problemi di salute, dalle città, buone pratiche di cittadinanza
Una Città n° 122 / 2004 Luglio-Agosto
Intervista a Emilio Lupo
Realizzata da Katia Alesiano
LA SALUTE E IL QUARTIEREE
L’idea basilare è quella basagliana delle pratiche territoriali, che rifiuta ogni separatezza e qualsiasi approccio custodialistico del malato. L’importanza di un centro diurno che non cronicizzi il rapporto ma che, tenendo sempre una porta aperta, punti all’autonomia della persona, al suo essere un cittadino. L’integrazione nel quartiere è possibile. Interviste a Emilio Lupo e a Bruno Romano.
Questa intervista è disponibile nel libro Almanacco delle buone pratiche di cittadinanza I - ed. Una città, 2004
Archivio
Ammaestramenti del Coronavirus
Una Città n° 263 / 2020
Il Coronavirus, da come ce lo descrivono e dai suoi comportamenti, possiamo immaginarlo come un giovane pieno di energia, di voglia di vivere, di crescere, di viaggiare in tutto il mondo. Purtroppo per lui, si scontra con le nostre esigenze di sopravviven...
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IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE NELL'EMERGENZA
Una Città n° 265 / 2020 aprile
L’epidemia da Coronavirus, che, all’inizio, in Italia, ha colpito soprattutto la Lombardia (47.520 positivi il 04/04/2020,), l’Emilia (15.932), il Piemonte (10.896), il Veneto (11.464), e che ora colpisce tutto il mondo, ha messo alla pr...
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MALATTIA, CURA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Una Città n° 305 / 2024 novembre
Realizzata da Barbara Bertoncin
Realizzata da Barbara Bertoncin
Carlo Alfredo Clerici, medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, è professore presso il Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano e dirigente medico presso la Pediatria dell&rsqu...
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QUELL'UNICA TELEFONATA
Una Città n° 273 / 2021 marzo
Realizzata da Giulia Mengolini
Realizzata da Giulia Mengolini
Elena Cimino è diabetologa agli Spedali Civili di Brescia.
Questo anno di pandemia ha totalmente cambiato il tuo lavoro. Ci racconti come?
Quando a fine febbraio 2020 uscì sui giornali la notizia del contagio del paziente zero a Codogno,...
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Requiem per l’ospedalizzazione della morte?
Una Città n° 240 / 2017 giugno
a1. Si preferisce morire a casa ma si muore in ospedaleUn lento ma progressivo spostamento del luogo in cui si muore dalla casa privata all’ospedale, o altra istituzione sanitaria o parasanitaria, ha contraddistinto tutti i paesi economicamente avanzati n...
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