ricordarsi, l'altra tradizione, di filosofia e altro, storie
Una Città n° 49 / 1996 Aprile
Intervista a Karol Modzelewski
Realizzata da Lisa Foa
LA DELUSIONE POLACCA
La cura liberista che ha creato anche tanta povertà e insicurezza facendo sì che la conquista delle libertà non fosse vissuta in modo eguale da tutti. Di quanto poco conti l’abbondanza di merci nei negozi per i tanti che non possono comprare nulla. Postcomunismo e anticomunismo dominano la scena politica. Uno Stato sentito come forza ostile in un paese che nella sua storia ha conosciuto solo un ventennio di indipendenza. Il problema della decomunistizzazione mancata. Un anticomunismo che continua a ripetere che tutto era sbagliato. Il tracollo della Chiesa nelle campagne dove tutto è disastrato. La grande delusione di chi si era ribellato. Intervista a Karol Modzelewski.
Questa intervista è disponibile nel libro Momenti Magici, ed. Una città, 2023
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Prefazione al libro Brutti ricordi
Rispondendo all’invito dei miei amici del mensile Una Città di Forlì, ai quali sono unito da numerosi legami di collaborazione, scrivo due parole per presentare un libro che ho trovato affascinante, non solo per il suo argomento, che non manca assolutamen...
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HOLODOMOR
Una Città n° 282 / 2022 marzo
Realizzata da Massimo Parizzi
Anne Applebaum, giornalista e saggista statunitense naturalizzata polacca, collabora con il “Washington Post” e insegna alla London School of Economics. Tra le sue pubblicazioni, Gulag. Storia dei campi di concentramento sovietici, che le &egr...
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MEMORIAL
Una Città n° 281 / 2022 febbraio
Realizzata da Niccolò Pianciola
Irina Lazarevna Scerbakova è nata nel 1949 a Mosca. Storica per passione fin da quando era traduttrice dal tedesco, ha registrato centinaia di testimonianze di reduci dai campi del Gulag, soprattutto donne, tra la fine degli anni Settanta e gli ann...
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UN FRATELLO TUTSI E UNO HUTU
Una Città n° 314 / 2025 ottobre-novembre
Realizzata da Bettina Foa
Yolande Mukagasana, rwandese, è una sopravvissuta del genocidio contro i tutsi del 1994, in cui ha perso tutta la famiglia, tra cui i tre figli e il marito. All’epoca faceva l’infermiera in un ambulatorio. Dopo il genocidio ha trascorso...
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In ricordo di Grazia Cherchi
Una Città n° 44 / 1995
... Su un piano strettamente letterario, penso che Grazia apprezzasse più Camus, il primo Camus, quello dello Straniero, di Caligola, del Malinteso. Poi ci fu la famosa rottura, e Grazia, come quasi tutti, optò decisamente per Sartre. Non solo per la sua ...
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