Una Città93 / 2001
marzo


L’AVAMPOSTO è l’intervista a David Bidussa sulla crisi della società israeliana, sconvolta dalle ultime immigrazioni e incapace di produrre una leadership che non sia kibbutzista; il binomio socialismo-nazionalismo che veniva dal populismo russo, dal comunitarismo organicistico, è del tutto incapace di capire il conflitto alla base di una società moderna; in seconda e terza.
Aris Accornero in SIETE NATI COSI’... fa il punto sul futuro dei sindacati, che alcuni prevedono breve; nuove figure di lavoratori, nuovi lavori, nuove forme di contratto, chiedono un profondo rinnovamento; in quarta e quinta.
Per le buone prassi, OFFRIRE UN CAFFE’ AL VIGILE URBANO...: Giuseppe Cordini, Massimo Bricocoli e Simona Pognant raccontano un’esperienza che per ora corre un unico rischio, quello che il vigile di quartiere si coinvolga troppo; in sesta e settima.
IN DANIMARCA, IN OLANDA, POI... quasi ovunque in Europa la situazione delle coppie omosessuali si regolarizza, con il matrimonio o con l’unione registrata: quando l’Italia si unirà al resto dell’Europa? A parlarcene è Stefano Fabeni, in ottava e nona.
Da Porto Alegre, l’intervista a Cezar Alvarez, l’assessore promotore del “bilancio partecipato”.
Nelle centrali: dopo averla torturata per giorni, le dissero E ADESSO VAI, e la ragazza impegnata, coraggiosa, entusiasta, si ammutolì... L’intervista è a Gina Gatti, esule cilena.
SIAMO INDIOS E SIAMO MESSICANI è un racconto dal Chiapas, dove la lotta degli zapatisti non ha mai prevaricato la gente dei villaggi..., in quattordicesima e quindicesima.
Dalla sedici alla diciannove: Piazza Fontana; in LA STRAGE E LE PERSONE SERIE Aldo Giannuli ci parla della Commissione stragi, e della relazione di An per cui a organizzare tutto furono gli anarchici e Feltrinelli e il Pci e il Kgb; in GUERRA D’ALGERIA, PORZüS, PIAZZA FONTANA... Giorgio Boatti ci spiega da dove nasce l’idea della guerra non ortodossa e come il “doppio Stato” non sia una novità nella storia d’Italia.
In PROPAGANDA Ferdinando Fasce ci racconta di come, all’inizio del secolo, alcuni ex-giornalisti, figli di pastori, riuscirono a convincere i grandi magnati americani a occuparsi di pubblica opinione; in ventesima e ventunesima.
Ormai siamo TUTTI STRANIERI, secondo Michel Wieviorka: la società non integra più il forestiero, fabbrica differenze e questo cambia tutte le carte in tavola; in ventiduesima e ventitreesima.
In ultima, IL TRISTE BILANCIO è quello che tanti ragazzi, e insegnanti, fanno della scuola; l’intervista è a Massimo Cappitti.