Maria Montessori è morta il 6 maggio 1952 nella città di Noordwijk, in Olanda, dove si era trasferita. Sulla sua tomba si legge, in italiano: "Io prego i cari bambini, che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo”.
Rendiamoci conto che il bambino è un operaio e che il fine del suo lavoro è di produrre l’uomo. I genitori provvedono, è vero, a questo lavoratore i mezzi essenziali di vita e di lavoro costruttivo, ma il problema sociale nei riguardi dell’infanzia va considerato di ben maggiore importanza, perché il lavoro dei bambini non produce un oggetto materiale, ma crea l’umanità stessa: non una razza, una casta, un gruppo sociale, ma l’intera umanità. Se si considera questo fatto, risulta chiaro che la società deve prendere in considerazione il bambino, riconoscendone i diritti e provvedendo ai suoi bisogni. Quando noi prenderemo la vita stessa a oggetto della nostra attenzione e del nostro studio, potremo giungere a toccare il segreto dell’umanità e avremo nelle nostre mani il potere di governare e aiutare l’umanità. Anche noi, quando parliamo di educazione, predichiamo una rivoluzione, in quanto grazie ad essa ogni cosa che noi oggi conosciamo verrà trasformata. Io considero questa l’ultima rivoluzione: una rivoluzione non violenta, e tanto meno cruenta, che esclude anzi ogni benché minima violenza, perché quando vi fosse ombra di violenza la costruzione psichica del bambino sarebbe ferita a morte.
Maria Montessori
La mente del bambino, Garzanti, Milano, 1999
In ricordo di Maria Montessori
ricordarsi
Una Città n° 210 / 2014 Febbraio
Articolo di reprint di Maria Montessori
LA VISITA - MARIA MONTESSORI
La visita è alla tomba di Maria Montessori. Un estratto dal suo "La mente del bambino".
Archivio
INFANZIE DI GUERRA
Una Città n° 262 / 2019 dicembre 2019-gennaio 2020
Realizzata da Ognjen Tomic
Realizzata da Ognjen Tomic
Jasminko Halilovic, è il fondatore e direttore del War Childhood Museum di Sarajevo.
Il War Childhood Museum non ha ancora compiuto due anni ma sta già avendo una rilevanza internazionale. È un fenomeno singolare per un’istit...
Leggi di più
"SEI TRISTE PAPA?'" "SONO SOLO"
Una Città n° 263 / 2020 febbraio
Realizzata da Cesare Panizza, Leslie Hernandez, Antonio Becchi, Barbara Bertoncin
Realizzata da Cesare Panizza, Leslie Hernandez, Antonio Becchi, Barbara Bertoncin
Per la politica? È molto semplice, Camus non esiste. E con la sinistra è quasi peggio che con la destra. Questo è chiaro e netto. Nel 2013 i francesi, che pure adorano le commemorazioni -sono noiosissime, ma a loro piacciono- non hann...
Leggi di più
QUEI VAGONI
Una Città n° 264 / 2020 marzo
Marco Vigevani è uno dei più importanti agenti letterari italiani. Da due anni è il presidente del comitato eventi del Memoriale della Shoah di Milano, sorto lungo il binario 21 della Stazione Centrale; lo stesso dal quale, fra il dic...
Leggi di più
Prefazione al libro Brutti ricordi
Rispondendo all’invito dei miei amici del mensile Una Città di Forlì, ai quali sono unito da numerosi legami di collaborazione, scrivo due parole per presentare un libro che ho trovato affascinante, non solo per il suo argomento, che non manca assolutamen...
Leggi di più
Grazie, padre, che in questa guerra hai deciso di rimanere umano
Una Città n° 276 / 2021 giugno-luglio
Realizzata da Andrea Rizza
Realizzata da Andrea Rizza
Mi rivolgo a voi come uomo trentanovenne, che è l’età che aveva mio padre Azem quando ci siamo separati, quando l’ho visto per l’ultima volta, senza sapere che sarebbe stato l’ultimo giorno che avremmo vissuto insieme...
Leggi di più