O ferito laggiù nel valloncello,
tanto invocasti
se tre compagni interi
cadder per te che quasi più non eri.
Tra melma e sangue
tronco senza gambe
e il tuo lamento ancora,
pietà di noi rimasti
a rantolarci e non ha fine l’ora,
affretta l’agonia,
tu puoi finire,
e nel conforto ti sia
nella demenza che non sa impazzire,
mentre sosta il momento
il sonno sul cervello,
lasciaci in silenzio
grazie, fratello.
Clemente Rebora
"Viatico”
Una poesia di Clemente Rebora, sepolto a Stresa
ricordarsi
Una Città n° 208 / 2013 Dicembre
Articolo di reprint di Clemente Rebora
LA VISITA - CLEMENTE REBORA
Una poesia di Clemente Rebora, sepolto nel cimitero di Stresa.
Archivio
I RAGAZZI STANNO BENE
Una Città n° 266 / 2020 maggio
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vogliamo credere che stiate tutti bene e che siete tornati a respirare con più leggerezza. La situazione qui da noi è molto migliore rispetto alla vostra, però nell’aria si avverte comunque una specie di pesantezza ...
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INFANZIE DI GUERRA
Una Città n° 262 / 2019 dicembre 2019-gennaio 2020
Realizzata da Ognjen Tomic
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MEMORIAL
Una Città n° 281 / 2022 febbraio
Realizzata da Niccolò Pianciola
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Una Città n° 126 / 2005
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