
problemi di salute, dalle città, buone pratiche di cittadinanza

Una Città n° 122 / 2004 Luglio-Agosto
Intervista a Emilio Lupo
Realizzata da Katia Alesiano
LA SALUTE E IL QUARTIEREE
L’idea basilare è quella basagliana delle pratiche territoriali, che rifiuta ogni separatezza e qualsiasi approccio custodialistico del malato. L’importanza di un centro diurno che non cronicizzi il rapporto ma che, tenendo sempre una porta aperta, punti all’autonomia della persona, al suo essere un cittadino. L’integrazione nel quartiere è possibile. Interviste a Emilio Lupo e a Bruno Romano.
Questa intervista è disponibile nel libro Almanacco delle buone pratiche di cittadinanza I - ed. Una città, 2004

Archivio
E VOI COME STATE?
Una Città n° 271 / 2021 dicembre 2020-gennaio 2021
Realizzata da Barbara Bertoncin
Realizzata da Barbara Bertoncin
Luciano Orsi, già medico anestesista rianimatore, è vicepresidente della società italiana cure palliative e direttore scientifico de “La Rivista Italiana di Cure Palliative”.
Il Covid è una malattia che porta con...
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HO BISOGNO DI UNA PERSONA...
Una Città n° 280 / 2021 dicembre 2021-gennaio 2022
Realizzata da Barbara Bertoncin
Realizzata da Barbara Bertoncin
Livia Turco, già ministro per la Solidarietà sociale e poi della Salute, nel 2017 è stata insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Attualmente presiede il Gruppo di lavoro ...
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MAMME FOREVER
Una Città n° 186 / 2011
Manuela Annichiarico, Lucia Dedoni, Rita Sirigu, Cristina Cometti, assieme alle "co-mamme” Floriana Murru e Fiore Colombini, sono un gruppo di mamme con figli disabili che vivono in Sardegna. Voi vi siete definite "mamme forever”. Essere mamme di figli co...
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Le disuguaglianze di salute degli anziani
Una Città n° 242 / 2017 settembre
Durante l’ultimo mezzo secolo le migrazioni internazionali e l’invecchiamento demografico hanno rappresentato due importanti processi che hanno influenzato fortemente la struttura per età e la composizione etnica delle popolazioni dei singoli paesi europe...
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Requiem per l’ospedalizzazione della morte?
Una Città n° 240 / 2017 giugno
a1. Si preferisce morire a casa ma si muore in ospedaleUn lento ma progressivo spostamento del luogo in cui si muore dalla casa privata all’ospedale, o altra istituzione sanitaria o parasanitaria, ha contraddistinto tutti i paesi economicamente avanzati n...
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