Una Città n° 151 / 2007

Sewa

Laura Salvinelli - Ahmedabad, India


Sewa è il più grande sindacato di lavoratrici autonome indiane. Nato nel 1972, al fine di promuovere l’autonomia e l’indipendenza economica, ma anche decisionale, delle donne, oggi conta 500.000 iscritte nel solo Gujarat e altre 300.000 circa nel resto dell'India. Le “self-employed women” sono sigaraie di bidi (la piccola sigaretta indiana), stampatrici di tessuti, ricamatrici, materassaie e riutilizzarici di tessuti vecchi per coperte e tappeti, manovali e trasportatrici di mattoni e pietre nei cantieri, venditrici di frutta, verdura, tessuti e pentole, lavandaie, cuoche e cameriere di famiglie, scuole e ospedali, raccoglitrici di carta e metallo nelle immondizie e riciclatrici… (dal blog di Mariella Gramaglia http://orditoetrama.wordpress.com)

In alto a sinistra, donna impegnata in un corso di alfabetizzazione nello slum di Sabarnagar; procedendo
in senso orario, Ramiben, la responsabile delle artigiane di Sewa nel Kachchh. Accanto, una neomamma appena visitata da Chanchalma, levatrice di Sewa, che vive nel villaggio Pasunj, nel distretto di Ahmedabad. A destra e poi in basso, a sinistra, lavoratrici delle ferrerie; accanto, operaia in un cantiere, a destra, giovane sigaraia di bidi (le sigarette indiane per poveri fatte di foglie di tendu arrotolate) che vive e lavora nello slum Dudhisswardi Ahmedabad.