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Una Città 57 / 1997
LA TRANSUMANZA DEI GELATIERI (I)
Intervista a Idolino Bertacco di ricercatori del Consorzio Aaster
Gli emigrati di un secolo e mezzo fa sono diventati gelatieri. In tutte le piazze principali delle città tedesce spicca la gelateria italiana. Sei mesi in Germania e sei mesi in Italia, una miriade di aziende familiari e artigianali, provenienti tutte dal bellunese. Il grande problema dell’eredità, con i figli che non intendono, il più delle volte, rilevare l’attività paterna. La residenza all’estero e lo stretto legame che rimane con il proprio paese. Un’inchiesta a cura dell’Aaster di Milano.

LA TRANSUMANZA DEI GELATIERI (II)
Intervista a Ivo Slis di ricercatori del Consorzio Aaster


LA TRANSUMANZA DEI GELATIERI (III)
Intervista a Renzo Bartolot di ricercatori del Consorzio Aaster


Una Città 56 / 1997
IL COLORE DELLA PIETRA
Intervista a Vincenzo Starinieri di Gianni Saporetti
Il restauro, ma sarebbe meglio parlare di manutenzione, una volta diventato cultura del vivere quotidiano e del rapporto fra pietra e ambiente, potrebbe riqualificare il lavoro del muratore e appassionare tanti giovani. La necessità di un approccio multidisciplinare alla pietra, nonché di un approccio locale, perché ogni zona ha la sua pietra specifica. La sconfitta della chimica e dei pretesi rimedi universali. Intervista a Vincenzo Starinieri.

LA FORMAZIONE CHE NON SI DA’
Intervista a Giuseppe Farias di Edi Rabini, Gianni Saporetti
La qualità della formazione professionale che dovrebbe essere in cima alle preoccupazioni dei governanti di un paese dove più del 60% dei ragazzi resta al di qua del diploma superiore, continua ad essere del tutto sottovalutata. Una situazione incostituzionale dove le scuole professionali non passano, come dovrebbero, alle regioni. Intervista a Giuseppe Farias.

IL LAVORO CHE DISTRUGGE
Intervista a Marco Revelli di Gianni Saporetti
La fine di questo secolo è segnata dalla fine del modello fordista. Crollano tutti i presupposti di quel modello: la crescita illimitata, per cui ad ogni aumento della produzione doveva corrispondere un aumento dell’occupazione, e il gigantismo industriale, ossia l’idea che fosse vantaggioso concentrare in un unico luogo di tutte le funzioni produttive. Con la formazione di un capitale finanziario gigantesco, extraterritoriale, teso unicamente all’immediata autovalorizzazione, è crollato anche il presupposto che la ricchezza fosse qualcosa di reale, di materiale, di ancorato al territorio. Oggi il lavoro non crea più socialità, anzi tende a distruggerla, a divorarla, quasi fosse una materia prima. Intervista a Marco Revelli.

Una Città 55 / 1997
I TRE OBBIETTIVI
Intervista a Alain Caillè di Marco Bellini
Non c’è solo il pensiero unico liberista, ma anche quello, perfettamente speculare all’altro, di una sinistra che continua a credere e a sperare in una crescita economica illimitata che possa risolvere tutti i problemi e in una democrazia fondata sull’uguaglianza del lavoro salariato. Gli obbiettivi praticabili della riduzione d’orario, dello sviluppo dell’economia sociale e del salario di cittadinanza. Il prossimo secolo sarà associativo. Intervista ad Alain Caillè.

FEDELI AI POVERI
Intervista a Monsignor Raffaele Nogaro di Carla Melazzini, Nicola Magliulo
Le poche fabbriche che chiudono, il lavoro nero che dilaga, le bande camorristiche allo sbando: è la situazione drammatica del casertano. Il problema dei tantissimi immigrati non si risolve certo con i decreti, tanto meno con quello che incita alla delazione. La necessità, impellente, che la Chiesa vada verso i poveri. La lezione, da non dimenticare, di monsignor Tonino Bello. Intervista a Raffaele Nogaro.

LA LENTA OCCASIONE
Intervista a Chiara Chiaramonte e Antonio Castagna di Franco Lorenzoni
L’idea di una biblioteca che fosse anche un luogo di ritrovo, di iniziativa e di incontro fra persone con idee e esperienze diverse. Il vantaggio di una certa lentezza, indotta da una situazione difficile come quella del sud. Intervista a Chiara Chiaramonte e Antonio Castagna.

Una Città 54 / 1996
MAASTRICHT A SINISTRA
Intervista a Marc Lazar di Marco Bellini
Maastricht mette a nudo le varie sensibilità della sinistra, da quella antieuropeista comunista a quelle europeiste, tecnocratiche o libertarie. Maastricht non è soltanto economia. Una sinistra smarrita di fronte al welfare sia perché ormai nessuno vuole smantellarlo sia perché andrebbe riformato a tutela dei giovani e degli esclusi. La necessità di spiegare e coinvolgere. Intervista a Marc Lazar.