internazionalismo
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PERCHE' TI SEI SEDUTA QUI?
Intervista a Faezeh Afshan di Barbara Bertoncin
Essere arrestate a dieci anni perché si va in bici, si nuota in piscina o si gioca a pallacanestro in cortile, e poi il velo, i matrimoni precoci, i diritti negati; la gratitudine per una famiglia, da sempre dissidente, che fa studiare i figli, ma soprattutto le figlie, per farle andare via; un impegno, quello per difendere i diritti delle donne iraniane, tenacemente portato avanti, anche a costo di non poter tornare nel proprio paese. Intervista a Faezeh Afshan.
ESSERE MINORANZA IN RUSSIA
Intervista a Davur Dordzhiev di Simone Zoppellaro
La chiusura di Memorial in Russia e la decisione di andare in esilio; la difficoltà oggi in Russia di appartenere a una delle tante minoranze etniche presenti, tutte oggetto di stigma da parte dei russi; la demolizione dell’assetto federale da parte di Putin e la ostilità verso il regionalismo pure fra gli oppositori di Putin; il reclutamento dei soldati fra le minoranze etniche; il conflitto tuttora non facile da risolvere fra Armenia e Nagorno-Karabakh. Intervista a Davur Dordzhiev.
Una Città 309 / 2025
RUSSIA TODAY
Intervista a Dietmar Pichler di Luca Cirese, Simone Zoppellaro
Una Città 298 / 2023
THE WAR IS NOT SO FAR
Intervista a Rita, Aldis, Edite, Madara di Antonio Ferrari
“The war is not so far” si compone di una serie di interviste a cittadini lettoni che cercano di ripercorrere le tappe fondamentali della loro storia, dall’occupazione sovietica all’indipendenza, fino all’ingresso nella Nato e nella Comunità europea.
I paesi più preoccupati per la guerra sono ovviamente quelli più vicini ai confini con Russia e Bielorussia, quindi Polonia e Paesi baltici.
Questi ultimi, dopo la Seconda guerra mondiale, sono stati occupati dai sovietici e, loro malgrado, sono diventati parte dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Sono tornati a essere indipendenti nel 1991 dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Estonia, Lettonia e Lituania sono entrati a far parte della Nato e della Comunità Europea tra il 2003 e il 2004. La Lettonia è passata dall’essere confine occidentale dell’Urss a essere confine orientale della Comunità Europea. (foto e testi di Antonio Ferrari)
Una Città 296 / 2023
QUEL FORTISSIMO SENSO DI UNIONE
Intervista a Cristiano Tinazzi di Barbara Bertoncin
Nel Donbass prima dell’invasione la simpatia filorussa, provocata sopratutto da una forte crisi economica che aveva colpito un territorio di miniere, segnato da un lavoro molto duro, ha sempre riguardato una minoranza della popolazione, ed è poi completamente crollata dopo l’invasione; un impegno straordinario della società civile nella resistenza, senza la quale un esercito, all’inizio quasi inesistente, non avrebbe potuto far nulla. Intervista a Cristiano Tinazzi.
Una Città 294 / 2023
HOTEL COCIBOLCA
Intervista a Carlo Zanella di Stefano Ignone
Dopo la militanza nella sinistra extra-parlamentare degli anni Settanta, andare in Nicaragua a seguire la rivoluzione sandinista ed essere testimone della trasformazione della rivoluzione in un regime autoritario e corrotto; il punto di svolta nel fallimento della coalizione coi liberali ben vista dal presidente americano Carter; lo scontro con una chiesa cattolica pur, a suo tempo, osteggiata da papa Wojtyla; la storia di un hotel sul lago. Intervista a Carlo Zanella.
Una Città 291 / 2023
LA TRAGEDIA CINESE DI XI JINPING
Intervista a Orville Schell di Irena Gradzinska Gross
Il sempre più ferreo governo del presidente Xi Jinping e la regressione della Cina verso l’assolutismo maoista in patria e l’aggressione nazionalista all’estero; la prospettiva dell’invasione di Taiwan che potrebbe portare alla guerra con gli Stati Uniti e la conseguente necessità che le aziende mondiali inizino ad allentare un legame che finora aveva comportato solo vantaggi; l’internazionale di autocrati, sempre più vasta. Intervista a Orville Schell.
L'AGGETTIVO "LIBERALE"
Intervista a Michael Walzer di Timothy Shenk
L’importanza dell’aggettivo “liberale”, da associare alle parole “socialismo” e “nazio-nalismo”, per evitare le pieghe autoritarie dell’uno e dell’altro; il socialismo liberale implica il pluralismo, anche competitivo, ponendo un limite a chi si ritiene ideologicamente nel giusto; due a uno per Trump fra gli operai di Johnstown, in Pennsylvania, sei a uno per Clinton a Princeton; Stuart Mill e la vittoria di Attlee nel ’45 in Inghilterra. Intervista a Michael Walzer.
Una Città 290 / 2023
BARAYE
Intervista a Ahmad Rafat di Barbara Bertoncin, Bettina Foa
Una rivolta scoppiata all’indomani della morte di una giovane donna curda, che dura ormai da diversi mesi e che, a differenza del passato, sta coinvolgendo grandi città e piccoli paesi, ricchi e poveri, giovani e vecchi, di etnia persiana, curda, belucia, turca, turcomanna, guidata dalle donne per i diritti di tutti, che continua malgrado la feroce repressione; Il ruolo dei social e i primi segni di cedimento di un regime corrotto irriformabile. Intervista ad Ahmad Rafat.
Una Città 287 / 2022
QUEL TRATTINO
Intervista a Guido Montani di Barbara Bertoncin
Il dato di fatto che tutti abbiamo identità a più livelli e anche identità culturali molteplici pretende un’idea di stato non esclusiva, che consenta di esprimere più appartenenze; una menzogna del nazionalismo: la necessità dell’unità di lingua; il grande esempio dell’accordo sul comune governo di carbone e acciaio, che rendeva impossibile la guerra tra i vecchi rivali, Francia e Germania; il rapporto, prezioso, fra ideologia e utopia. Intervista a Guido Montani.