei settori online e cartacei del giornalismo. Come rilevato dai dati sull’occupazione diramati da Washington, a marzo 2016, i giornalisti che lavorano nella carta stampata sono scesi a meno di 183.000, mentre quelli impiegati nel giornalismo online è salito a 197.800. In generale, però, è tutto il settore a essersi contratto, se pensiamo che nel 1990 gli impiegati dei "cartacei” erano oltre 450.000, e gli online circa 28.000.
(Niemenlab.org)

5 giugno. La salute del maschio
In Nuova Zelanda giugno è il "mese della salute maschile”, iniziativa promossa dall’organizzazione Men’s Health Trust. Una delle responsabili del centro, Lee-Anne Wann, ha spiegato che c’è un problema specifico dei maschi: non parlano dei loro problemi di salute e, anche quando si decidono, lo fanno troppo tardi. "Quando cominciano ad avere problemi di salute, i maschi tendono a ficcare la testa sotto la sabbia. Non fanno nulla finché non gli diagnosticano qualcosa”. Men’s Health Trust ha predisposto un sito web in cui i maschi possono, inserendo semplicemente la loro età, scoprire di che cosa dovrebbero cominciare a preoccuparsi. (nzherald.co.nz)

6 giugno. Homeless
Vice.com ha intervistato Allier Rodriguez, trentanovenne di San Francisco che da tre anni vive per strada. Nonostante Allier abbia un lavoro come addetto alle pulizie, non può permettersi nemmeno un affitto, e così vive in una baracca. Secondo gli ultimi dati, il 26% degli homeless degli Stati Uniti vive in California; la percentuale sale a oltre il 30% per coloro che vengono definiti "criticamente senzatetto”. E così, nelle grandi città dello Stato se ne vedono sempre di più. Inclusa San Francisco, dove la presenza dei senzatetto stride enormemente con le grandi compagnie di internet, che hanno eletto San Francisco a loro capitale. Le due cose forse non sono così scollegate: da quando i grandi marchi del web hanno preso d’assalto la città, il costo della vita è salito alle stelle. (Vice.com)

7 giugno. ll museo di Danzica e l’innocenza polacca
All’inizio del 2017 è prevista l’inaugurazione di quello che potrebbe essere il più ambizioso museo sulla Seconda guerra mondiale mai costruito. Una torre di vetro e cemento rosso con una struttura a sbalzo che conterrà 37.000 "oggett ...[continua]

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