2 luglio. Il bacio persiano
Sul sito di "Domino”, una catena di pizzerie, è possibile creare online la propria pizza ideale, darle un nome e farsela consegnare.
Alì Pahlavan, iraniano che vive in Australia, ha inventato la sua e l’ha chiamata "Persian Kiss”. Al momento del pagamento, però, PayPal gli ha inviato una mail: "Il pagamento dev’essere verificato, lo sbloccheremo entro 72 ore”. Incredulo, Alì ha chiamato il servizio clienti di PayPal, dove ha scoperto che il problema era nel nome: "Persiano” aveva fatto scattare i protocolli di sicurezza. Lo ha raccontato lo stesso Alì su Twitter.

7 luglio. Potere grigio
Il titolo del pezzo di Edoardo Campanella uscito su "Foreign Affairs” suona piuttosto provocatorio: "Perché i pensionati minacciano il futuro del continente europeo”. Ai tempi della crisi greca, i pensionati erano diventati quasi il capro espiatorio: i creditori internazionali si sono scagliati verso un sistema che permetteva ai dipendenti pubblici di andare in pensione a 50 anni. (Per la cronaca, oggi le pensioni greche sono dimezzate rispetto al 2010 e il 45% dei pensionati ha un reddito sotto la soglia di povertà). Il problema però resta: mentre i giovani sono spinti sempre più ai margini della società, gli anziani risultano i meno colpiti dalla crisi. La cosiddetta gerontocrazia europea, oltre a essere economicamente insostenibile, sta diventando un problema morale. Una sorta di riequilibrio tra gli interessi dei giovani e quello dei vecchi va dunque cercato.
Oggi in Europa i pensionati sono 130 milioni, un quarto della popolazione e uno dei gruppi più attivi politicamente. Non a caso, le varie riforme previdenziali introdotte in Europa in questi ultimi anni, pur severe, scaricano regolarmente il peso su chi in pensione deve ancora andarci. L’attuale sistema si fonda su un patto, e cioè che i giovani pagano per i vecchi di oggi nella speranza di beneficiare del medesimo trattamento. L’impressione che questo patto non sia più equo potrebbe portare anche a scelte estreme: per esempio, nel dubbio, i giovani potrebbero decidere di non pagare più i contributi. Ed ecco il dilemma: come tenere assieme la sostenibilità finanziaria con la solidarietà, ma anche con l’equità intergenerazionale? Secondo molti è impossibile non toccare le pensioni in corso. Sarebbe poi utile "diluire” il potere politico della generazione più vecchia. Come? Per esempio, abbassando l’età per votare a 16 anni e mettendo un tetto all’età per candidarsi a 65 anni. O forse con altre misure. Certo è che non si può più aspettare… (foreignaffairs.com)

8 luglio. I suicidi a France Télécom
La procura di Parigi ha chiesto il rinvio a giudizio di sette dirigenti per mobbing. Nell’ottobre 2006 France Télécom organizzò un incontro agli alti vertici: nel giro di tre anni 22.000 dipendenti andavano licenziati e 14.000 spostati. Le conseguenze dell’operazione sono state drammatiche: in tre anni ci sono stati 60 suicidi. Nel 2009 il sindacato ha denunciato i dirigenti per la "straordinaria brutalità” delle misure intraprese. I magistrati hanno spulciato migliaia di email e documenti e interrogato decine di dipendenti.
Dopo quattro anni di indagini e un dossier di quasi 200 pagine, è emerso un sistema ben preciso, in cui la retribuzione dei capi era legata ai licenziamenti e le condizioni di lavoro peggioravano inesorabilmente. Tutto per spingere i dipendenti ad andarsene: madri spostate in sedi a due ore di strada da casa, quadri degradati a mansioni di basso livello, dipendenti spostati e poi "dimenticati”, senza una scrivania né una sedia, lontani dai colleghi. L’avvocato del sindacato è arrivato a parlare di una "macchina di distruzione di massa”. Lo stesso magistrato riconosce che tra i 110.000 dipendenti di France Télécom esistono sicuramente molte "vittime non identificate”. Le quali, se il processo partirà, non esiteranno a farsi sentire. (lemonde.fr)

10 luglio. Formiche senza controllo
Contrariamente a quanto la loro organizzazione potrebbe far credere, le formiche non hanno bisogno di un leader e nessuna formica dice mai a un’altra cosa fare. Come fanno dunque a "funzionare” se non c’è un controllo centrale? Deborah M. Gordon, sull’ultimo numero de "Le Scienze” spiega che molto avviene attraverso il loro olfatto: le formiche si annusano (con le antenne) e l’odore riflette il compito di ciascun individuo. Inoltre quando si muovono, le formiche seguono l’odore di chi le ha precedute e a loro volta lasciano un ...[continua]

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